Il fresco arrivo di Sebastian Giovinco sotto la Mole, e la costante ricerca di un difensore centrale (clicca qui per leggere gli aggiornamenti) potrebbe di fatto modificare in parte il calciomercato in entrata della Juventus. La Vecchia Signora, avendo già speso più di 40 milioni di Euro fra Asamoah-Isla, Verratti, Leali e appunto la Formica Atomica, potrebbe alla fine “accontentarsi” di un nuovo attaccante ma non di caratura mondiale. Non Van Persie (clicca qui per l’intervista esclusiva a Paolo Alberto Faccini), Suarez o Cavani, insomma, ma qualcuno che magari stuzzica meno la fantasia dei tifosi ma può avere un rendimento decisamente all’altezza (perché spesso non è il nome a fare il mercato e le fortune di un club). Va letta in tale ottica l’indiscrezione riportata stamane dal quotidiano Tuttosport che vuole la società di corso Galileo Ferraris sulle tracce di Mario Mandzukic. L’attaccante della nazionale croata, messosi in mostra di recente durante l’Europeo tutt’ora in corso con due reti segnate (e un autogol procurato), uno dei quali contro l’Italia, è il nome completamente nuovo nelle idee di Marotta e Paratici. E’ la classica prima punta, il rapace d’area, un tipo di giocatore che nel calcio di oggi si vede sempre meno: gli attaccanti dei nostri giorni sono più portati a svariare su tutto il fronte d’attacco, devono allargare il gioco, avere la capacità di portarsi sull’esterno, di essere polivalenti. Non è così Mandzukic, 26 anni, in forza ai tedeschi del Wolfsburg dallo scorso 2010. Il ragazzo ha realizzato 15 reti nell’ultima Bundesliga e non disdegnerebbe il definitivo salto di qualità, magari proprio nella Juventus Alcuni intermediari avrebbero proposto il giocatore alla dirigenza bianconera e l’amministratore delegato Beppe Marotta starebbe valutando l’eventuale operazione, trattativa da circa 12/14 milioni di Euro. Nel frattempo l’allenatore Antonio Conte avrebbe già espresso il proprio parere positivo, e la strada sembra quindi percorribile. Altro nome caldo in chiave Euro 2012, e già accostato negli scorsi giorni ai colori della Vecchia Signora, è il nazionale polacco Robert Lewandowski, gioiello 23enne del Borussia Dortmund, protagonista assoluto nell’ultimo campionato vinto proprio dai gialloneri. Stiamo parlando di un granatiere, di un attaccante centrale sulla scia tecnica di Mandzukic, che non ama partecipare alla manovra ma finalizzare (di lui l’ex compagno Shinij Kagawa ha detto che non la passa mai) Il direttore sportivo Fabio Paratici e l’allenatore bianconero lo hanno visionato durante Polonia-Grecia, match inaugurale del Torneo, gara in cui lo stesso si è messo in mostra con un gran gol. Si sale di qualità e anche di prezzo, visto che per avere Lewandowski bisogna mettere in conto una spesa da almeno 20/25 milioni di Euro tendenti al rialzo: la bottega Borussia Dortmund costa parecchio, e in più i gialloneri hanno già lasciato partire Kagawa e Barrios e pertanto non hanno necessità di vendere ancora. Infine, sempre da quanto riporta Tuttosport, non è da escludere il colpo di scena. Si parla infatti di un possibile interessamento per l’attaccante dell’Inter, Giampaolo Pazzini, accostato tra l’altro, nelle ultime ore, anche al Milan. La Juventus lo seguì durante il mercato di gennaio del 2011 per poi virare su Matri. Ora l’attaccante milanese, nonostante i 10 gol realizzati la passata stagione, non sembra più sicuro del posto e non è da escludere che possa essere sostituito proprio dal nerazzurro. Naturalmente, poi, non si abbandona l’idea che conduce a Mattia Desrtro (clicca qui per l’intervista esclusiva a Stefano Antonelli, direttores sportivo del Siena). Intanto i bianconeri un acquisto top lo hanno già concluso: oramai lo sanno anche i muri, Sebastian Giovinco tornerà a breve a Torino. La Vecchia Signora e il Parma hanno raggiunto nelle scorse ore l’intesa, e la Formica Atomica è divenuto totalmente bianconero