Una Juventus che torna a giocare, dopo il pareggio di Parma, stasera alle 20.45 con il Catania. Una Juventus che fa fatica con le piccole: molti pareggi e qualche volta fa anche fatica a segnare. Potrebbe essere questo il leit-motiv della sfida con la formazione siciliana diretta magistralmente da Vincenzo Montella. Se vediamo la classifica di queste due squadre, troviamo la Juventus con 46 punti (una partita da recuperare) e il Catania con 27 e due partite da recuperare. Sulla carta quindi non dovrebbe esserci equilibrio in campo. Resta da vedere però se l’undici diretto da Antonio Conte saprà togliersi di dosso questa fatica a battere le piccole del campionato per un successo che la Juventus deve conquistare anche per caricarsi in vista del match con il Milan in programma nella giornata successiva. Non sarà comunque facile, visto che Montella sa mettere bene in campo il Catania, facendolo giocare anche in modo molto piacevole. Per analizzare questo match abbiamo sentito Pietro Anastasi, bandiera della Juventus, le cui radici sono proprio di Catania. Eccolo in questa intervista in esclusiva a ilsusidiario.net.



Juventus–Catania per lei è proprio una partita speciale: per chi tiferà?
Il mio cuore è bianconero e non posso che tifare per la Juventus, anche se dentro di me c’è anche la simpatia per il Catania, essendo nato in questa città. Diciamo però che questi punti sono molto importanti per la Juventus, non per il Catania che si trova in una posizione di classifica tranquilla. Un motivo in più quindi per sperare in una vittoria della Juventus.



Questa partita viene prima del match scudetto con il Milan…

E’ un’altra ragione per cui la Juventus deve vincere il confronto con il Catania. Bisogna caricarsi, dimostrare di essere in salute prima del match con i rossoneri che considero molto importante per l’assegnazione dello scudetto.

Cosa ci vuole per battere il Milan in questa sfida scudetto?
Bisogna che gli attaccanti comincino a segnare di più, siano veramente decisivi in zona gol.

A Parma la Juventus non ha vinto, perché fa così fatica con le “piccole”?

E’ una costante della Juventus in questo campionato. La Juve soffre di pareggite, non riesce ad imporsi proprio con le piccole con cui spesso non riesce neanche a segnare. Una cosa certamente che gioca a sfavore della formazione bianconera.



Per stasera potrebbero esserci dei cambiamenti in attacco, dentro Borriello e Quagliarella, fuori Matri e Vucinic. Cosa ne pensa?

Credo sia una decisione giusta. Matri non ha convinto nelle ultime partite e Vucinic non vede la porta. Quagliarella potrebbe essere quel giocatore dotato di agilità che serve alla Juventus nel reparto offensivo, Borriello potrebbe essere utile sulle palle alte. Per battere un Catania che molto probabilmente si chiuderà in difesa, serve proprio l’agilità.

Un altro giocatore che potrebbe giocare è Del Piero?

Non so se Del Piero abbia nelle gambe i novanta minuti. Non è più il Del Piero eccezionale di alcune stagioni fa.

Dovrebbe esserci anche l’esordio in campionato di Padoin…

Io l’avrei fatto giocare già prima. Marchisio per esempio non mi sembra più così determinante. L’ho visto molto stanco ultimamente.

Cosa deve temere la Juventus del Catania?
L’agilità dei suoi giocatori, ci sono in squadra tanti calciatori piccoli che garantiscono rapidità.

Le piace il gioco del Catania?
Sì, il Catania si può definire proprio un piccolo Barcellona.

E Montella?
E’ un allenatore pacato, misurato, che sa fare delle scelte giuste, sempre ideali per il bene del Catania.

 

(Franco Vittadini)