La Juventus umilia la Roma nel posticipo del 33esimo turno di serie A. Finisce 4-0 a Torino: partita senza storia, al di là dell’ingiusta espulsione di Stekelenburg che ha solo anticipato il trionfo di una squadra che ha iniziato a correre e pare non fermarsi più: sesta vittoria consecutiva, con un solo gol incassato e ben 18 realizzati (facile la media, 3 a partita). In più, con il pareggio del Milan contro il Bologna, i bianconeri si portano a 3 punti di vantaggio, che in realtà sono 4 considerando gli scontri diretti a favore. A 5 giornate dal termine non è ancora scudetto, non può esserlo, ma certo è un bel passo avanti. In più, va registrato un primo traguardo: con i 3 punti di ieri, e il conseguente pareggio della Lazio, la Juventus torna ufficialmente in Champions League, perchè è sicura di chiudere almeno al secondo posto in classifica. E’ stata, quella di ieri sera, una partita senza storia. Dopo 7 minuti i bianconeri vincevano già 2-0: doppietta di Arturo Vidal, sempre più decisivo in questa squadra. Gli errori difensivi della Roma sono tornati evidenti di fronte a una formazione che ha schiacciato sull’acceleratore e che in questo momento dà una sensazione di solidità impressionante. Mai impegnati i tre difensori, sostanzialmente perfetti, protetti da un centrocampo che pressa altissimo e va a riprendersi subito la palla. Con le dovute differenze, il modo di giocare impostato da Conte ricorda da vicino quello del Barcellona. Il rigore per fallo di Stekelenburg, con rosso esagerato al portiere olandese, ha chiuso la partita già nel primo tempo: Pirlo ha sbagliato, ma è stato il più veloce di tutti a riprendere la ribattuta di Curci e mettere in porta il 3-0. Nel secondo tempo è stata pura accademia: la Juventus ha controllato, senza nemmeno spingere troppo, riuscendo a trovare il quarto gol con una bellissima conclusione di Marchisio da fuori area. Lo stesso Marchisio si è visto negare la doppietta personale da un prodigioso intervento di Curci, poi c’è stato tempo per vedere in campo Del Piero e Borriello, destini diversi ma un futuro che per entrambi appare lontano dallo Juventus Stadium. Così, i bianconeri superano quello che alla vigilia era considerato l’ostacolo più duro sulla strada dello scudetto e anzi allungano sul Milan, avendo ora cinque partite da giocare contro avversari non irresistibili. Dovranno mantenere altissima la concentrazione perchè nessuno regalerà nulla e le insidie sono dietro l’angolo, ma il vantaggio adesso è importante. E nessuno si nasconde più. Fa festa anche Antonio Paolino: guarda la sua esultanza nel corso della trasmissione Direttastadio di 7 Gol, una gioia incontenibile per i quattro gol che possono significare tantissimo verso lo scudetto, che manca sul campo da 6 anni.