La Juventus conquista l’ottava vittoria consecutiva facendo suo il derby piemontese: 0-4 il risultato finale. Le reti di Vucinic (doppietta), Borriello e Vidal spingono la Juve a quota 77 punti e spengono (seppur ancora non matematicamente) le speranze salvezza dei novaresi. La sfida del Piola, mancava nel massimo campionato da più di mezzo secolo. Una partita a senso unico che ha visto i bianconeri andare in vantaggio, controllare il risultato e ampliare il divario con estrema facilità. La condizione fisica dei bianconeri si evince anche dai dati della gara. 64% di possesso palla (66% nel primo tempo), 12 tiri in porta ed una supremazia territoriale al triplo degli avversari (18′ per i bianconeri, 6′ per il Novara). A differenza, di quanto visto a Cesena, la sqaudra di conte ha quest’oggi faticato meno del previsto nel produrre occasioni da gol. Infatti, il dato relativo alla pericolosità è il più alto raggiunto in questo campionato (99%). Insomma una padronanza del gioco e del campo che ha permesso alla Juventus di poter controllare il ritmo e l’andamento del match. Per il Novara, imbattuto nelle precedenti 6 partite disputate al Piola, si evidenziano parecchi punti negativi. Come ad esempio (forse un po’ troppo scontato), l’inefficacia della linea difensiva, per l’occasione composta da ben 5 uomini. La protezione dell’area novarese arriva al 29%, mentre quella juventina al 47%. Il Novara ha più volte provato a spezzare la manovra degli ospiti con dei falli (ben 16 commessi), ma la Juventus ha comunque prodotto molto e raccolto tanto. Per quanto riguarda i singoli, il solito Pirlo, sfuggito ben presto alla marcatura stretta di Rigoni, completa più passaggi di tutti, ben 133 e raddoppia chi lo segue: Chiellini con 64 servizi riusciti. Il difensore toscano però insieme a Paci, l’unico a salvarsi nella difesa novarese, è colui che ha recuperato più palloni (19). Borriello, invece, in grande spolvero ha tirato verso lo specchio per ben 5 volte. Lo segue a ruota Elia con 4 conclusioni. Molta sfortuna per l’olandese che in 20 minuti ha più volte sfiorato il gol dello 0-5. E contro il Novara, l’uomo chiave della partita è sicuramente stato Mirko Vucinic. L’attaccante “in pantofole” della Juventus ha sfoggiato tutto il suo repertorio dal gol impossibile al tap in di rapina correndo come un matto e faendo impazzire la difesa del Novara. Tre tiri, tutti nello specchio e due gol per un cinismo ai limiti del sopportabile, coniugato questa volta a una prestazione per la squadra. Insomma da lusso a fulcro, oggi Mirko Vucinic ha di nuovo contribuito ad avvicinare di “un passettino” la Juventus allo scudetto, e scusate se è poco. Gli mancavano i gol, che stiano arrivando tutti ora?
– La Juventus non esita ad aprire le danze. Ci prova fin da subito con diverse azioni prodotte dalla sinistra, ma colpisce con un calcio da fermo. Il binario è quello giusto. I piedi sono quelli delicati di Pirlo e Vucinic. Punizione dai 25 metri, spostati sulla sinistra: Pirlo crossa basso verso Vucinic che si stacca dalla marcatura per venire incontro al pallone; il montenegrino accarezza con il mancino il pallone, deviandolo verso la porta di Fontana: l’estremo difensore prova ad intercettare la traiettoria, ma è in ritardo, e la Juventus passa in vantaggio dopo 18 minuti di gioco. Gli uomini di Conte contengono facilmente la reazione del Novara e sul finale di tempo aumentano il vantaggio. Pirlo verticalizza a premio dell’inserimento a sinistra di Marchisio: il torinese preferisce al cross immediato il tocco di testa per Giaccherini, il quale effettua il traversone per Borriello, che libero dalla marcatura di Lisuzzo insacca in tuffo e firma il suo secondo gol in campionato. Nel secondo tempo, la Juventus dà la percezione di poter segnare quando vuole. Dopo 5 minuti Lichtsteiner lancia in velcoità in area Vucinic: il tiro del montenegrino è respinto dal corpo di Fontana in uscita bassa, ma sulla respinta nessun difensore respinge, così da permettere a Vidal di realizzare il più semplice dei 7 gol realizzati finora in campionato. I bianconeri non ne volgiono sapere di fermarsi e dopo un quarto d’ora trovano il gol definitivo 0-4. Pirlo invita Giaccherini a sinistra, al duello con Lisuzzo in area; l’ala bianconera è abile ad ingannare il centrale novarese e a concludere in porta; Fontana ribatte ancora, ma Vucinic da due passi gonfia la rete per la quarta volta.
A fine gara, Sky ha raccolto le dichiarazioni di Tesser ormai quasi rassegnato alla retrocessione: “Con questa Juve c’era poco da fare. Bisogna dare merito ai nostri avversari, che hanno disputato una grandissima partita. Noi abbiamo fatto il massimo, anche se non eravamo nelle migliori condizioni: con la Lazio avevamo speso tanto. Siamo stati poco reattivi, avremmo dovuto correre di più – ha aggiunto il tecnico veneto – Ma abbiamo pagato oltremodo lo sforzo di mercoledì”. Conte, invece, predica calma: “Stiamo bene, la squadra è concentrata e determinata. Sono molto contento perché al di là della vittoria, oggi ho visto la mia squadra giocare molto bene al calcio, con grande intensità e determinazione”. Sulla scelta di schierare Borriello fin dal primo minuto Conte ha aggiunto: “Borriello è stata una scelta serena, avevo anche Quagliarella e Del Piero, ma Borriello è in grande condizione, è tornato ad essere ad alto livello dal punto di vista fisico e penso che oggi l’abbia dimostrato accanto a Vucinic”. Invece, per quanto riguarda le presenze illustri sugli spalti, l’allenatore bianconero ha commentato: “Sono contento che abbiano assistito ad una partita giocata bene da parte nostra. Mi auguro che, soprattutto Platini perché Boniperti viene spesso al campo, torni spesso a vederci visto che ha anche portato bene”. (Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)