La Juventus vince per 2 a 1 contro la Roma la finale del torneo di Viareggio. È una partita bellissima, una delle più belle di tutto il calcio italiano di quest’anno, perchè è giocata a ritmi altissimi, senza esclusione di colpi, con rovesciamenti di fronte immediati che creano occasioni da rete a grappoli. Ad andare in scena è un match dai due volti, che vede la Juventus dominare il primo tempo, durante il quale matura il doppio decisivo vantaggio e sfiora a più riprese il terzo gol, grazie sia ad una intensità fisica che ricorda quella della prima squadra, sia all’alto tasso tecnico dei suoi punteros, sia però ad una disastrosa Roma, imbarazzante in difesa e inconsistente in attacco; la ripresa però vede i giallorossi entrare con un piglio decisamente diverso, sempre pronti ad aggredire l’avversario, guidati da uno straordinario Piscitella, che fa impazzire la retroguardia difensiva che, a differenza di quanto fatto dagli avversari nei primi 45 minuti, si difende ordinatamente riuscendo a condurre in porto la vittoria, anche se con molti patemi. La Juve così porta a casa l’ottavo trofeo Carnevale, meritandolo appieno, mentre la Roma ha da recriminare, per avere regalato un tempo agli avversari, nonostante una tecnica e un’armonia di squadra che nel secondo tempo hanno rischiato di beffare i bianconeri.



CRONACA PRIMO TEMPO – Il primo tempo, come detto, vede una sola squadra in campo, quella bianconera, che aggredisce subito gli avversari mettendoli sotto psicologicamente e riuscendo a sfruttare al massimo gli errori che, di conseguenza, gli avversari commettono. E così, al 7′ minuto, la squadra di Baroni è già in vantaggio: un corner battuto male dalla Roma si trasforma in un contropiede fulminante della squadra piemontese, condotto magistralmente da Spinazzola (premiato come miglior giocatore del torneo, non a caso): il giovane si salta mezza difesa, e davanti al portiere con altruismo serve Beltrame, che a porta libera insacca il sorprendente vantaggio. Sorprendente perchè la Roma era favorita: eppure, i giallorossi non reagiscono, anzi vanno ancora più sotto, commettendo una marea di errori individuali sia in attacco, dove uno spento Piscitella non riesce a concretizzare nulla, sia in centrocampo, dove Viviani non è il giovane campione apprezzato in serie A contro la Juve, quella vera, sia soprattutto in difesa, dove i quattro giocatori vengono infilzati a piacimento dalle schegge bianconere. E al 22′ arriva il raddoppio della Juve, praticamente fotocopia del vantaggio: Spinazzola ancora palla al piede punta la difesa, che ubriacata dalle sue finte si dimentica di Padovan il quale, servito puntualmente in area da Spinazzola, trafigge freddamente Pigliatelli. Due a zero, De Rossi sr in panchina non sa a che santo appellarsi, essendo tradito pure dalla sua stella, che fa rima con Piscitella : sua è l’unica occasione giallorossa intorno alla mezzora, che è solamente una mozzarella spedita tra le braccia di Branescu. La Juventus sa che deve approfittare del momento, e continua a spingere per chiudere la partita, e l’occasione clamorosa è al 43′, quando Huntersee crossa teso dalla destra pescando Padovan a 30 cm dalla riga, ma il pessimo terreno tira un brutto scherzo all’attaccante, che liscia il piattone quando già aveva le braccia al cielo. Finisce qui, con lo stupore negli occhi per la brutta prestazione della squadra capitolina, più che per il doppio vantaggio torinese.Ma per fortuna la ripresa è un’altra storia, perchè De Rossi striglia la squadra negli spogliatoi (e si capisce che il forte carattere, il figlio Daniele non l’ha preso certo dalla madre). 



CRONACA SECONDO TEMPO – A giovarne è soprattutto Piscitella, che si trasforma e comincia a far sudare molte più delle classiche sette camicie ai difensori bianconeri. E infatti al 57′ proprio il giovane romanista riaccende le speranze con un gol da cineteca, frutto di un contrpiede fulminante impreziosito da uno splendido tiro a giro sul secondo palo che fulmina Branescu. Al 65′ l’urlo romano è strozzato in gola, perchè il tocco di esterno sinistro di Politano a tu per tu con Branescu spolvera la base del palo. Al 76′ una delle poche occasioni per la Juve della ripresa, con il sinistro a giro di Spinazzola agevolmente parato da Pigliacelli il quale, nove minuti dopo, compie un vero miracolo sul tiro a botta sicura del solito Spinazzola. La partita si chiude con il classico assedio a testa bassa della Roma, da vero cardiopalma: ogni cross potrebbe essere quello giusto, soprattutto grazia alla presenza in area di uno scatenato Tallo, vero torello. Ma i bianconeri si difendono strenuamente, grazie anche ad un eroico Chibsah, e riescono a portare a casa la vittoria finale.Alla fine restano solo gli applausi per una partita davvero entusiasmante, e per due squadre che hanno mostrato un gioco appassionante e ottime qualità tecniche singole, delle quali le più interessanti sono senza dubbio quelle di Spinazzola, Beltrame e Piscitella. Giocatori interessantissimi, sia per le prime squadre in ottica futura, sia per il movimento del calcio italiano che, dopo questo pomeriggio di grande sport, può tirare un piccolo respiro di sollievo, e cominciare ad essere fiducioso per un futuro più radioso di un presente abbastanza scadente.



