E’ bastato un messaggio postato su Twitter per riaccendere le speranze dei tifosi della Juventus circa la possibilità di vedere a Torino la stella dell’Arsenal e della nazionale olandese, Robin Van Persie. Il bomber orange non aveva infatti lasciato messaggi sul social network negli ultimi 10 giorni, ma domenica sera, dopo la grande prestazione di Pirlo contro l’Inghilterra e il famoso cucchiaio, Van Persie si è come risvegliato dal torpore, scrivendo «Pirlo!». Cinque lettere e un punto esclamativo; una parola molto gettonata nelle ultime ore dai vari vip dello sport che popolano internet. Oltre a RVP, infatti, anche calciatori del calibro di Nuri Sahin, Michael Owen, Marko Marin, ed altri ancora, hanno voluto lasciare un messaggio in onore del regista bresciano dell’Italia e della Juventus, sorpresi dalla grande prestazione del metronomo contro l’Inghilterra, l’ennesima stagionale. Ma l’episodio raccontato sopra è solamente uno degli indizi che nelle ultime ore starebbero spingendo Van Persie verso lo Juventus Stadium. Se da una parte il Daily Mail scrive di un’offerta faraonica del Manchester City da 250mila sterline a settimana, dall’altra c’è la conferma che l’ex gioiello del Feyenoord sarà sul mercato. Come? Grazie al solito gioco degli incastri di mercato, tanto per cambiare: è notizia fresca di mattinata (riportata da Sky Sport) lo sbarco di Olivier Giroud a Londra. Operazione nell’aria da tempo, ma finalmente concretizzatasi: l’ex Montpellier, capocannoniere della Ligue 1 con 21 gol (in coabitazione con Nenè) ha già svolto le visite mediche. Non c’è ancora la firma, ma a questo punto è un semplicissimo dettaglio, tanto che l’attaccante, aggregato anche alla deludente spedizione europea della Francia di Blanc, si è già lasciato andare alle prime dichiarazioni da calciatore dell’Arsenal. “Sin da piccolo sognavo di giocare i Premier League: sono felice di approdare in uno dei club più prestigiosi”. Chiaro però che la Juventus non può equiparare i 12 milioni di euro messi sul piatto dai Citizens e al massimo può spingersi fino alla metà, 6/6,5 più eventuali bonus, facendo uno strappo alla regola. Intanto Madama si avvicina a grandi passi ad El Kaddouri. Il lieto fine della trattativa a questo punto spinge Van Persie lontano dai Gunners: naturalmente c’è sempre spazio in rosa per due attaccanti centrali (Giroud è una punta di sistema, nel senso che non è un calciatore a tutto tondo quanto un terminale offensivo di una formazione che gli metta i palloni davanti alla porta), ma un acquisto come quello del francese certo non può essere giustificato con l’idea di ampliare la panchina, che peraltro conta già su Marouane Chamakh che dopo un avvio promettente ha progressivamente perso di vista il campo, fino ad essere relagato al ruolo di comparsa dal tecnico alsaziano. 21 gol in 36 partite sono un biglietto da visita più che serio per un posto nell’undici titolare, e non vediamo Van Persie allargare la sua posizione per fargli posto. Le soluzioni restano due: se l’olandese punta ai soldi, la sua risposta si chiama Manchester City, 12 milioni di ingaggio e fondi illimitati. Se invece Van Persie cerca la titolarità assoluta, una maglia importante (forse anche la 10) e la possibilità di giocare in un ambiente dalla grande tradizione, allora la Juventus parte nettamente in vantaggio, pur se può arrivare, ragionevolmente, non oltre i 6 milioni e mezzo di Euro l’anno come stipendio. Però, all’Etihad ci sono Aguero, Dzeko, Tevez e Balotelli (a proposito di SuperMario, anche lui pare sia entrato nel mirino dei bianconeri: clicca qui per approfondire), alla Juventus Matri e Quagliarella che, con tutto il rispetto, non rappresentano una concorrenza troppo agguerrita, certo molto meno del reparto monstre di cui Mancini può disporre. Nell’attesa che Van Persie si decida, la Juventus stringe per Omar El Kaddouri:
Il trequartista del Brescia aveva già raggiunto un intesa con il Parma, ma i bianconeri avevano raggiunto un accordo con il giocatore e dunque la situazione si prospetta complicata. El Kaddouri, da parte sua, ha già espresso la sua preferenza per il club allenato da Antonio Conte: si rischia un altro contenzioso come fu ai tempi di Luis Figo? Allora i presupposti erano diversi, ma anche qui non sarà una cosa breve.