dopo versamento nelle casse emiliane di 11 milioni di Euro. Una notizia accolta con grande enfasi dal diretto interessato, attualmente in Polonia con la Nazionale e in attesa di scendere in campo domenica sera nei quarti di finale contro l’Inghilterra: “Sono davvero molto contento. Ora penso all’Europeo, ma non vedo l’ora di rientrare alla Juve”, queste le sue parole. Inizia dunque una nuova vita per l’attaccante, piccolo di statura, ma grande nei piedi e nella mentalità. Una nuova possibilità in bianconero, forse l’ultima, dopo il ritorno magro di due stagioni fa e il nuovo addio, al Parma, dove è letteralmente esploso. Dopo il prestito di Empoli, infatti, Giovinco era rientrato alla base con le migliori aspettative; in molti erano convinti che sarebbe stato lui l’erede designato di Alessandro Del Piero. Non andò così: Ranieri lo utilizzava sull’esterno, ruolo non suo, e la Formica Atomica, costretto ad un lavoro di copertura e messo costantemente lontano dalla porta, non riuscì a incidere. Non andò meglio con l’avvento in panchina di Ciro Ferrara: qualche buona prestazione, alcuni gol, ma non l’impatto che ci si aspettava. Si disse che era troppo gracile per essere determinante a grandi livelli (il che era anche vero), e senza troppi rimpianti, almeno da parte della dirigenza, fu lasciato partire per Parma. Dopo due ottime stagioni, in particolare l’ultima, Conte e Marotta si sono decisi: Giovinco torna alla Juventus. E, allora, si torna a parlare di eredità, ma stavolta con un senso ben più definito: a questo punto può davvero essere lui il post Del Piero, sia dal punto di vista della maglia, la mitica , che da quello strettamente tecnico ed emotivo, perché stiamo parlando di un ragazzo del vivaio, cresciuto dalla Signora, un uomo di casa insomma, come lo è Marchisio che come lui emigrò in Toscana dopo la promozione in serie A ma poi, diversamente dal fantasista, è subito riuscito ad affermarsi in bianconero. Da sciogliere, inevitabilmente, i dubbi tattici circa la collocazione di Giovinco. Antonio Conte, l’allenatore che ha riportato la Juventus al successo tricolore, sembra intenzionato a rimandare in campo la squadra con il , modulo che gli ha permesso di superare una crisi di mezza stagione e di tornare in vetta alla classifica ai danni del Milan. In uno schieramento del genere, Giovinco sarebbe la seconda punta al fianco dell’attaccante: Matri, Quagliarella o Vucinic? Con tutti e tre ci sarebbe un problema di “peso”, lo stesso riscontrato la scorsa stagione e che ha fatto virare le attenzioni della Juventus sul top player.
Forse, delle tre coppie, la più “fattibile” sarebbe quella formata con Vucinic: intanto, Conte ha dimostrato che il montenegrino per lui è intoccabile, dunque una staffetta con Giovinco sarebbe deleteria per entrambi. In secondo luogo, forse Vucinic spostato al centro dell’attacco sarebbe più incisivo sotto porta, anche se fatichiamo a immaginarlo fare a sportellate con i difensori per aprire gli spazi alle incursioni dei centrocampisti. La soluzione alternativa e che metterebbe d’accordo tutti c’è, e si chiama , ovvero lo schema con cui Conte ha fatto cambiare marcia alla Juventus, prima di cambiare ancora. Qui, Giovinco e Vucinic sarebbero due esterni di attacco letali per le difese, che eviterebbero di collassare sulla punta centrale; quando poi si volesse giocare con il 3-5-2 (soprattutto contro formazioni dallo schema speculare, vedi Napoli e Udinese ad esempio), uno tra il montenegrino e l’ex Parma sarebbe lasciato fuori. E a proposito di punta centrale: forse con uno schema simile non ci sarebbe nemmeno troppo bisogno del top player, visto che due così sulla carta sono in grado di far segnare 20 gol quasi a chiunque, oltre a poterne fare loro almeno una decina. Certo, la Juventus proverà comunque a strappare il nome grosso per il suo reparto avanzato, ma qui torniamo all’inizio: potrebbero esserci sorprese.