 

(Giovanni Gazzoli)

Beltrame 6’ pt, Padovan 23’ pt, Piscitella 13’ st

Branescu; Untersee, Gouano, Rubin, Belfasti; Appelt (15’ st Schiavone), Chibsah; Spinazzola, Beltrame, De Silvestro (25’ st Bouy); Padovan (43’ st Garcia).

A disposizione: Gagliardini, Magnusson, Liviero, Corticchia, Libertazzi, Margiotta. Allenatore: Baroni.

 Pigliacelli; Sabelli, Orchi, Barba, Nego; Ricci M. (1’ st Frediani), Viviani, Verre; Politano (31’ st Leonardi), Tallo, Piscitella.

A disposizione: Proietti, Romagnoli, Ceccarelli, Cittadino, Lopez, Rosato, Ricci F. Allenatore: De Rossi.

 

Bergonzi

Niccolai, Bianchi

45’ pt Orchi, 7’ st Nego, 16’ st Viviani, 25’ st Cibsah, 26’ st Sabelli

Branescu, 6.5: regge agli assalti giallorossi, anche se non è mai costretto al super intervento

Untersee, 6: primo tempo agevole, nel secondo si squaglia davanti a Piscitella

Gouano, 7: roccioso su Tallo, argina come può la punta giallorossa

Rubin, 6.5: guidato dal compagno, regge il fortino nel finale

Belfasti, 6.5: spinta costante e ottime chiusure

Appelt, 6: nel primo tempo fa il suo, nel secondo viene sommerso e infatti è sostituito

dal 15’ st Schiavone, 6: non si distingue, segno del fatto che lavora sottotraccia per tenere la vittoria

Chibsah, 7: eroico nel finale, quando stringe i denti, suoi e di tutta la squadra

Spinazzola, 8: miglior giocatore del torneo, e non a caso: eccezionale nel guidare le ripartenze, qualità enorme in prospettiva

Beltrame, 7.5: grande partita, impreziosita dal gol fondamentale che sblocca i suoi

De Silvestro, 7.5: nel primo tempo è una macchina da contropiede, corre come un forsennato ed è sempre pericolosissimo; esce stremato nella ripresa

dal 25’ st Bouy, 5.5: luci e ombre, soprattutto le seconde: forse troppa esposizione mediatica?

Padovan, 6/7: il suo gol decide la gara, e rischia di farne un altro; per il resto, non si vede tantissimo

dal 43’ st Garcia, s.v.

Allenatore: Baroni, 7: trasmette alla squadra una grinta incredibile: il continuum “lui-Conte” può fare davvero paura

Pigliacelli, 7: incolpevole sui gol, compie una parata eccezionale su Spinazzola che tiene vive le speranze dei suoi

Sabelli, 5.5: non si vede tanto: all’inizio è sovrastato dalla foga degli avversari, nel secondo tempo lascia fare agli altri

Orchi, 5: la prima frazione è disastrosa, nella seconda, per foruna, non viene sollecitato più di tanto

Barba, 5.5: almeno, a differenza del collega, nel finale si spinge all’assalto

Nego, 6: l’unico difensore sufficiente, visto che è costante nel supportare l’azione offensiva

Ricci M., 5: non si nota in campo, e nell’intervallo resta sotto la doccia

dal 1’ st Frediani, 6: con lui la musica cambia in meglio: quasi impossibile che non fosse così, visto quanto accaduto prima

Viviani, 5: tradisce i suoi con una prestazione pessima nel primo tempo, e non sufficientemente convinta nel secondo 

Verre, 6: si danna nel finale, ma ormai è troppo tardi

Politano, 6.5: inizialmente è l’unico a provarci, poi sale di tono con tutti gli altri

dal 31’ st Leonardi, 5.5: non ripaga le aspettative del mister, sparendo quando doveva essere decisivo

Tallo, 6.5: un leone, è uno degli ultimi ad arrendersi

Piscitella, 7.5: il primo tempo è orrendo, ma nella ripresa fa vedere di cosa è capace, regalando un gol che lascia a bocca aperta

Allenatore De Rossi, 6.5: l’incredibile prestazione nella prima metà non sa spiegarla neanche lui, e da lui certo non dipende. Ribalta i suoi come calzini all’intervallo, e fa vedere di cosa sono capaci