Come già annunciato, sono arrivate in mattinata le notifiche dei deferimenti da parte della Procura Federale. In attesa del quadro generale, possiamo già dire quale sia la situazione riguardo la Juventus: Antonio Conte sarebbe indagato per omessa denuncia, relativamente alla sola partita Novara-Siena, del campionato di serie B 2010/2011 in cui la squadra toscana si è classificata al secondo posto (promossa direttamente) dietro all’Atalanta: è la famosa “riunione tecnica” pre gara, quella tanto chiacchierata. Come lui Simone Pepe, fatti risalenti a quando vestiva la maglia dell’Udinese, mentre è stato deferito anche Leonardo Bonucci, e per lui la situazione è più grave, visto che si tratta di illecito sportivo (Udinese-Bari 3-3). Altre notizie sono quelle del coinvolgimento, anche qui per omessa denuncia, l’ex attaccante del Bologna Marco Di Vaio, oggi ai Montréal Impact; mentre per illecito sportivo sono indagati l’ex Bari Andrea Masiello (ricorderete: autore dell’autogol nel derby pugliese contro il Lecce, terminato 2-0 per i giallorossi) e il difensore del Bologna Daniele Portanova. Rischiano grosso due società di serie B, lo stesso Lecce (era ampiamente annunciato) e il Grosseto, deferite per responsabilità diretta. Ricordiamo: la responsabilità diretta è più grave, perchè riguarda illeciti da parte di persone con potere di firma all’interno della società. Se confermata, l’accusa porterebbe alla retrocessione delle due formazioni, con conseguente stravolgimento del calendario di serie B (per intenderci: la Juventus, in seguito allo scandalo di Calciopoli, fu retrocessa in serie B proprio per responsabilità diretta, mentre Milan, Lazio e Fiorentina se la “cavarono” con una penalizzazione in quanto si trattava di responsabilità oggettiva). Il Siena invece dovrebbe avere dei punti di penalizzazione, in quanto si tratterebbe semplicemente di responsabilità oggettiva. Ora bisognerà capire cosa succederà, se i deferimenti troveranno riscontri: quel che è certo è che la situazione in particolare della Juventus non è rosea. Detto che la società non rischia nulla – nessuno era tesserato per i bianconeri all’epoca dei fatti, che riguardano altre square – Conte, per esempio, rischia da 6 mesi a 1 anno di squalifica: si parla anche di inibizione, ma nel suo caso non avrebbe molto senso (di solito le inibizioni riguardano i dirigenti, nel suo caso significherebbe che potrebbe allenare durante la settimana ma poi non sedersi in panchina). Si pensava all’illecito sportivo, ma evidentemente qui deve avere influito il risentimento di Filippo Carobbio, super testimone dell’accusa, sull’allenatore salentino. Conte potrebbe patteggiare:
In tal caso, la pena verrebbe ridotta a 3 mesi. Difficile che sia questa la linea che l’allenatore sceglierà: la Juventus potrebbe essere costretta a cercare un sostituto. Per la Supercoppa Italiana, la sua posizione si complica, possibile che in panchina sieda qualcun altro, non Angelo Alessio però, visto che è stato deferito anche lui (all’epoca dei fatti era il suo secondo a Siena), mentre Bonucci quasi per certo non sarà della partita (come lo stesso Pepe). Intanto si allunga la lista delle società coinvolte, oltre ai calciatori: Camilli e Da Costa, Mario Cassano, Gheller, Bertani, mentre in serie A rischiano una penalizzazione in termini di punti (2 o 3) Bologna, Sampdoria, Torino e Udinese. In serie B, coinvolte anche Novara, Varese, Bari, Albinoleffe, Ancona e Portogruaro. E la lista pare destinata a non chiudersi qui.