L’eterno duello tra Milan e Juventus si sta giocando su più tavoli. In campionato, dove i bianconeri sono avanti, complice anche la frenata del gruppo Allegri, battuto dalla Lazio e bloccato dal Napoli sul pari. Sulla questione arbitrale, dove le due società non si sono risparmiate frecciate a distanza, della serie ‘Abbiamo più ragione a lamentarci noi’, rispetto ai rivali, naturalmente, e adesso anche in Coppa Italia, che domani sera metterà di fronte le squadre, per il primo atto della semifinale. Antonio Conte, che oggi ha presentato la sfida nella conferenza-stampa di Vinovo, sembra avere le idee chiarissime. Il mister vuole a tutti i costi la finale, che gli permetterebbe di avvicinarsi alla possibilità di vincere finalmente qualcosa. Per lui sarebbe il primo trofeo da allenatore, dopo i tanti conquistati da giocatore, per la ‘Vecchia Signora’ la rottura di un digiuno di successi che dura da Calciopoli. In campo vedremo finalmente i volti nuovi: “C’è bisogno che anche loro diano delle risposte importanti”, ha spiegato Conte, convinto che i vari Giaccherini e compagnia cantante possano e debbano dare un apporto di rilievo. In porta ci sarà Storari, il designato per le sfide di Coppa Italia, davanti toccherà ad Alex Del Piero, dopo l’esilio col Siena, quando hanno giocato tutte le punte, tranne lui. Il tecnico ha avuto parole di elogio pure per il desaparecido Elia, un ragazzo che, a suo dire, sta crescendo molto e sta iniziando ad entrare nella giusta mentalità: “Lo aspetto, lo schiererò al momento giusto”. Quanto a Krasic, corteggiato dallo Zenit, la situazione è ancora in essere. Una decisione sul destino del serbo verrà presa dopo l’allenamento, assieme alla società: questo il pensiero di Conte, che non sembra disperato al pensiero di privarsi dell’ex-Cska. In campionato rimane il Milan la squadra favorita, in Coppa, invece, sembra tutt’altra storia: “Abbiamo il 50% per uno di possibilità di passare il turno”, sottolinea il mister bianconero, secondo cui conterà molto lo stato di forma attuale. Sulla squalifica di Ibrahimovic per lo schiaffo ad Aronica, preferisce non addentrarsi: “Giudichino gli organi competenti”. Solo il campo, a suo giudizio, dirà se i rossoneri sono meno forti senza lo svedese, definito come un autentico campione.



Anche il collega Allegri incassa i suoi complimenti: “Ha dimostrato da subito di saper vincere”. Una vigilia tutto miele, sembrerebbe. Come se le polemiche di questi giorni non fossero mai esistite: una tregua ‘a tempo’?

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