Bologna-Juventus di Domenica (ore 15) si prospetta come una delle partite più interessanti della 23^giornata di campionato. Per introdurci alla sfida ilSussidiario.net ha intervistato in esclusiva Marco De Marchi, difensore di valore ritiratosi nel 2002 nonché doppio ex delle due squadre. Nato a Milano e formatosi nelle giovanili del Como, De Marchi ha assaggiato il professionismo con la casacca dell’Ospitaletto; trasferitosi al Bologna nel 1987 contribuì al salto in serie A dei felsinei, con cui giocò sino al 90-91, quando fu acquistato dalla Juve. Prestato alla Roma la stagione successiva, fece ritorno a Torino nel 92-93 per poi riabbracciare il Bologna, con cui giocò per altre 4 stagioni prima d’emigrare in Olanda, al Vitesse, nel 97-98. Concluse poi la carriera con un biennio al Dundee in Scozia. Ecco le sue considerazioni su Bologna e Juventus.
Che partità sarà, considerando anche le energie fisiche e menatali spese dalla Juve in settimana?
Anzitutto bisogna vedere se si giocherà perché qua (a Bologna, ndr) c’è una bufera di neve! (aggiornamento: Bologna-Juvenuts è stata rinviata NdR) La Juventus, vista anche la partiti a che ha fatto col Milan, si può definire la favorita per lo scudetto. Ha acquisito consapevolezza nei propri mezzi in pochissimo tempo, ha una rosa talmente ampia che le permette di cambiare uomini senza grossi scompensi e mettendo sempre grossa qualità in campo. Conte imposterà la partita cercando di portare a casa i tre punti. Sinora si è sempre vista una Juventus propositiva e con la voglia di fare bottino pieno.
Preso atto della pericolosità della Juve, come il Bologna può cercare d’impostare la partita senza pensare solo a difendersi?
Nelle ultime gare il Bologna ha mostrato solidità ed anche equilibrio, cosa che era mancata nelle primissime giornate. Adesso battere il Bologna è diventato abbastanza difficile. Giocando il Bologna in casa, credo che alla fine sarà una partita equilibrata, con una squadra di grandissima qualità da una parte ed una molto solida dall’altra. Fare pronostici è difficile, ma sarà sicuramente una partita molto combattuta.
Nelle probabili formazioni fa capolino il nome di Taider. E’ giusto dare spazio al giovane talento, cavalcandone l’onda ma sacrificando uno come Diamanti?
Anzitutto, se l’allenatore fa delle scelte è perché durante la settimana solo lui può rendersi conto di chi può garantire il miglior risultato. Se Pioli opterà per Taider avrà le sue ragioni; quel che posso dire è che in queste prime apparizioni ha dimostrato di essere veramente un giocatore interessante; non a caso, proprio la Juve ha comprato la metà del suo cartellino, e per lui si prospetta sicuramente un ottimo futuro.
A proposito di futuro: Gaston Ramirez è pronto per giocare in una grande, italiana perlomeno?
Su Ramirez mi sento di dire, e non penso d’esser l’unico, che è un giocatore di grandissima qualità. E’ giovane e ha fatto intravedere cose veramente importanti; se non sarà pronto domani al grande salto, lo sarà dopodomani.
A livello di talento è già da prima fascia in Italia?
Secondo me è un predestinato, di conseguenza credo proprio che sia un giocatore che dovrà per forza far parte della rosa di un top club, se non già l’anno prossimo sicuramente quello dopo ancora.
Sul chiacchierato mercato della Juve: è d’accordo con gli acquisti “funzionali” di Gennaio (al di là dell’exploit di Caceres col Milan), o sarebbe stato meglio un acquisto di maggior caratura, magari per la difesa?
Visti i risultati che sta ottenendo, la rosa della Juventus è già molto competitiva. A Gennaio hanno anzi dovuto sfoltire la rosa, per cui credo che con questo gruppo il mio amico Antonio (Conte, ndr) possa in ogni caso competere per grandi traguardi. Caceres comunque lo si conosceva già ed è maturato molto.
(Carlo Necchi)