CALCIOMERCATO – A poche ore dalla sfida che può valere una stagione si racconta a La Gazzetta dello Sport l’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta. Uno dei massimi artefici se non il primo in assoluto nella rinascita della società di corso Galileo Ferraris. Un rinnovamento e una rivoluzione iniziata con difficoltà durante l’estate del 2010 e che a partire dalla stagione in corso ha iniziato a far vedere i propri frutti. Serviva infatti un anno di rodaggio e di pazienza dei tifosi per rivedere la grande Juventus e finalmente, l’attesa è finita. E già si parla della prossima stagione durante la quale, con grande probabilità, allo Juventus Stadium suoneranno il famoso inno della Champions. Una squadra, quella attuale bianconera, che verrà rinforzata con l’innesto di giocatori di qualità come Marotta fa capire intervistato da La Gazzetta dello Sport: «Un grande colpo in estate? Di sicuro vogliamo tornare in Champions per essere competitivi. Non possiamo dimenticare di aver registrato uno dei fatturati più bassi degli ultimi anni, ma grazie anche allo stadio siamo convinti di poterci muovere bene sul mercato. Ci confronteremo con il nostro allenatore per capire le sue esigenze». Naturalmente non sarà facile arrivare alle superstar che popolano il Vecchio Continente visto le cifre che girano da quando nel calcio sono entrati con prepotenza i grandi sceicchi ricchissimi: «E’ difficile non solo per la Juve ma per tutte le squadre italiane approcciare giocatori che costano più di 30 milioni e guadagnano in proporzione». Un Marotta che fra i suoi colpi migliori annovera l’arrivo di Andrea Barzagli datato gennaio 2011. Il nazionale azzurro è stato letteralmente rigenerato dopo un’esperienza in chiaro/scuro lontano dalla Serie A, fra le fila del Wolfsburg. Pagato solamente 300mila euro alla fine è divenuto uno dei titolari fissi della Juventus sia di Delneri quanto di Antonio Conte. Ma da oscar vi è anche l’operazione Pirlo, attualmente, il vero leader (dopo Del Piero e Buffon) della compagine torinese. Marotta racconta quando nacque l’operazione: «Appena il regolamento ce lo ha consentito. Il Milan è stato molto corretto. Al di là delle sue qualità tecniche, Andrea è fondamentale nello spogliatoio per il suo carisma e la carriera. Il dubbio era legato alle sue condizioni fisiche, ma a parte l’ultimo anno nel Milan ha sempre giocato oltre 30 gare a campionato».



E Marotta, per il big match contro la Juventus, sogna una doppietta proprio del leader di centrocampo: chissà se verrà accontentato, gli amici milanisti, naturalmente, sperano di no…

Leggi anche

Rinnovo Simone Inzaghi/ Manca l'accordo economico ma l'Inter rimane fiduciosa (20 giugno 2024)CHI È IL NUOVO PRESIDIENTE DELL'INTER?/ Marotta supera Marchetti: come cambia la società (oggi 4 giugno 2024)