La Juventus batte l’Inter 2-0 e ritorna a -4 dalla vetta. L’Inter resiste per quasi un’ora poi è punita dalle sue disattenzioni difensive e dalla maggior convinzione dei bianconeri. Decidono le reti di Caceres e Del Piero. Per Ranieri non c’è davvero fine al peggio…

Il derby d’Italia sbarca allo Juventus Stadium. Dopo le fatiche di coppa, la squadra di Conte ritorna davanti al proprio pubblico e gioca la partita più sentita del post-calciopoli. Di fronte c’è un Inter apparentemente allo sbando, precipitata in una profonda crisi di gioco e risultati che ricorda da vicino le ultime stagioni bianconere. Mai fidarsi della apparenze però, perché come in ogni derby che si rispetti, i prontostici della vigilia sono pronti ad essere ribaltati da un momento all’altro. In questo senso, il primo tempo della contesa è un esempio lampante di come i pronostici della vigilia lascino il tempo che trovano. L’Inter che si presenta agli occhi del popolo bianconero è una squadra attenta, arcigna e rigenerata dal carburante delle motivazioni. Si parte con le consuete fasi di studio, poi i nerazzurri guadagnano metri e continuità di manovra. La prima occasione dell’incontro è di marca interista, con Maicon che libera Milito in area. La conclusione del Principe con la punta esalta i riflessi di Buffon ed avvia una prima frazione di gioco estremamente positiva per i colori nerazzurri. La differenza tra gli uomini di Conte e quelli di Ranieri sta tutta nella maggiore praticità degli ospiti. L’Inter si presenta facilmente alla conclusione, la Juventus no. Colpa di un Vucinic evanescente e della giornata opaca di Matri, ingabbiato più dalla sua vista offuscata che dalla retroguardia interista. Caceres lascia comunque intendere che il punto di chiave dell’incontro è sulla sua fascia di competenza, lì dove Nagatomo evidenzia lacune difensive preoccupanti. Sono solo campanelli d’allarme isolati però, perché l’Inter dei primi 45′ di gioco meriterebbe ampiamente il vantaggio ed è fermata solo da un Buffon onnipresente. Il portierone bianconero compie almeno 5 interventi degni della sua fama e strozza in gola l’urlo nerazzurro. Ci provano Milito, Forlan e Stankovic ma non c’è nulla da fare. Al riposo si entra negli spogliatoi con le reti ancora inviolate e la conferma che quando le cose non girano, bisogna solo farsi forza e limitare i danni.



La pressione nerazzurra regge solo dieci minuti oltre l’intervallo. Poco conta che la Juventus sia reduce da 120 minuti nell’infrasettimanale, quando la testa vola sulle ali dell’entusiasmo, le gambe reagiscono di conseguenza. I bianconeri hanno dalla loro la forza mentale di chi ha passato un campionato intero a guardare tutti dall’alto verso il basso e così, quando al dodicesimo della ripresa Caceres incorna indisturbato alle spalle di Julio Cesar la partita finisce immediatamente. La formazione di Ranieri non ha la forza per opporre qualsiasi tipo di resistenza. I nerazzurri si squagliano come neve al sole di fronte alle difficoltà e non reagiscono. Conte che, appena prima del vantaggio aveva ridisegnato la sua Juventus con il 3-5-2 lanciando Del Piero e Bonucci, può sorridere e osservare la partita compiere il suo naturale corso. Nella metà campo bianconera non si vede più lo straccio di un’idea ed il raddoppio diventa chiaramente una questione di tempo. Al minuto 26 va in scena la prova lampante della differenza tra un buon giocatore (Vucinic) ed il fuoriclasse (Del Piero). Da un lato il montenegrino fallisce il match ball peccando di sufficienza a tu per tu con Julio Cesar, dall’altro il capitano si conferma implacabile fenomeno e chiude ogni discorso con un diagonale chirurgico sul bel filtrante di Vidal. 2-0 e partita in ghiaccio. Nulla desta l’Inter dal coma in cui versa; solo Julio Cesar (decisivo in almeno 3 occasioni) e Maicon evitano un tracollo ben più fragoroso. Poco conta però, perché alla fine di un ciclo è meglio staccare la spina e calare il sipario.  



 Buffon; Caceres, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic. A disp.: Storari, Bonucci, Marrone, Padoin, Del Piero, Quagliarella, Borriello. All.: Conte.

 Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Stankovic, Poli, Obi; Milito, Forlan. A disp.: Castellazzi, Ranocchia, Chivu, Faraoni, Cambiasso, Guarin, Pazzini. All.:  Ranieri.

Marcatori:  57′ Caceres (J), 71′ Del Piero (J)
Ammoniti: 33′ Nagatomo (I), 44′ Poli (I), 74′ De Ceglie (J)
Espulsi: /
Arbitro: De Marco

Juventus

 

Buffon 7.5: La vittoria passa dalle sue mani sante. Provvidenziali almeno 4 volte nei primi 45′.



Caceres 7: L’uomo delle reti importanti. Dopo la doppietta contro il Milan in Coppa Italia, ecco servito il bis e Lichtsteiner è solo un lontano ricordo.

Barzagli 6.5: Qualche piccolissima sbavatura qua e là, ma comunque positivo.

Chiellini 6.5: Sempre pericoloso sui calci piazzati, sfiora la gioia personale esaltando i riflessi di Julio Cesar.

De Ceglie 6: Nel primo tempo soffre maledettamente Maicon, alla lunga riesce a contenere i danni.

Vidal 6.5: In crescita costante. Splendido l’assist per il secondo gol di Del Piero.

Pirlo 7: Fatica a trovare tempi e posizione nel primo tempo, al rientro dagli spogliatoi però prende per mano la squadra e la trascina alla vittoria.

Marchisio 6: Battagliero. Abbandona il fioretto per la spada nella serata dello Juventus Stadium.

Pepe 5.5: Non sfrutta le praterie che Nagatomo concede sistematicamente sul suo lato. (Dall’8’st Bonucci 6: Inserito per passare al 3-5-2, osserva i suoi assestare l’uno-due decisivo ed immette il pilota automatico).

Matri 5: Troppo leggero in area di rigore. Gli capitano diverse buone occasioni ma le spreca malamente tutte. (Dall’8’st Del Piero 7: Il primo gol in campionato, nella partita più importante per i tifosi bianconeri. È l’uomo delle grandi giornate, potrebbe essere l’arma in più per lo sprint scudetto).

Vucinic 5: Nuovamente lezioso ed irritante. Poco prima del raddoppio firmato Del Piero si divora un gol che pareva già fatto. Meno male che c’è San Alex. (Dal 29’st Quagliarella sv)

 

All. Conte 7: La scelta di passare al 3-5-2 si rivela immediatamente decisiva. Del Piero ripaga la sua fiducia con la seconda rete in questa settimana. Ora sarà davvero dura tenere fuori il capitano.

Inter

 

Julio Cesar 6.5: E’ sempre tra i più positivi. Anche stasera almeno 3 interventi importanti.

Maicon 6: Primo tempo grandioso, poi come tutti esce dal campo dopo lo svantaggio. Un suo salvataggio sulla linea è comunque provvidenziale per evitare lo 0-3.

Lucio 5: Insieme a Samuel divide le colpe per i gol bianconeri. Spesso si esibisce in lanci dalle retrovie infruttuosi.

Samuel 5: Imbarca acqua da ogni dove. Il muro si sta sgretolando.

Nagatomo 4.5: Le lacune difensive del giapponese erano già note, ma stasera risultano letali.

Zanetti 5: Nell’ennesima serata no della sua Inter, manca anche la gamba del capitano, annichilita dalla fisicità juventina.

Stankovic 5: C’è ma non si vede. L’unico spunto è un’ottima conclusione dalla distanza che esalta i riflessi di Buffon.

Poli 5: Ha tanta buona volontà, ma troppo spesso cerca soluzioni complicate se non impossibili. (Dal 22’st Pazzini 5: Entra nel momento peggiore e non tocca neanche un pallone).

Obi 6: Tra i migliori della squadra nerazzurra. Primo tempo da grande protagonista, ripresa vissuta a lottare nonostante la barca stia affondando. (Dal 22’st Faraoni 5: Si fa notare per i calci rifilati a Del Piero e poco altro).

Milito 5.5: I movimenti ed i tempi ci sono sempre. Stasera manca la precisione e la freddezza al cospetto di Buffon.

Forlan 5.5: Un buon primo tempo completamente cancellato da una ripresa inguardabile.

All. Ranieri 5: Buono l’approccio alla gara e la preparazione. Peccato che alla prima difficoltà l’Inter alzi bandiera bianca.

 

(Massimiliano de Cesare)