Milan-Juventus termina sul risultato finale di 1-2. I bianconeri non si fermano più. Milano, quartiere san Siro, stadio Meazza, il Milan ospita la Juventus per l’andata delle semi finali di Coppa Italia. Lo stadio è bello gremito sebbene sia Mercoledì 8 Febbraio e il termometro segni 3 C° sotto lo zero e si giochi quella coppetta che fino a pochi anni fa veniva forse un pochino troppo snobbata non si sa perché. Oggi invece sarà perchè, se la squadra di Conte va a Roma e, si aggiudica la Coppa, si potrà fregiare della stella d’argento sulla maglia a ricordare la decina, sarà perché a Milano e provincia ci sono probabilmente più juventini che in tutta Torino, probabilmente i rossoneri sono motivati per vendicarsi della sconfitta dell turno di andata allo Juventus Stadium dove presero lezioni di calcio o semplicemente perché Milan Juve è una clasico del Campionato. I numeri della sfida servono solo a dare ancor più prestigio alla serata: Milan-Juve, è l’atto numero 207 il cui bilancio vede , 72 partite vinte dai bianconeri, 70 pareggi e 64 vittorie del Milan. Per quanto riguarda i gol: 288 sono quelli Juventini; 278 per il Milan.
– La partita vede gli uomini di Allegri schierarsi col solito rombo con Seedorf dietro a Ibra ed El Sharaawy; Emanuelson e capitan Ambrosini interni; Van Bommel a fare schermo davanti al reparto difensivo composto da Antonini, Mexes, Thiago Silva, Bonera ed Amelia tra i pali. La Signora, che oggi si veste in completo bianco, butta subito nella mischia Caceres e Padoin, con loro giocano gli intoccabili Barzagli e Pirlo mentre in attacco ci si affida alla coppia Boriello – Del Piero. La partita inizia lenta con le due squadre che si studiano a vicenda: molto possesso palla della Juve che non riesce ad infrangere il muro alzato da Mexes e Thiago Silva; i rossoneri provano timide ripartenze ma la precisione manca proprio nel posto giusto al momento giusto. Al 17′ El Shaarawy ha la possibilità di rompere gli equilibri: Bonera lancia il compagno dalla difesa, il faraone mette la palla a terra con un ottimo controllo e si porta a tu per tu di Storari ma, invece di scaricare al centro per Ibra, cerca gloria personale non inquadrando nemmeno lo specchio. Il cronometro scorre senza registrare colpi di scena come tutti i tifosi si aspettano sino al 34′, quando Giaccherini tira fuori dal suo cappello magico un tiro spettacolare da fuori area che non entra in porta solo grazie ad una altrettanta super parata di Amelia che salva i suoi con la mano di riporto, mettendo in angolo. Gli ospiti giocano molto sugli esterni come il loro modulo impone, da evidenziare la corsa a moto continuo di Estigarribia, calciatore generoso con ampi margini di miglioramento sopratutto in zona gol dove gli manca quella fortuna per alcuni, precisione per altri, che gli permetterebbe di imporsi nelle gerarchie di Conte. Oggi per esempio ha tentato prima un tiro improbabile che ha fatto il solletico alla difesa rossonera, poi è andato veramente vicino alla rete facendo, sta volta, tirare un sospiro di sollievo a Galliani & Co. Sul fronte Milan saranno fondamentali le idee che Seedorf può materializzare per un pimpante El Sharaawy al fianco del più che collaudato Ibrahimovic. Non si è vista una vera dominatrice del match, le squadre si sono annullate a vicenda potendo contare su difese salde e attente che non hanno permesso quegli spiragli utili a creare la superiorità. D’altro canto sicuramente sono venuti meno gli attaccanti che non si sono quasi mai messi in luce; Ibra troppo lontano dalla zona gol e Del Piero più Boriello troppo macchinosi in area avversaria. La stanchezza nel secondo tempo giocherà brutti scherzi?
