Il big match della 32esima giornata vede la Juventus imporsi per 2-1 sulla Lazio. Una magia di Del Piero a 8 minuti dalla fine regala un successo prezioso. I bianconeri, replicano dunque contro i capitolini gli stessi risultati della stagione precedente. 2-1 a Torino, 0-1 a Roma. La vittoria di quest’oggi però ha un sapore maggiore rispetto alle precedenti, infatti proietta Del Piero e compagni in testa alla classifica, quando mancano 540 minuti alla chiusura del campionato. La sfida di stasera ha visto la Juventus dominare per lunghi tratti la partita creando molte occasioni. Alla fine il possesso palla è al 63% di marca bianconera. Il dato relativo ai tiri totali ed in porta è un segno intangibile del dominio bianconero: 25 totali, di cui 10 in porta per la Juve, contro i 7 complessivi, di cui 3 in porta degli ospiti. Gli uomini di Conte hanno prodotto una buona parte del loro possesso palla nella metà campo avversaria, come dimostrano i 18’20” di supremazia territoriale della Juve, dato che fa spavento se paragonato a quello laziale fermo sui 3′. Merito di questo va dato anche alla pressione altissima dei difensori juventini che hanno soffocato sul nascere le ripartenze biancocelesti. La Lazio, infatti, alla fine del match riuscirà a impensierire raramente la retroguardia della Signora, come dimostra la pericolosità della squadra di Reja ferma al 20%. La Juve ha risposto con un 80% di pericolosità. La fase difensiva della Lazio è comunque riuscita a tenere a galla il risultato fino a poco dal termine. Marchetti e Diakitè decisivi nei recuperi di palla: 21 per il portiere, 20 per il francese.



— La Juventus passa in vantaggio alla mezz’ora di gioco del primo tempo. Nel tentativo di scassinare la rocciosa difesa avversaria, la circolazione di palla bianconera si concentra soprattutto in orizzontale. Pirlo riesce così a trovare, con un sapiente passaggio, l’inserimento del liberissimo Pepe, regolarmente tenuto in gioco da Garrido. L’esterno bianconero controlla di petto e gira al volo verso la porta di Marchetti battendolo con uno straordinario gesto tecnico che per certi versi, fatte le debite proporzioni e seppur alla lontana ha ricordato ai tifosi juventini in delirio la prodezza di Ronaldinho con la maglia del Barca con tocco di petto e rovesciata vincente. E’ il gol dell’1 a 0 che finalmente rompe un equilibrio di una gara tenuta sullo zero a zero soltanto dalla straordinaria vena di Marchetti e Diakite. La Juventus tenta di chiudere il match il prima possibile, ma la Lazio alla prima occasione colpisce: siamo praticamente allo scadere della prima frazione di gioco quando Scaloni dalla tre quarti destra arriva al cross. Mauri, Rocchi e Candreva si inseriscono in area, ma è il primo a giungere al colpo di testa libero da marcature. La steccata del centrocampista è forte e diretta all’angolino alto. Nulla può farci Buffon, che deve incassare un gol inaspettato e maturato alla prima vera azione offensiva della Lazio, una punizione troppo severa, che infatti non dura per molto. L’1-1 dura per mezzora, cioè fino a ben oltre la metà della ripresa, fino a quando Del Piero non inventa da punizione la rete che chiude il match. Il capitano juventino calcia una punizione (dai 27 metri in posizione centrale spostati a destra) sul palo di Marchetti sorprendendo il portiere che fa due passi verso la parte opposta per poi rimanere pietrificato dalla conclusione del capitano bianconero. La magia di Del Piero regala alla Juventus tre punti importanti, alla Lazio resta il rammarico di una occasione sprecata ma, a onor del vero, i bianconeri hanno meritato la vittoria così ampiamente che un pareggio sarebbe stata una vera beffa.



— Antonio Conte è soddisfatto della quinta vittoria consecutiva: “C’è un po’di rammarico pensando a partite dominate e non chiuse, in cui non siamo stati bravi e cattivi. Oggi stava succedendo la stessa cosa. Un’ottima partita. Se riuscissimo ad essere un po’ più concreti nelle occasioni create staremmo tutti più tranquilli e con le coronarie più a posto. Il risultato credo sia meritato comunque, nonostante la sofferenza in campo. Abbiamo sempre la pressione del Milan, bene così. Del Piero è un valore aggiunto e lo sarà sempre. Sa che quando viene chiamato in causa io ho bisogno di lui e dà una grossa mano. Complimenti a lui e a tutta la squadra. Se rimarrà alla Juve? Noi in questo momento pensiamo al Cesena, che è l’impegno della vita per noi”. Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto anche Reja, il quale non ha nulla da rimproverare ai suoi giocatori: “Abbiamo fatto bene la gara, ma è chiaro che la Juventus fosse in grande condizione. Marchetti ha fatto interventi strepitosi, ma abbiamo fatto la partita che dovevamo fare: peccato per quel gol a 7′ dalla fine. Catenaccio? Non era quello che volevamo fare ma i mezzi dei bianconeri sono importantissimi. Avremmo potuto strappare il risultato stringendo i denti e con maggiore attenzione nel finale. I ragazzi, per le condizioni in cui eravamo, hanno fatto una prestazione eccezionale: più di qualche squadra titolata ne ha presi 2 o 3 qui a Torino, noi abbiamo perso 2-1 a 7′ dalla fine. Lodo i miei ragazzi”.



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