E’ un Gigi Buffon durissimo e agguerrito quello che si è presentato in conferenza stampa a Coverciano. Il portiere della Nazionale ci ha tenuto a chiarire le sue parole in merito alla presunta colpevolezza di Antonio Conte nel calcioscommesse. Nei giorni scorso Buffon aveva dichiarato che “a volte due feriti sono meglio di un morto”, ovvero che è normale che due squadre che abbiano bisogno di un pareggio evitino di farsi del male sul campo, senza bisogno di tirare in ballo soldi e scommesse. Siccome però i media e l’opinione pubblica si sono scagliati contro di lui, oggi Gigi ha voluto chiarirsi. Quello che ne è venuto fuori è un attacco ai giornalisti, al sistema, alla spettacolarizzazione: “Devo registrare ancora una volta che chi ha la coscienza pulita, in Italia, non può dire la sua”. inizia così Buffon, e poi è tutto un susseguirsi di parole come “vergogna”, “scandalo”, “inammissibile”. Come quando gli chiedono se abbia già ricevuto telefonate, o sia stato contattato, per andare a esporre alla procura di Cremona in quanto persona informata dei fatti: “Ditemelo voi: sapete sempre tutto voi, è inammissibile, voi giornalisti sapete sempre tutto”. E ancora: “Si era detto che bisognava evitare la spettacolarizzazione, però chissà come mai alle 6 del mattino c’erano già le telecamere davanti a Coverciano”. Non le manda a dire Buffon, al quale viene anche rinfacciato di essersi molto arrabbiato, nel 2004, in occasione del “biscotto” scandinavo tra Danimarca e Svezia; ma come, gli hanno detto, poi ci vieni a dire che ci si può mettere d’accordo per un pareggio? Risposta di Gigi: “Io non mi sono mai arrabbiato. Siete stati voi a scrivere, quattro giorni prima, che sarebbe finita 2-2. Io ho solo detto che la cosa ci aveva danneggiati: non è vero, che ci ha danneggiati?”. Dove Buffon si infuria di più, però, è quando dice che “è una vergogna che in Italia, se io vado a colloquio da un pm, dopo 5 minuti lo sanno già tutti. E’ una vergogna”, e lo ripete a più riprese. Insomma, il concetto è chiaro: Buffon si difende, attacca i media, dice che non è possibile strumentalizzare così, avere addosso questa attenzione, dare per colpevole qualcuno prima che lo sia (“A Bonucci non è stato consegnato l’avviso di garanzia, ecco la differenza con Criscito. Però le pagine dei giornali erano uguali, nei due casi”). Sostiene che bisogni comunque essere duri con chi sbaglia:
“Non sono io a dover prendere decisioni in merito, ma penso che una soluzione possa essere una pena pecuniaria pesantissima, inserita nel contratto, per chi sbaglia. Oppure, rischiamo e aboliamo le scommesse, no? O i pareggi: si arriva sempre ai rigori”. Alla fine, c’è anche stato spazio per qualche dichiarazione riguardante il calcio giocato, perchè gli Europei si avvicinano: “Stiamo bene, Cassano è in forma, Balotelli sta molto bene; temo la Croazia, ha talento ed esperienza e poi Olic mi ha già segnato. Rispetto all’Irlanda? Qualcosa in più, ma loro hanno il Trap: da prendere con le molle, sempre”. E sull’obiettivo: “Il motivo per cui siamo qui è quello di vincere, o comunque di fare qualcosa di importante. Se ci riusciremo, però, non scrivete che allora le polemiche fanno bene: è stucchevole, da far venire i brividi”.