– Si riapre il secondo tempo a squadre invariate ma per fortuna il ritmo è totalmente diverso ed a favorirne è certamente lo spettacolo. Pronti via e dopo otto minuti la Juventus è già in vantaggio. Di tutti ci si poteva aspettare il gol, ma solo i più visionari avrebbero immaginato che ad aprirre le marcature fosse proprio un terzino, arrivato da poco, un terzino alla sua prima partita di questa stagione con la Juve: è proprio Caceres a portare in vantaggio i bianconeri. Dopo una bellissima azione che parte da centrocampo, grazie allo scambio, tutto cuore ed umiltà, di Padoin e Giaccherini, la palla filtra in verticale per Boriello che si porta in area e scarica sui guantoni di Amelia non abbastanza appiccicosi da trattenere il sinistro dell’ex; in tutto questo, il difensore uruguagio segue dalla destra l’azione e al momento giusto capisce di scaraventarsi in area e insaccare per la gioa di tutti i bianconeri oggi al Meazza. Conte esulta alla sua maniera dalla panchina, e invita i suoi prodi a non accontentarsi. Poco dopo il messaggio del mister è materializzato da capitan Del Piero che, giunto al limite dell’area, lascia partire un destro che va a scheggiare il secondo palo. La partita diventa ancora più bella esattamente due minuti dopo. Al 63′ infatti arriva il pareggio del Milan con il piccolo grande faraone El Sharaawy. L’azione parte dalla sinistra, cross per la testa di Ambrosini che fornisce un assist al bacio per il giovane rossonero il quale non sbaglia davanti alla porta. Tutto da rifare per gli ospiti che, subito il gol, si vedono costretti a difendere la loro metà campo per lunghi tratti della partita. Ibra decide che anche la Coppa Italia è una competizione importante e si fa catalizzare sul suo possente fisico ogni pallone che passi tra il centrocampo e la porta di Storari. Sulle ali dell’entusiasmo tutto il Milan attacca a ripetizione ma manca sempre il guizzo finale. Si resta sul pari anche dopo i cambi operati dai mister: Allegri toglie un vaporoso Emanuelson per un più temibile Robinho mentre Conte rivoluziona l’attacco cambiando sia Boriello che Del Piero, inserendo Quagliarella insieme a Vucinic. Zlatan ha l’opportunità di ribaltare completamente il risultato in ben due occasioni: prima vince un contrasto in area e quando la Sud sta già per esultare è Chiellini che si mette tra lo svedese e la porta con una scivolata provvidenziale; poco più tardi è ancora il Genio di Malmoe a far esultare i suoi tifosi ma, stavolta sebbene la sfera fosse entrata in area, è l’arbitro a cancellare ogni festeggiamento per via di una chiaro tocco di mano del numero 11 milanista. La Juventus sta a guardare perchè le manca quello sprint che l’aveva contraddistinta nella prima frazione, i bianconeri tendono più a sfruttare i possibili varchi che gli avversari gli concedono in contropiede come al minuto 83: Giaccherini viene imboccato in posizione regolare da Vucinic e parte come un trenino dalla sinistra verso l’area, il Milan rincorre in affanno ma pare recuperare le redini quando il cross dell’ex Cesena non trova un compagno in area. La palla tuttavia viene recapitata da Caceres, sì, ancora lui, che inventa un gollasso da cineteca, tanto che Amelia resta attonito a guardare il giro della sfera che si adagia sotto la sua traversa. Sul due a uno e con solo cinque minuti da giocare ancora Allegri prova il tutto per tutto: fuori Van Bommel e dentro Maxi Lopez, quattro attacanti che cercano di trovare il gol in extremis per andare a Torino almeno con un pareggio che però non arriva, neanche dopo i due minuti di recupero concessi da Mazzoleni. La Juve non sa più perdere, i suoi tifosi lentamente si stanno abituando all’idea che quest’anno il double è più che possibile. Il Milan avrebbe forse meritato qualcosina di più, l’impegno, soprattutto nel secondo tempo non è mai mancato, ma se quest’anno il destino dice Juve c’è poco da fare.
Un elogio particolare a Giaccherini che, piccolo e abile come una faina è riuscito spesso a giocare tra le linee mettendo in difficoltà la retroguardia rossonera tanto che i suoi movimenti hanno generato le azioni dei due gol.
MILAN-JUVENTUS 1-2 (primo tempo 0-0)
MARCATORI: Caceres (J) all’8’, El Shaarawy (M) al 17’, Caceres (J) al 38’ s.t.
