Una partita infinita, una lunghissima altalena di emozioni ma alla fine la Juventus ce l’ha fatta. I bianconeri raggiungono la finale di Coppa Italia al termine di 120 minuti di pura passione. Milan che esce a testa alta dalla competizione. Allo Juventus Stadium finisce 2-2. Dopo il vantaggio firmato Del Piero, arrivano le reti milaniste di Mesbah e Maxi Lopez. Nei supplementari Vucinic chiude la pratica con un gol straordinario che vale la finale di Roma.
Il messaggio lanciato dal Milan di Allegri alla vigilia del ritorno della semifinale di Coppa Italia è chiaro: l’impresa è possibile. Per credere in una rimonta ai limiti del fantascientifico, il tecnico dei rossoneri si affida all’onda d’urto di Ibrahimovic ed abbandona le ragioni di turn over. Dall’altro lato Conte non è da meno e lancia immediatamente tutti i suoi uomini migliori lanciando però Del Piero al fianco di Vucinic. L’avvio di gara sembra dare ragione alla squadra rossonera che nei primi 25′ di gioco mantiene costantemente il pallino delle operazioni. La Juventus vive rintanta nella propria metà campo e, pur non concedendo grandissime occasioni da rete, mostra qualche timore reverenziale di troppo. Gli unici acuti dei campioni d’Italia arrivano a cavallo del ventesimo quando Ibrahimovic converge dalla sinistra e regala un piazzato sul secondo palo che esalta la reattività di Storari. Sugli sviluppi dell’angolo successivo è Thiago Silva a sfiorare il vantaggio con una girata di testa che termina alta. Potrebbe essere il preludio per il monologo rossonero, si rivelerà invece un fuoco di paglia perché alla prima occasione è la Juventus a passare. L’azione, come spesso capita, nasce dai piedi e dalla genialità di Pirlo che con il terzo occhio premia l’inserimento di Lichtsteiner sul vertice destro dell’area. Il terzino destro, sfuggito alla marcatura di Mesbah, serve un importante cross per Del Piero che anticipa di un soffio l’uscita di Amelia e (aiutato da un rimpallo) ribadisce nella porta sguarnita. Gioco, partita e incontro? Sembrerebbe essere così, almeno limitandosi alla prima frazione di gioco. Dalla rete del capitano in poi, infatti, il Milan non fa più nulla. Sarà anzi la squadra di Conte ad andare più volte vicina al raddoppio grazie ad un ispirato Vucinic.
Obbligato alla doppia stoccata, Allegri fa quello che nessun allenatore penserebbe di fare in una situazione del genere: togliere il suo attaccante migliore e non mutare, in nulla, l’assetto tattico. Il cambio Ibrahimovic-Maxi Lopez viene così colto dai più come un segnale di resa anticipata; un pensiero mandato alla sfida contro la Roma del week end. Nessuno, insomma, azzarderebbe ipotizzare quello che andrà in scena di lì a poco. Il segnale che qualcosa è cambiato arriva però all’improvviso, come un lampo isolato all’interno di un inizio di ripresa compassato. Siamo al quinto di gioco quando Mexes lascia partire un cross dalla trequarti che parebbe innocuo. Pepe dimentica però l’inserimento di Mesbah che, con la testa, insacca alle spalle di Storari e riapre ogni discorso. Ristabilito almeno parzialmente l’equilibrio, la Juventus perde alcune delle sue certezze più basilari e torna la squadra che aveva iniziato la partita. I ritmi bassi e la paura dei bianconeri, infondono nuove speranze ad Allegri e compagni. Le azioni da gol restano comunque poche e quando Del Piero abbandona il campo tra i cori dello Juventus Stadium, nessuno sembra credere davvero all’ipotesi supplementari. Nessuno tranne Maxi Lopez. L’attaccante argentino, già autore di una delle reti più importanti della stagione rossonera, si specializza nella categoria “gol pesanti” al 35esimo della ripresa. A dieci dal termine, infatti, El Galina raccoglie un pallone innocuo al limite dell’area ed irride con maestria da giocoliere i difensori centrali della Juventus prima di scaricare in rete. Torino è ammutolita ed insieme a lei tutta la squadra appare sulle gambe. Conte, già da tempo senza voce, si sbraccia a bordo campo alla ricerca della scossa che, sino al 90esimo, stenta ad arrivare… Si va ai supplementari.
In una partita del genere però, le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Il ritorno sul terreno di gioco per l’extratime presenta una Juventus rinvigorita. Tanto fisicamente, quanto mentalmente. Neanche quattro minuti e i bianconeri hanno già creato tre nitide occasioni da rete con Amelia che si deve ergere a protagonista prima su Vucinic, poi su Giaccherini. Il nuovo pareggio è allora la logica conseguenza dell’andamento dell’incontro. Meno logico è però il modo con il quale si concretizza il gol decisivo. Re Mida Vucinic trasforma in oro un pallone apparentemente innocuo e, quasi da fermo, lancia un missile terra aria capace di piegare la debole resistenza milanista. Si tratta della mazzata definitiva alla partita ed alle velleità rossonere. Con Thiago Silva, Inzaghi e Maxi Lopez a mezzo servizio il Milan non trova più la forza per imbastire una reazione e la gara si trascina nervosamente sino al triplice fischio di Orsato che segna il tripudio del popolo bianconero. Domani un occhio volerà al San Paolo, ma per stasera da queste parti si festeggerà il ritorno.
