Nel terzo anticipo della 24esima giornata la Juventus stende il Catania per 3-1, ritrovando in un colpo solo i tre punti e il primato provvisorio in classifica. La Vecchia Signora ritrova anche la vittoria a Torino contro il Catania che mancava da ben 27 anni, da quel Juve-Catania dell’84, firmato dalla doppietta dell’indimenticabile Gaetano Scirea. Quella che andata in scena quest’oggi allo Juventus Stadium è stata una partita intensa, giocata a ritmi altissimi fin dalle prime battute di gioco. Il predominio bianconero ha avuto la meglio sugli etnei dopo un’ora di gioco. I dati testimoniano come questa pressione asfissiante dei padroni di casa abbia infine garantito il ritorno ai tre punti. A fine gara il possesso palla della Juve si attesta al 59%, mentre il tempo relativo alla supremazia territoriale è superiore ai 15 minuti. In opposto le rapide ripartenze dei rosso-azzurri hanno garantito una supremazia territoriale pari ai 6′:51”. Ma il dato che maggiormente fa percepire come questa sera la Juventus abbia spinto l’acceleratore è quello riguardante la percentuale di pericolosità: ben 93%. Il calcolo risalta ancora di più se paragonato a quello catanese, fermo al 39%. Juventus – Catania è stata una partita tutto sommata ben governata dai difensori in campo. Infatti la protezione dell’area arriva al 59% per i bianconeri e al 45% per i siciliani. Ciò nonostante i giocatori di casa sono arrivati a tirare ben 13 volte nella porta difesa da Kosicky. Pirlo, Chiellini e Quagliarella hanno lottato fino all’ultimo per la palma di migliore in campo. Ma questo non deriva solo dalle loro reti, ma anche da un curioso studio. Infatti tutti e tre si sono imposti tra i migliori in campo in quel ruolo. Come? Chiellini è il giocatore con più palle recuperate, 29. Pirlo in zona nevralgica non ha mai sbagliato un passaggio, completandone ben 80. infine Quagliarella è stato l’attaccante con più tiri in porta: 8.
– La rete a freddo di Barrientos viene da un recupero in pressione alta di Izco, il quale lancia Motta sulla destra che serve subito “el Pitu”, il quale si accentra e trova con il mancino l’angolino più lontano. Il gol del pareggio bianconero viene da una punzione dai 25 metri, in zona centrale. Pirlo sceglie e gonfia l’angolo di rete in basso a destra e Kosicky non può opporsi. La rete della rimonta viene anch’essa da calcio da fermo. Dalla destra Pirlo crossa lungo sul secondo palo. Incomprensibile l’uscita a vuoto di Kosicky. Chiellini segue il pallone e sgomitando riesce a trovare il gol del vantaggio. Kosicky, porbabilmente ancora scosso dall’errore precedente, sbaglia il rinvio, avviando l’azione che porterà alla rete del 3-1 definitivo, firmato Quagliarella. L’attaccante campano angola la conclusione e nonostante il tocco del portiere slovacco riesce a trovare il secondo gol in campionato.
– A fine gara sono volti stremati, ma sereni quelli della Juve. Antonio Conte intervistato da Sky Sport osserva: “Non era mai successo di andare sotto in casa, siamo stati molto bravi , molto maturi nel continuare a giocare, a non perdere la testa, nonostante in tanti si aspettavano un momento di nervosismo da parte nostra e anche di poca serenità. Invece, la squadra ha dimostrato grande maturità in questo e abbiamo dato una risposta. Complimenti ai ragazzi.” All’ex allenatore del Bari sembra interessare relativamente la vicenda Ibrahimovic e ricorda: “C’è una giustizia, c’è qualcuno che deve decidere, doveva decidere, se non sbaglio, l’altro giorno, poi l’hanno posticipata a due giorni prima della partita. Siamo molto sereni, perché confidiamo, comunque, che venga presa una decisione giusta. Poi, che ci sia o che non ci sia, non deve, comunque, cambiare per noi l’atteggiamento e la voglia di andare a San Siro per giocarci la partita. Sarà lo stesso per il Milan perché, con o senza Ibrahimovic, cercherà di imporci la prima sconfitta.” Anche Pirlo, in vista del big match di settimana prossima chiama attenzione: “Un po’ d’emozione ci sarà, ma finirà lì, perché è una partita troppo importante per il campionato, per la stagione, quindi, sarò tranquillo.” il centrocampista bresciano lancia la sfida ai suoi ex compagni: “L’importante è andare a fare la nostra partita come sempre, poi, che vinca il migliore”. L’amministratore delegato della Juventus, Marotta anch’egli intervenuto ai microfoni di Sky replica con fermezza ad ogni accusa giunta in settimana da più parti (vedi Donadoni e Zeman): “Mi hanno sorpreso, perché siamo anche andati a prendere taluni soggetti che, forse, poco c’entravano con questa situazione, ma che da più parti si sono dichiarati più volte, quasi, anti juventini. Quindi, trovano il tempo che trovano. Io sottolineo ancora una volta come noi, con grande senso di responsabilità, abbiamo esternato i nostri sentimenti, che non vanno assolutamente contro la classe arbitrale, a cui va tutto il nostro rispetto, ma è un confronto. Sul fronte catanese, invece, si registra tutto sommato un senso di leggera soddisfazione per aver fatto il massimo, o quasi. Ecco quello che ha dichiarato Montella a Sky Sport: “Sicuramente giocare qui non è facile perché affronti una squadra forte con un grande temperamento e con grande carattere. Abbiamo provato a fare la partita e abbiamo concesso il minimo che si può concedere a questa squadra: ci sono stati degli errori individuali e anche un po’ di sfortuna. Andiamo via con un po’ di amarezza perché poteva esserci un risultato diverso: dobbiamo imparare ad essere più maliziosi, ma questa crescita si otterrà col tempo e noi ci auguriamo che possa accadere il prima possibile. La Juventus è pur sempre la Juventus, ma noi ci abbiamo provato a fare la partita”. Barrientos intevenendo a Sky elogia il suo allenatore: “Montella è un allenatore giovane ed è importante: ha un rapporto speciale con noi, è molto tranquillo e ci trasmette questa tranquillità. Il calcio italiano fa correre tanto, quindi così come Montella anche gli altri allenatori fanno di tutto per farci lavorare bene e farci arrivare pronti all’appuntamento”. (Francesco Davide Zaza)




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