Arrivano messaggi di “solidarietà”, stima e appelli a non arrendersi in casa Juventus. E non da persone banali. I bianconeri hanno pareggiato le ultime 4 partite di campionato (contro Milan, Chievo, Bologna e Genoa), hanno smarrito la via della vittoria e soprattutto del gol, e hanno perso il primato in classifica che adesso spetta al Milan, davanti di 4 punti. Se è vero che la squadra di Antonio Conte è ancora imbattuta dopo 27 giornate, è altrettanto indubbio che nell’era dei tre punti non ci si può permettere di avere più pareggi (14) che vittorie (13). Nelle ultime settimane si è tanto parlato del calo della Juventus, non tanto a livello di gioco (anche ieri a Genova i bianconeri hanno dominato, centrando tre legni, segnando un gol buono ma annullato e tenendo in mano la partita per 90 minuti), quanto nell’incapacità di andare a rete: sono solo 7 i gol realizzati nelle 8 partite del girone di ritorno, di cui 5 in due gare (Udinese e Catania). Troppo poco per una formazione che punta alla scudetto, ma soprattutto decisamente sotto il par se pensiamo a tutte le occasioni da gol che la Juventus crea durante le sue partite. Che manchi un bomber vero, con tutto il rispetto per Matri, Vucinic e Quagliarella, è ormai assodato; ma questo è un problema che la dirigenza non potrà risolvere prima della prossima stagione, visto che anche Borriello, preso in prestito dalla Roma a gennaio, non ha garantito l’apporto sperato. Tuttavia nella difficoltà è giunto un incoraggiamento da parte di uno juventino doc: Michel Platini, attuale presidente dell’UEFA, che ha militato tra la fila dei bianconeri per cinque anni, dal 1982 al 1987. Uno che a Torino non hanno mai dimenticato, e che di vittorie se ne intende: con la Juventus ha vinto tutto, scudetti, Coppa dei Campioni, Coppa delle Coppe, Supercoppa Europea ed Intercontinentale, oltre a un Europeo con la Francia, tre classifiche cannonieri  di serie A in fila e altrettanti Palloni d’Oro in successione. Per i tifosi della Juventus, semplicemente Le Roi. Platini, nel contributo raccolto da Sky Sport, si è detto fiducioso che la sua ex squadra ce la possa fare: “Hanno pareggiato tante, troppe partite, è vero, ma io sono convinto che non sia ancora finita, e che la Juventus ce la possa fare”. 



A dire il vero, e qui i bianconeri incrocino le dita, Platini si era espresso in modo simile anche lo scorso anno, tra dicembre e gennaio; sappiamo tutti com’è andata a finire. Alla Juventus il compito di far ricredere gli scettici, dunque, con la certezza, se può servire a qualcosa, che Michel Platini resta e resterà uno juventino.

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