Juventus (4-3-3): Storari; Lichtsteiner (46′ st Caceres), Bonucci, Chiellini, De Ceglie; Vidal, Pirl, Giaccherini; Pepe (18′ st Marchisio), Del Piero (29′ st Borriello), Vucinic. A disp.: Manninger, Estigarribia, Padoin, Quagliarella. All.: Conte.
Milan (4-3-1-2): Amelia; Antonini, Mexes, Thiago Silva, Mesbah; Aquilani (23′ st Nocerino), Seedorf, Muntari; Emanuelson; El Shaarawy (33′ st Inzaghi), Ibrahimovic (1′ st Maxi Lopez). A disp.: Abbiati, Bonera, Yepes, Gattuso. All.: Allegri.
Arbitro: Orsato di Schio
Marcatori: 28′ Del Piero, 6′ pts Vucinic (J), 6′ st Mesbah, 36′ Maxi Lopez (M)
Ammoniti: Muntari, Aquilani, Seedorf, Thiago Silva, Mexes (M), Vucinic, Storari, Borriello, Vidal (J)
Espulsi: /
Juventus
Storari 6: Assolutamente incolpevole sui gol del Milan, svolge molto bene l’ordinaria amministrazione.
Lichtsteiner 6.5: Ritrova lo sprint e la facilità di corsa che ha caratterizzato la sua stagione. Esce distrutto, ma tra gli applausi dello Juventus Stadium. (Dal 46’st Caceres 6: Entra positivamente in partita).
Bonucci 5.5: Troppo leggero sul gol di Maxi Lopez.
Chiellini 5.5: Anche lui tutt’altro che impeccabile sulla rete dell’argentino. Ha vissuto serate migliori.
De Ceglie 5.5: Serata vissuta molto timidamente, quasi costantemente nella sua metà campo con pochissimi spunti offensivi.
Vidal 6.5: Grande faticatore, finalmente tornato sui livelli che gli competono dopo una fase di appannamento.
Pirlo 7: Ogni partita che passa sembra tornare sempre di più ai livelli di qualche anno fa. La palla dal quale nasce il vantaggio juventino è l’ennesima perla della sua stagione.
Giaccherini 7: Una scheggia impazzita sulla fascia. Non si ferma mai nell’arco dei 120 minuti.
Pepe 5.5.: Meno brillante rispetto ad alcuni suoi compagni, si perde anche Mesbah in occasione del primo gol milanista. (Dal 18’st Marchisio 5.5: Fatica ad entrare nel vivo del gioco).
Del Piero 7: Una perla alla prima occasione utile ed il solito grande carisma in campo. (Dal 26’st Borriello 5: Si mangia un gol fatto a pochi minuti dal novantesimo, poi viene annullato fisicamente e mentalmente da Mexes).
Vucinic 8: Partita assolutamente da incornicare. Garantisce una continuità pazzesca ed incornicia la sua prestazione con il capolavoro che vale la finale.
All. Conte 6: Vive la partita con una carica ed una grinta rare. Il Milan stasera gli è superiore, ma alla fine raggiunge la finale ed è lui ad avere ragione.
Milan
Amelia 6.5: Protagonista importante su Borriello a fine dei tempi regolamentari e su Giaccherini ad inizio supplementari. Forse potrebbe qualcosa in più sul gol di Vucinic, ma la prova resta ampiamente positiva.
Antonini 6: Non dispiace nell’insolito ruolo di terzino destro, soprattutto considerando lo splendido stato di forma di Vucinic.
Thiago Silva 7: Il solito muro invalicabile. Per segnare al Milan bisogna girargli a largo.
Mexes 6.5: Parte faticando, cresce con il passare dei minuti ma si fa prendere troppo dal nervosismo.
Mesbah 6.5: Uno dei peggiori nel primo tempo, si riscatta con il gol che riapre la contesa.
Aquilani 5.5: Gli manca ancora il ritmo partita e si vede. (Dal 23’st Nocerino 5: Senza la classe di Ibra ad innescare i suoi inserimenti torna il consueto mastino di centrocampo).
Seedorf 5.5: A sprazzi, ma davvero pochi gli spunti degni di nota questa sera.
Muntari 6: Recupera diversi buoni palloni e si fa valere contro il forte centrocampo bianconero.
Emanuelson 5: Vive una serata negativa, si accende solo nel finale a conferma di una partita vissuta con il freno a mano tirato.
Ibrahimovic 5: Manca il suo guizzo ed il Milan si accende con la sua uscita dal campo. (Dal 1’st Maxi Lopez 7.5: Il suo ingresso cambia il volto della gara. Con il fisico, l’astuzia e la qualità agguanta la vecchia signora obbligandola alle fatiche dei supplementari)
El Shaarawy 5.5: Ancora troppo discontinuo, pochissime fiammate. (Dal 33’st Inzaghi 5.5: Sfortunato e falcidiato dagli infortuni in una delle poche occasioni concessegli).
All. Allegri 6.5: Squadra ben messa in campo e che, questa sera, vincerebbe il confronto al 90esimo.
(Massimiliano de Cesare)