MILAN (4-3-1-2): Amelia; Bonera, Mexes, Thiago Silva, Antonini; Emanuelson (dal 16’ s.t. Robinho), Van Bommel (dal 40’ s.t. Maxi Lopez), Ambrosini; Seedorf; Ibrahimovic, El Shaarawy (Roma, Mesbah, Zambrotta, Cristante, Inzaghi). All: Allegri
JUVENTUS (3-5-2): Storari; Bonucci, Barzagli, Chiellini; Caceres, Giaccherini, Padoin (dal 25’ s.t. Marrone), Pirlo, Estigarribia; Borriello (dal 22’ s.t. Vucinic), Del Piero (dal 22’ s.t. Quagliarella ) (Manninger, Lichsteiner, Elia, Marchisio). All: Conte
ARBITRO: Mazzoleni; assistenti Manganelli, Padovan.
NOTE: ammoniti Ambrosini, Mexes, Quagliarella per gioco scorretto. Recuperi 1’ p.t., 2’ s.t.
PAGELLE
MILAN
Amelia 6: è colpa anche sua se non trattiene il tiro di Boriello nell’azione del primo, ma a controbilanciare questo errore c’è la paratona sul tiro di Giaccherini nel primo tempo.
Antonini 5: propositivo sulla sua corsia ma si scorda spesso di Caceres che è libero di segnare ben 2 gol.
Thiago Silva 6: nel primo tempo tutti gli attacchi bianconeri si infrangono su di lui e Mexes. Quando si fa male tutti temono il peggio, Allegri inizia a recitare le litanie che infatti funzionano. Da rivedere però sui due gol subiti.
Mexes 5.5: non sempre sciolto come il compagno di reparto.
Bonera 5: terzino lui non lo è, ma purtroppo lo fa. Al Milan serviva un vero esterno questa sera (Abate manco in panchina).
Van Bommel 6.5: rompe e costruisce, il centrocampo è suo per lunghi tratti.
Emanuleson 4.5: evanescente, non incide mai sul match.
Ambrosini 5.5: oltre all’assist per il gol del momentaneo pareggio, poco altro.
Seedorf 5: dovrebbe inventare qualcosa di per i compagni ma dai suoi piedi escono solo pochi tiri sbilenchi e troppi passaggini a centrocampo. Gioca poco, il fiato non gli manca, le idee forse.
El Sharaawy 6.5: volenteroso, questo sì, ma si vede che gli manca ancora quel qualcosa per spaccare veramente. Si fa trovare nel posto giusto al momento giusto segnando il gol del pari.
Ibrahimovic 6: primo tempo sornione, secondo da faro per la squadra. Nella ripresa Zlatan, tra tacchi magici e pricolose incursioni, minaccia più volte la porta juventina ma oggi è anche poco fortunato.
Allegri 6: fase di involuzione della sua squadra, almeno dal punto di vista dei risultati. Sul piano del gioco la fase difensiva è da rivedere sopratutto in occasione dei due gol subiti.
JUVENTUS
Storari 6: fa il suo dovere. Sul gol di El Sharaawy lui non può farci niente.
Chiellini 6: spinge poco ma in difesa è sempre presente. Grande chiusura su Ibra.
Barzagli 6.5: inamovile. Conte non può farne a meno e lui conferma di meritare a pieno titolo un posto nella difesa della nazionale italiana agli europei.
Bonucci 6: sbalgia poco e questo è un bene per un giocatore spesso criticato per mancanza di concentrazione nei 90 minuti complessivi.
Caceres 9: ha segnato più oggi in una sola partita che in tutta la passata stagione con la stessa maglia. Non sbaglia niente e segna il gol della vittoria che è bello quasi come la vittoria stessa.
Pirlo 6: oggi meno attivo del solito ma sempre indispensabile.
Padoin 6: operaio a tutti gli effetti, giocatore voluto da Conte proprio per questo motivo.
Estigarribia 6.5: sempre pericoloso quando ha la palla tra i piedi, con Bonera sulla sua corsia ha vita abbastanza facile.
Giaccherini 7: è dappertutto, destra, sinistra e centro. Protagonista in entrambi i gol.
Del Piero 6: va vicino al gol ma è sfortunato. Partita con alti e bassi ma la sufficienza c’è tutta.
Boriello 5: ancora lento e macchinoso. Non si intendo con i compagni in diverse occasioni.
Conte 7.5: un’altra vittoria! Questo basta. Riuscirà a finire la stagione senza perdere? Per me ce la può fare.
(Giorgio Davico)