Giù le mani da Andrea Pirlo. Il calciomercato della Juventus non prevede cessioni eccellenti, tantomeno quella del regista bresciano, tirato a lucido dopo dieci anni di Milan e riconsegnato alla Nazionale in splendide condizioni. Il fantastico Europeo disputato dal giocatore sta lì a dimostrarlo. Beppe Marotta ha già provveduto dunque a respingere al mittente le offerte arrivate da Paris Saint-Germain e Bayern Monaco. Il club transalpino, su richiesta di Carlo Ancelotti – che naturalmente lo conosce bene e già ai tempi del Chelsea ci aveva provato – sembrava il più determinato a strappare Pirlo alla Juventus e si era spinto ad offrire 10 milioni di Euro. Non certo una cifra da capogiro, anche se per i bianconeri – che avevano prelevato il giocatore a parametro zero – sarebbe stata una plusvalenza niente male. Ma uno come Andrea non si può proprio cedere, per nulla al mondo, nemmeno per sistemare i conti, nemmeno per raggranellare un tesoretto da investire sul mercato in entrata. Stesso discorso per Claudio Marchisio, che lo stesso Bayern Monaco aveva richiesto: niente da fare. Nessuna cessione di grido, dunque, solo operazioni in tono “minore” che però saranno necessarie per sfoltire la rosa e permetteranno, queste sì, di aumentare i fondi nelle casse societarie. In particolare Felipe Melo ed Eljero Elia sono in procinto di cambiare maglia: il brasiliano sarà acquistato dal Galatasaray dove ha giocato l’ultima – ottima – stagione, mentre l’esterno olandese, una meteora in bianconero, tornerà in Bundesliga, domani prevista la firma con il Werder Brema. Per quanto riguarda il mercato in entrata, queste due cessioni permetteranno di guardare con più ottimismo a quelli che sono i due veri obiettivi per l’attacco: Stevan Jovetic e Edinson Cavani. Sembra sfumata, definitivamente, la pista Van Persie, perché l’olandese ha un ingaggio troppo alto, ha 29 anni e non ha un’esperienza pluriennale in serie A. Tutti fattori che avrebbero fatto pensare Antonio Conte (a proposito: venerdì prossimo sarà ascoltato nella vicenda del calcioscommesse, i tifosi juventini sperano non si arrivi alla squalifica, nel qual caso si fanno già i nomi di Capello e Prandelli come sostituti a tempo). Quindi, ora restano in corsa il montenegrino e l’uruguaiano. Per Jovetic l’offerta c’è già, e prevede 15 milioni di Euro più il cartellino di Matri. E quello di Pazienza, che i viola hanno richiesto “a parte” e che però potrebbe rientrare nell’affare. La risposta dei Della Valle? Per ora si fa attendere, ma i gigliati preferirebbero avere Quagliarella (lo scrive Tuttosport). I margini per trattare ci sono, la Juventus spera di riunire la coppia che già condivide l’attacco della nazionale del Montenegro, quella JoJo-Vucinic. L’altra idea reata quella di Cavani: il Napoli non lo vuole vendere, avendo già perso Lavezzi, ma De Laurentiis è a un bivio: sta provando in ogni modo a prendere un nome di impatto e dal sicuro rendimento (lo stesso Jovetic è la suggestione numero uno), ma le difficoltà rimangono. E allora, pensa, perché non accettare la proposta della Juventus? Sarebbe una plusvalenza, e permetterebbe di ottenere, tramite una cessione comunque dolorosa, un giocatore considerato top, ovvero Sebastian Giovinco, che la Juventus ha inserito nel pacchetto da spedire al San Paolo. Con lui non c’è più Matri, ma Simone Pepe: il laterale romano non sembra rientrare più nei piano di Antonio Conte, e allora può servire come merce di scambio. Sarebbe utile a Mazzarri, che vuole fortemente un esterno e troverebbe in Pepe un uomo di grande spinta e sacrificio, capace anche di giocare la fase difensiva pur non essendo propriamente un terzino. La cifra cash oscilla tra i 20 e i 25 milioni di Euro. Cosa farà il Napoli? La tentazione come detto è forte, ma vendere Cavani dopo Lavezzi rischierebbe davvero di aprire una falla quasi incolmabile con la tifoseria. Sarebbe visto come un segnale di ridimensionamento, anche perché al momento la partenza del Pocho non è stata adeguatamente assorbita sul mercato e i sostituti oggi si chiamano Edu Vargas e Insigne;
Non tantissimo. Ad ogni modo la Juventus studia anche il futuro: arriva dal Brasile la nuova suggestione giovane, si chiama Romarinho ed è il figlio del celeberrimo Romario. 18 anni, un gol nella finale di andata di Copa Libertadores in uno stadio infuocato come la Bombonera di Buenos Aires: un sicuro talento, che gioca lungo tutto il fronte d’attacco. Marotta può acquistarlo e girarlo in prestito o farlo crescere nella Primavera, ma ci sono due problemi: il primo riguarda il cartellino del calciatore, diviso in tre parti tra agente (che ne detiene il 50%), Corinthians e Bragantino, ovvero il suo vecchio club. Il secondo problema è l’attenzione del Barcellona sul talento brasiiiano, al punto che in molti sono convinti che Romarinho il prossimo anno giocherà con la formazione B dei blaugrana. Ad ogni modo, la Juventus non si ferma sulla strada dei giovani: il Corriere dello Sport riporta l’acquisto di Nicolas Canizares, centrale difensivo classe 1996 del Rayo Vallecano. Saranno lui e Alberto Masi (prelevato dalla Pro Vercelli) la coppia difensiva del futuro?