La vittoria della Juventus in casa dello Shakhtar è stata sostanzialmente una vittoria meritata perché la squadra di Conte è stata cinica e concreta nelle occasioni che ha avuto ed è stata più ordinata degli ucraini, che non hanno usufruito del possesso palla a loro favore e sono stati meno pericolosi in zona gol: infatti la Juve ha avuto il 47% del possesso palla contro il 53% degli uomini di Lucescu, ma nonostante questo i bianconeri hanno vinto un maggior numeri di contrasti (il 54% a favore della Juventus contro il 46% dello Shakhtar) e questo ha permesso agli uomini di Conte di ripartire con più velocità e pericolosità degli avversari: infatti i bianconeri, benchè abbiano avuto un numero sfavorevole di corner, 2 contro i 7 dei padroni di casa, hanno calciato di più, 19 volte contro le 16 avversarie, centrando lo specchio in 15 occasioni (10 per i padroni di casa). Si è trattato comunque di una partita equilibrata, che ha vissuto di vari momenti: per lo Shakhtar c’è anche un palo (deviazione di Asamoah in anticipo su Ilsinho), i bianconeri sono andati più volte in fuorigioco (2 contro 1) e hanno subito più falli: 14 contro 11. Anche le decisioni arbitrali si compensano: il gol della Juventus nasce da una situazione di offside (di Lichtsteiner, che poi effettua il cross dal quale nasce la carambola Giovinco-Kucher), ma nel primo tempo ai campioni d’Italia viene tolto un rigore solare per fallo di mano di Fernandinho su colpo di testa di Chiellini. Sembra giusta invece la decisione di Eriksson di non concedere calcio di rigore per il contatto Barzagli-Mkhitaryan, anche se l’ammonizione ai danni del calciatore armeno appare forse esagerata. La grande prestazione di Chiellini è testimoniata anche dalle due conclusioni in porta, statistica nella quale pareggia con un altro difensore, Rakitskiy. Due tiri anche per Vucinic e Vidal, ma nessuno di questi ha avuto fortuna. Le ammonizioni sono state sei, segno di una partita combattuta su ogni pallone: quattro comminati agli ucraini, due alla Juventus. Pesa quello mostrato a Chiellini per un contatto veniale ai danni di Devic: il centrale bianconero era diffidato e quindi sarà costretto a saltare l’andata degli ottavi di finale.



La gara della Donbass Arena fra gli ucraini dello Shakhtar Donetsk e la Juventus si è conclusa con il risultato di 1 a 0 in favore del club bianconero. Ripercorriamo insieme il match analizzando la rete nonché le occasioni più interessanti. I primi 10 minuti sono di studio delle due formazioni che provano a sfondare le rispettivi retroguardie senza però riuscirci. All’11esimo ci prova Andrea Pirlo che su punizione fa partire un bel cross che per poco non trova la testa di Chiellini, poi la difesa ucraina è brava ad allontanare la palla. Passano 10 minuti nei quali i “minatori” sembrano accontentarsi del pareggio senza pungere troppo. Al 20esimo nuova punizione di Pirlo con palla che questa volta giunge sulla testa di Chiellini; il centrale bianconero colpisce ma il pallone viene intercettato dalla mano di Fernandinho. L’arbitro comunque lascia correre ma l’episodio è molto dubbio. Lo Shakhtar riprende coraggio ma al 29esimo arriva un’azione molto pericolosa degli ospiti juventini: ripartenza di Mirko Vucinic che arrivato al limite dell’area avversaria serve Giovinco che tira, ma il pallone finisce di poco a lato della porta ucraina. Al 38esimo la Juventus prova nuovamente a far male in contropiede: al momento del passaggio decisivo, però, Pogba sbaglia clamorosamente e Vucinic viene così anticipato da Pyatov. Al 42esimo rischia la retroguardia dello Shakhtar: Rakitskyy si fa rubare palla da Vucinic che però, lanciandosi in porta, commette fallo sullo stesso difensore che era riuscito a recuperare la posizione. Al 44esimo Srna sfiora l’autogol: bel cross tagliente dalla destra di Lichtsteiner con palla intercettata dal difensore ucraino che in scivolata rischia di centrare la propria porta. Dopo due minuti di recupero, al 47esimo, si conclude la prima frazione di gioco dai ritmi molto blandi come era del resto prevedibile. Inizia il secondo tempo e la prima occasione è dello Shakhtar: punizione di Rakinskyy che Buffon respinge con i pugni; sulla respinta si avventa Alex Texeira che calcia di poco a lato della porta bianconera. Al 52esimo risposta juventina: gran tiro di Pirlo di sinistro che scheggia il palo a Pyatov battuto. Al 57esimo gol della Juventus: Vucinic salta due uomini al limite dell’area, resiste a un contrasto e pesca, Lichtsteiner – che però non è rientrato in tempo da fuorigioco – sulla destra. Lo svizzero fa due passi e lascia partire un cross basso e teso su cui si avventa Giovinco: la punta non trova l’impatto con il pallone e la palla rimbalza addosso a Kucher e si infila in rete per il vantaggio juventino. Al 66esimo occasione per i padroni di casa: Willian punta Barzagli e allarga a sinistra per Rat, sempre puntuale nelle galoppate sulla fascia. Cross sul secondo palo, Ilsinho si infila ma è Asamoah a deviare involontariamente con la coscia, con il pallone che sorprende un Buffon in ritardo e si stampa sul palo, prima che Chiellini metta in angolo. Al 68esimo sfiora il raddoppio la Signora: Vidal pesca con un gran lancio verticale Vucinic, che invece di anticipare il tiro con la punta salta Pyatov sulla sinistra, ma così facendo si allarga. Il portiere recupera e cerca di opporsi, Vucinic cerca Giovinco in area ma a quel punto ci sono troppi difensori davanti alla porta. Giovinco rientra sul sinistro, viene fermato e il pallone arriva a Pogba che calcia a giro ma il difensore respinge, poi Vidal tira fuori con l’esterno.



Così Angelo Alessio, che sostituiva per l’ultima volta Conte dopo la squalifica, ha commentato la vittoria e il passaggio nel girone con il primato in classifica: “Siamo contenti della vittoria e del primo posto nel girone. Sapevamo che questa era una gara difficile contro una grande squadra e la vittoria ci riempe di orgoglio. Una volta bloccati gli attaccanti degli ucraini abbiamo avuto vita facile perché loro non hanno un’organizzazione di gioco, ma si basano solo sull’individualità. Mentre noi siamo stati superiori nel gioco. Abbiamo preso consapevolezza della nostra forza. Giovinco? Non avevamo dubbi su di lui fin dall’inizio. Probabilmente ha subito delle grosse pressioni, ma è in crescita e sono certo che si toglierà grandi soddisfazioni. Ottavi? Sono tutte squadre forti e una vale l’altra, eviterei solo il Real Madrid”.



Mircea Lucescu, dopo aver commentato circa il peso politico che lo Shkahtar Donetsk deve ancora guadagnare – si riferiva al gol in fuorigioco, ma c’era un evidente rigore per la Juventus nel primo tempo – analizza meglio la partita: “E’ stata una gara equilibrata, e sono soddisfatto della prestazione dei miei ragazzi. Alla fine ha vinto la squadra che l’ha voluto di più, diciamo che siamo stati rimandati nel nostro esame. Il sorteggio? Non abbiamo paura di nessuno, forse ci preoccupa un po’ soltanto il Barcellona”.