La Juventus non cerca solo il ‘top player’ per l’attacco. L’obiettivo del club bianconero, infatti, è quello di reperire sul mercato uno o due interni di centrocampo, che sappiano unire quantità e qualità. Alla maniera di Marchisio e Vidal, insomma, che sono da annoverare tra i ‘segreti’ dell’ottima annata di Madama. Uno dei nomi preferiti per il futuro è quello del 29enne Raùl Meireles, in forza al Chelsea. Di recente il direttore sportivo Fabio Paratici ed alcuni osservatori bianconeri lo hanno osservato dal vivo, ricavandone ottime impressioni. Sarebbe lui il candidato numero uno per il nuovo centrocampo, stando a quanto riferito oggi da TuttoSport. Meireles è un giocatore completo, che vanta una cospicua esperienza internazionale (ben cinquanta presenze con la maglia della Nazionale portoghese). A livello di club, prima dell’esperienza londinese, ha giocato per il Porto e per il Liverpool, squadre di nome, abituate a vincere. Esattamente come la Juve, s’intende. L’addio di Villas Boas ai Blues potrebbe favorire l’affare, visto che era stato proprio l’ex-vice di Mourinho a richiedere con insistenza l’acquisto di Meireles, costato al Chelsea 12 milioni di sterline. Intorno a questa cifra, forse qualcosa in meno, si ragionerà in estate: Marotta è pronto e spera di inserire nella trattativa il cartellino di Milos Krasic, che a fine stagione lascerà sicuramente Torino. Dovesse andar male, non mancano le alternative. La prima pista porta a Cagliari, laddove brilla da diverso tempo la stella di Radja Nainggolan. Il ragazzo è stato richiesto più volte in Russia, esattamente dal Cska Mosca, ma la Juventus, a quanto pare, avrebbe una sorta di prelazione, come riferito dal presidente rossoblù Massimo Cellino. Altro giocatore che piace moltissimo in casa bianconera è Kwadwo Asamoah, 23enne nazionale ghanese, pilastro di centrocampo dell’Udinese. I rapporti con i friulani sono ottimi – come dimostrato, in tempi recenti, dall’affare Pepe – e dunque circola un cauto ottimismo sulla buona riuscita della trattativa. L’identikit del nuovo centrocampista, ad ogni modo, è chiarissimo: serve gente che sappia sia interdire che cucire il gioco, provando, di tanto in tanto, anche qualche inserimento offensivo. Un’arma letale, ad esempio, per elementi come Marchisio o Vidal.
Gente che è riuscita a sbloccare diverse partite, in cui nessuno si aspettava i loro blitz. Ora è partita la caccia ai loro alter-ego: ne vedremo delle belle.