E’ l’uomo del momento del calcio francese. Olivier Giroud, con le sue 16 reti, ha trascinato il Montpellier al primo posto nella Ligue 1. Anche in Nazionale, nell’amichevole di Brema contro la Germania (vinta dai Bleus per 2-1), ha messo il suo sigillo, tanto per gradire, con tanto di bacio in bocca al compagno di squadra Debuchy (chiarendo poi: “Sono una persona affettuosa, ma non esageriamo”). Sulle sue tracce ci sono Napoli e Juventus: “E mica solo loro – ci dice l’agente Fifa Fabrizio Ferrari – So che Giroud è seguito con molto interesse dalle inglesi”. Con Ferrari, tra i massimi esperti del pallone d’Oltralpe, abbiamo fatto una carrellata sui possibili affari sull’asse italo-francese. Ecco l’intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.



Ferrari, cosa ci dice su Giroud, pallino di Napoli e Juventus?

Parliamo di un giocatore fortissimo. Ha buona tecnica, vede bene la porta, è uno che ti fa divertire. Potrebbe starci alla grande in una big italiana, ma non lo vogliono solo da noi, anche le inglesi lo seguono con molto interesse. Dipenderà tutto dalle proposte economiche.



Nel Montpellier gioca anche Belhanda.

Un numero 10 classico, come oggi non ce sono più, direi tipo anni Novanta. Alla qualità tecnica, abbina anche la velocità e una buona fisicità. Il Montpellier ha costruito davvero una bellissima squadra, ma di certo non venderà tutti, a maggior ragione se l’anno prossimo farà la Champions.

Non venderà tutti, questo è sicuro, ma lei, della squadra, chi altro consiglierebbe ai nostri club, a parte le due stelle?

A me piace molto Benjamin Stambouli, difensore classe 1990, che vanta diverse presenze nell’Under 21 francese.

Passiamo all’illustre seconda, ovvero il Paris Saint-Germain. Si farà alla fine, a suo giudizio, l’atteso matrimonio con Pato?



Questo proprio non lo so. Dipende da tante cose, ad esempio a gennaio era tutto legato alla vicenda Tevez, ora non saprei. E’ difficile sbilanciarsi.

Che percezione si ha in Francia del lavoro di Carlo Ancelotti, un tecnico abituato a lavorare con grandi campioni?

Secondo me è ancora presto per dare giudizi. Ad ogni modo, nei suoi confronti c’è tutto il rispetto che si deve ad un allenatore blasonato come lui. Quello del PSG è di sicuro un progetto molto interessante, che farà solo bene al calcio francese, sia per un discorso economico, di introiti, legati ad esempio ai diritti tv, e sia per un discorso mediatico, di attenzione. Non è un caso se adesso faccio 5-6 interviste alla settimana sull’argomento…

Sempre a proposito di PSG, che ci dice sul futuro di Sakho e Matuidi? Per il primo si era parlato del Milan.

Non credo proprio che il PSG voglia vendere Sakho: è giovane, è il capitano ed è francese. Loro ci tengono a mantenere l’impronta francese della squadra. Quanto a Matuidi, tutto può essere, dipenderà dai programmi della società.

Il talento del Lille Hazard ha ormai optato per il Tottenham?

Le due società stanno discutendo, c’è la volontà del ragazzo di andare agli Spurs. Sembrano esserci tutti i presupposti per chiudere l’affare.

L’Inter è tagliata fuori?

Non ancora, non è da escludere un inserimento dell’ultim’ora, anche se la scelta di Hazard mi pare un chiaro indizio.

I nerazzurri potrebbero consolarsi con M’Vila del Rennes?

Sarebbe un grande affare, visto che parliamo di un ragazzo ormai maturo, titolare della Nazionale francese. Ma i costi sono altissimi, si parla di cifre superiori ai 20 milioni.

Moussa Sow, passato al Fenerbahce a gennaio, è stato un’occasione persa per le italiane?

Per il valore del giocatore dico di sì, dal punto di vista economico no. Non ce le vedo le nostre squadre disposte a spendere a gennaio per un giocatore la cifra di 13 milioni e mezzo…

Nel Saint-Etienne si sta mettendo in mostra il terzino sinistro Ghoulam. A gennaio sembrava vicino alla Roma: sarebbe adatto al progetto Luis Enrique, secondo lei?

E’ un giocatore che si deve ancora ‘fare’, è un ’91, ma nel progetto della Roma, che si basa molto sui giovani, ce lo vedrei perfettamente.

Il 13 marzo si giocherà a San Siro il ritorno di Inter-Marsiglia: previsioni?

Da italiano, ovviamente, faccio il tifo per l’Inter. Sembrava una gara abbordabile, e invece non lo è stata, adesso può succedere di tutto. La qualificazione si è oggettivamente complicata, prevedo un match incertissimo.

Chi ruberebbe alla squadra di Deschamps?

Il più forte di tutti è Loic Remy, che ha dovuto saltare l’andata per infortunio. E poi, se fossi in un’italiana, proverei di sicuro a prendere Andrè Ayew, il castiga-Inter…

 

(Alessandro Basile)