Il calciomercato è appena iniziato e vivrà la sua fase più calda tra luglio e agosto, quando saranno terminati Europei e Olimpiadi e si comincerà a fare sul serio, con i calciatori finalmente liberi da impegni e concentrati sulla prossima stagione. Intanto, però, la Juventus si è mossa con grande anticipo e ha già messo a segno colpi importanti, che aumentano la profondità della rosa e scavano un gap già esistente tra i bianconeri e le squadre chiamate all’inseguimento nella prossima stagione. Marotta cerca ancora il top player tanto agognato, le piste ci sono e l’ultima suggestione porta addirittura a Mario Balotelli (clicca qui per approfondire), ma intanto la dirigenza di corso Galieo Ferraris ha portato a casa Mauricio Isla e Kwadwo Asamoah, gioielli dell’Udinese che come al solito è andato a prenderli, semisconosciuti, in giro per il mondo per poi rivenderli a peso d’oro. Nel caso dei due si tratta di 30 milioni di Euro, 15 incassati subito e 15 da ricevere il prossimo anno. Gongolano i Pozzo di fronte all’ennesima plusvalenza milionaria, gongola soprattutto Antonio Conte, che avrà a disposizione due elementi validissimi, abituati al calcio italiano e considerati un ottima alternativa ai titolari, visto che loro stessi possono essere inseriti senza problemi nell’undici di partenza. Una panchina lunga che la Juventus lo scorso anno non aveva, e che sarà fondamentale soprattutto per la Champions League. I due giocatori hanno già effettuato le visite mediche durante le scorse settimane, la firma non è ancora arrivata ma è un dettaglio. Lo dimostra anche il fatto che Isla ha già rilasciato le sue prime dichiarazioni da bianconero, ai microfoni della televisione locale TVN, e si è detto già pronto ed entusiasta per la sua nuova avventura: “Questo è un sogno che si avvera: vedo nella squadra più forte d’Italia”. Sembrava destinato all’Inter, era una cosa praticamente fatta, poi la Juventus si è inserita e con un blitz improvviso ha soffiato il cileno a Moratti. Isla continua: “Come giocatore è un passo importante per me, ma anche per la mia famiglia. E’ fondamentale, erano anni che lavoravo per arrivare a questo punto, per approdare in una grande squadra. A Udine sono diventato un professionista, e ho sempre dichiarato che presto o tardi sarei andato a giocare in club più grande e una città più grande, come appunto lo sono la Juventus e Torino. Giocherò anche le Coppe, lo farò per vincere”. In maglia bianconera, quella delle Zebre, ritroverà un suo compagno di nazionale, quell’Arturo Vidal che ha fatto benissimo al suo primo anno in Italia, sette gol, polmoni infiniti, grinta tipica del sudamericano e già l’idolo dei tifosi: “Una coppia cilena nella Juventus, una cosa storica, una grande opportunità: sono molto contento”. Lo è anche di giocare per i campioni d’Italia, una squadra di grande tradizione e che, dopo gli anni difficili che hanno fatto seguito a Calciopoli, si è ripresa con gli interessi quanto le era stato tolto. Lo scudetto nei piani della dirigenza juventina è solo il primo passo verso una permanenza ai vertici del calcio italiano e un ritorno ai successi in Europa. “Voglio solo giocare e vincere qualcosa di importante, come la Champions League”, ha detto Isla, dimostrando di avere già le idee chiare: due qualificazioni ai preliminari della massima competizione europea, per una piazza come l’Udinese, sono tanta roba, ma le coppe sono un’altra cosa. “Il progetto alla Juventus è quello di vincere tutto“, chiude il cileno, facendo capire che gli intenti sono comuni. La nuova Juventus comincia a prendere forma:
Isla sarà utilissimo a livello tattico, potendo occupare il suo ruolo naturale di laterale a destra (come alternativa a Lichtsteiner), essere provato a sinistra (ipotesi suggestiva per Conte, perché il cileno sarebbe titolare) oppure anche da interno in un centrocampo a cinque che è lo stesso in cui si è già disimpegnato in Friuli nel corso dell’ultima stagione. Qui entra in “competizione” con Marchisio e Vidal, i titolari sono questi ultimi ma nulla è precluso. L’ultima soluzione sarebbe quella del 4-3-3, con Isla a fare l’esterno d’attacco; leggermente più azzardata, ma possibile. Duttilità, quello che piace a Conte, che in barba a tutti i suoi detrattori ha mostrato di essere ben più camaleontico di altri colleghi e di saper variare moduli e posizioni in campo anche a partita in corso. Gran mercato, per ora, quello di Marotta: con anche l’attaccante sfonda reti, sarebbe perfetto.