CALCIOMERCATO MILAN – La vittoria dello scudetto da parte della Juventus porta la firma indelebile di Andrea Pirlo. Il centrocampista bianconero dopo 10 anni di Milan si è trasferito a Vinovo. Qui, spinto dalle motivazioni alle stelle, da un pubblico caldissimo e da un manager grintoso come non mai, ha disputato forse la sua migliore stagione in carriera riuscendo a centrare l’obiettivo tricolore ma soprattutto a beffare i suoi vecchi compagni rossoneri. Inutile sottolineare quanto i tifosi del Milan, e tutti i rossoneri stessi, abbiano sofferto e penato nel vedere il loro simbolo alzare al cielo la coppa tricolore con la maglia di un’avversaria storica come appunto la Juventus. E Pirlo è tornato a parlare proprio di quel periodo di fine primavera quando, dopo un incontro, il regista bresciano decise di salutare per sempre Milanello: «Le cose sono andate così – racconta il centrocampista in un’intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport – Quando abbiamo parlato del mio contratto, mi hanno proposto il rinnovo per un anno. Io chiedevo un triennale perché ero più giovane degli altri giocatori in scadenza. Ma il vero motivo del mio trasferimento è stato un altro: Allegri voleva piazzare davanti alla difesa Ambrosini o Van Bommel e io avrei dovuto cambiare ruolo. Allora ho detto “no, grazie” e ho scelto la Juve, che mi offriva motivazioni importanti. Ci tengo a dire che non è stata una questione economica». Un’indiscrezione che già circolava da tempo. Allegri ha voluto puntare su Van Bommel, che proprio l’anno scorso era sbarcato a Milanello e che veniva da un buon periodo in cabina di regia per sostituire appunto l’infortunato Pirlo. «Il Milan ha deciso che non servivo più – ha proseguito il metronomo – L’ho capito subito durante quel colloquio. Nel mio ruolo Allegri preferiva altri giocatori». Un Pirlo che all’atto del suo trasferimento veniva quasi additato come “pazzo”. Il giocatore lasciava infatti il Milan vincente e scudettato, squadra maggiormente accreditata come vincitrice del tricolore 2011-2012, per trasferirsi nel “cantiere” Juventus, reduce da due anni disastrosi e da una nuova estate di grandi cambiamenti. «Io risposi – commenta Pirlo – che quando mi sposto lo faccio per vincere. E dissi che avremmo conquistato lo scudetto. Adesso mi ringraziano perché andarono a scommettere sul nostro trionfo…». Con gli ex compagni rossoneri, comunque, è rimasto in ottimi rapporti. Con la dirigenza, invece, un po’ meno.
I calciatori gli hanno mandato sms di congratulazioni alla vittoria dello scudetto mentre Galliani e Berlusconi non si sono sentiti…