Per il Cagliari, le infinite beghe societarie potrebbero contaminare anche la gestione del calciomercato. Tra Cellino ed il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, siamo armai ai ferri. In breve: il comune del capoluogo sardo lamenta al presidente della società calcistica il mancato pagamento di debiti piuttosto rilevanti. Ieri, in occasione di un seminario di Lingue all’Università di Cagliari, Zedda ha sbottato: “Il Cagliari deve al Comune 2 milioni e 600 mila euro. Se Cellino pensa di ottenere gratis l’area del Sant’Elia si sbaglia di grosso”. Non solo: a quanto pare, il sindaco di Cagliari sta pensando di passare dalle parole ai fatti, per forzare Cellino a risolvere per conto proprio i problemi legati allo stadio. Quella di Zedda suona come una minaccia: “Se non pagherà (Cellino, ndr), allora procederemo col pignoramento dei diritti TV di Sky, che ogni hanno fruttano alle casse del Cagliari Calcio circa 42 milioni di euro l’anno”. In parole povere, se Cellino non dovesse saldare i propri debiti col Comune in tempi debiti, la città bloccherà i proventi derivanti dai diritti tv, fondamentali per il bilancio e la gestione della società. La grana-stadio si aggrava dunque di un ulteriore magagna per il Cagliari, i cui tifosi possono legittimamente preoccuparsi. Il rapporto tra Cellino ed il Comune cittadino si è pesantemente incrinato sulla questione del nuovo stadio, idea peraltro accantonata (definitivamente?) anche dopo la bocciatura del CONI sul progetto-Elmas. In realtà, le ultime voci parano della disponibilità dell’impianto di Quartu Sant’Elena, che può già contare su una tribuna centrale in cemento di circa 4000 posti. L’idea prevederebbe un allargamento dello stadio sino alla capienza minima imposta dalla Lega (20000), in attesa dell’edificazione di una nuova struttura, che il Cagliari impiegherebbe dalla stagione 2013-2014. In questi giorni, l’amministrazione di Quartu sta preparando un bando per i lavori di allargamento e recinzione dello stadio di Is Arenas. Frattanto, come sappiamo, il Cagliari Calcio si trasferirà a Trieste, per disputare le partite casalinghe al “Nereo Rocco”. Ma sulla società di Cellino incombono nuvoloni: se davvero il sindaco Zedda dovesse bloccare i diritti televisivi, la squadra non sarebbe più in grado di muoversi sul calciomercato. Indi per cui, l’unica fonte di denaro potrebbero essere le cessioni affrettate dei giocatori migliori. In primis, gente come…



Nainggolan ed Astori, inseguiti rispettivamente da Juventus e Milan. In particolare il belga, valutato più di 10 milioni di euro, potrebbe realmente essere sacrificato. In questo senso, la Juventus dovrà guardarsi ancor di più dalla concorrenza del Manchester City per Nainggolan: gli inglesi potranno offrire sempre un euro più dei binaconeri, venendo maggiormente incontro alle esigenze economiche del Cagliari. Un pò diverso il discorso per Davide Astori: il difensore classe ’87 sembra avere molto mercato in Italia, ma un’eventuale trattativa si baserebbe su cifre più basse rispetto a quella per Nainggolan (si parla di circa 7 milioni). In  ogni caso, il Milan resterà alla finestra. Sono comunque discorsi ancora fantasiosi: la speranza, pur via via più remota, è che Cellino e Zedda possano trovare un accordo di collaborazione per il bene del Cagliari, patrimonio e motivo d’orgoglio di un isola intera.

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