Angelo Alessio non ci sta. L’allenatore in seconda della Juventus – che oggi ha presentato in conferenza-stampa la delicata sfida di domani con il Genoa – tuona contro la squalifica di Antonio Conte: “La considero una vera e propria ingiustizia”. A suo dire, il mister non si sarebbe mai comportato “al di sopra delle righe con gli arbitri”. Lo stop nei confronti di Conte, ad ogni modo, finirà per caricare ancora di più la squadra. “Affronteremo il Genoa con una voglia ancora maggiore di fare risultato e di vincere”, è la promessa di Alessio. Il vice di Conte non sembra preoccupato per le difficoltà realizzative degli attaccanti. Nel reparto offensivo, ci ha tenuto a sottolineare, non c’è alcuna gerarchia, per cui di volta in volta vengono scelte le punte in base al loro stato di forma. L’importante, comunque, è che la Juve continui a creare tantissime palle-gol: “Arriverà il momento nel quale i nostri bomber saranno ancora più freddi sotto porta”. L’attacco piange, ma la difesa non ride. Barzagli e Chiellini sono infortunati, Bonucci è squalificato, per cui al fianco di Caceres, l’unico centrale (peraltro un po’ adattato…) disponibile, ci sarà il cileno Vidal o addirittura il giovane Marrone. “Li abbiamo provati entrambi, vedremo domani chi scenderà in campo tra i due”. In casa Juve, va detto, il clima non è dei migliori. Le polemiche con gli arbitri tengono sempre banco, tanto che Conte, anche per protesta contro l’espulsione di Bologna, ha ordinato a tutti il silenzio-stampa. Oggi ha parlato Alessio, ma resterà l’unica voce ‘bianconera’. Per il resto, tutti zitti, giocatori compresi. L’obiettivo è isolarsi e ricompattare l’ambiente, nella speranza di tornare al successo dopo tre pareggi consecutivi (contro Bologna, Chievo e Milan). La ‘pareggite’ ha impedito finora alla Juve di volare. Fortuna che c’è ancora lo zero nella casella sconfitte, ma per lo scudetto non può bastare, se non c’è una buona regolarità nelle vittorie. Basti ricordare il caso del Perugia di Castagner, che nel ’78-’79 chiuse il campionato senza perdere mai, ma alla fine lo scudetto andò al Milan. A Torino fanno tutti gli scongiuri del caso, anche perchè la storia e le statistiche sul tema parlano molto chiaro.



Basta X, domani Conte vuol vedere un bel 2 sulla ruota di Genova…

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