La conquista del titolo di campione d’Italia 2011-2012 da parte della Juventus sembra avere un costante tormentone: nella prossima stagione sulle divise bianconere campeggerà la terza stella, ovvero sia l’equivalente del trentesimo scudetto, oppure si darà atto da quanto deciso dalla Giustizia sportiva nella calda estate del 2006 e, quindi, le stelle continueranno ad essere due come i 28 scudetti che, allo stato, figurano nell’albo d’oro ufficiale dopo le note vicende di Calciopoli. Ma da dove trae origine l’utilizzo della stella sulle maglie da calcio? Sembra curioso, ma l’ideatore di questo simbolo fu proprio il padre dell’attuale Presidente juventino, ovvero Umberto Agnelli il quale, per celebrare la conquista del decimo scudetto della Juventus nel 1958, decise di apporre una stella che rappresentasse i dieci titoli vinti. Da lì, sia in Italia che all’estero, la stella può indicare la decina dei titoli nazionali vinti, oppure un particolare trofeo internazionale, come ad esempio la conquista del campionato del mondo. Ad ogni modo, da un punto di vista regolamentare non esiste alcuna norma specifica che disciplini l’utilizzo della stella sulle divise da gioco nel calcio. Unico spunto di riferimento, pertanto, non potrà che essere il “Regolamento delle Divise da Gioco” emanato dalla Lega Serie A per la stagione sportiva di riferimento. Ed infatti, la Lega Calcio è il soggetto preposto al controllo ed alla regolamentazione delle divise indossate dalla squadre partecipanti al campionato la quale, con disposizioni ferree e precise, stabilisce, fra l’altro, le dimensioni dei loghi dei club e marchi degli sponsor, il loro numero, le modalità con cui debbono essere scritti i nomi dei calciatori, ecc. Insomma: ogni singola maglia usata durante le partite deve essere stata vagliata ed approvata dalla Lega stessa secondo quanto stabilito dall’art. 10 del suddetto Regolamento. Lo stesso, però, nulla dice in merito all’utilizzo della stella che, pertanto, sembrerebbe essere rimesso ad una sorta di “consuetudine” in auge tra i vari partecipanti. Se non fosse che, proprio l’art. 1 comma 2 del medesimo Regolamento, recita così: “Tutto ciò che non è esplicitamente consentito dal presente Regolamento, deve intendersi come espressamente vietato”. Pertanto, al di là delle “sorprese” promesse da Andrea Agnelli, le maglie che indosseranno i campioni juventini nella prossima stagione sportiva dovranno passare il rigido controllo della Lega Calcio prima di essere ufficialmente approvate. Inoltre, per effetto del comma 6 dell’art. 10 del già citato Regolamento, qualora gli elementi contraddistintivi delle divise da giocano vadano a ledere regolamenti o disposizioni federali, la Lega stessa potrà segnalare tali comportamenti ai competenti organi di giustizia sportiva della FIGC. In fondo, a ben vedere, la c.d. terza stella appare in contrasto con le note sentenze di Calciopoli che hanno revocato alla Juventus i due scudetti (2004 e 2006) precedentemente conquistati. Staremo a vedere. Una cosa è certa: al di là del numero di stelle, onore alla Juventus per lo scudetto appena conquistato, sperando che quest’ultima polemica non metta in secondo piano la splendida stagione disputata da Del Piero e compagni.