Antonio Conte è sicuramente uno dei tecnici italiani più importanti. L’attuale allenatore della Juventus, ex grande calciatore dei bianconeri, ha riportato la squadra in alto alla sua prima stagione. Attualmente la Juventus è seconda in campionato a quattro punti dal Milan, i bianconeri però sono in un momento non certo positivo a causa dei tanti pareggi. La Juventus è ancora imbattuta in stagione, su trenta partite non ne ha persa una, un record europeo importante. Conte è al centro dell’attenzione anche a causa delle polemiche con gli arbitri e spesso si punzecchia con il suo collega Massimiliano Allegri, tecnico del Milan. In esclusiva a Ilsussidiario.net abbiamo intervistato Antonio Toma, ex assistente di Conte a Bari e a Bergamo, che ci ha parlato di Conte sia dal punto di vista tattico che umano.
Sorpreso dai grandi risultati di Conte?
Assolutamente no, Antonio (Conte, ndr) è un grande allenatore e lo si vedeva già fin dai tempi dell’Arezzo.
Lei come è diventato vice di Conte?
E’ successo durante il suo arrivo a Bari, abbiamo discusso di calcio e da lì è partita la nostra collaborazione. Ho appreso tante cose da lui.
A Bari è nato il famoo 4-2-4?
No perchè Conte lo ha utilizzato la seconda volta ad Arezzo quando è ritornato, infatti ha infilato una serie positiva di risultati vincendo otto partite e pareggiando due volte in dieci partite. In attacco aveva giocatori importanti tra cui Floro Flores.
Come è stata l’esperienza di Bari?
E’ stata una grande esperienza, vincemmo meritatamente quel campionato di Serie B, fu una grande gioia.
L’ultima esperienza con Conte è stata a Bergamo…
Non andò molto bene anche se Antonio fece di tutto per cercare di salvare l’Atalanta.
E’ vero che Conte litigò con lei durante il match contro l’Inter perchè lei dalla panchina (Conte era squalificato, ndr) decise di prendere decisioni diverse da quelle del tecnico?
Assolutamte no, è una storia falsa.
Come mai non è rimasto accanto a Conte?
E’ stata una mia decisione perchè non è facile essere tecnico in seconda.
Pentito dalla scelta di lasciare Conte?
Un po’ si, ma nella vita si guarda sempre avanti. Con Antonio non ci sentiamo più ma ci siamo lasciati bene.
Tornerebbe a fare il secondo del tecnico bianconero?
Bella domanda, posso dire solo che con lui sono stato benissimo, Antonio tratta tutti bene.
In Serie A lo vediamo tarantolato contro tutto e tutti…
Lui è così ci mette tanta passione.
Che rapporto ha con i giocatori?
Ha un rapporto idilliaco, lui mette al primo posto i giocatori e la squadra, non bisogna mai toccargli i suoi ragazzi.
Dal punto di vista tattico è sorpreso dalla rinuncia di Conte a puntare sul 4-2-4?
No perchè Antonio tatticamente è il numero uno. A Bari gli dissi che un giorno avrebbe vinto la Champions League da allenatore.
La sua Juventus non perde da 30 partite…
E’ un dato importante ma negli ultimi tempi ha pareggiato troppo. L’imbattibilità conta fino a un certo punto, occorrono i tre punti.
Ha da fargli qualche appunto?
No ci mancherebbe, è facile parlare per chi sta fuori, solo lui vede i giocatori tutti i giorni e sa su chi puntare.
Cosa fa attualmente Toma?
Sto facendo il corso a Coverciano e sta andando tutto per il verso giusto.
Sogna anche lei il palcoscenico della Serie A?
No no (ride ndr), mi basta allenare nelle serie minori.
(Claudio Ruggieri)