Polemica distanza tra Juventus e Roma in merito alle vicende del calcioscommesse. Ancora una volta, nel ruolo del ‘nemico’ per i bianconeri c’è Zdenek Zeman, allenatore della Roma. Il tecnico boemo ha definito “spiacevoli” gli episodi arbitrali che si sono verificati sabato nella Supercoppa Italiana, ma soprattutto ha detto chiaramente la sua a proposito della squalifica di Antonio Conte e sul fatto che questa squalifica gli impedisce soltanto di essere presente in panchina durante le partite: “Se c’è una squalifica a tempo lungo – diciamo sopra i tre mesi – penso che un tecnico non dovrebbe allenare”. Senza fare alcun nome, il riferimento all’allenatore dei bianconeri è chiarissimo. Questa cosa non è piaciuta per niente dalle parti di Torino, e l’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta ha risposto in modo molto articolato a Zdenek Zeman parlando questo pomeriggio a Sky Sport 24, e non facendosi mancare anche una stoccata polemica finale all’allenatore giallorosso. Ecco dunque le parole di Marotta: “Come delegato della Juventus ritengo inopportuna l’uscita di Zeman, visto che si riferiva a Conte. O è una boutade e trova il tempo che trova, o era mirata: dice di non aver letto le carte, quindi non riesce a dare un significato ad una condanna di primo grado di un suo collega per omessa denuncia, e non per illecito. L’omessa denuncia può nascere anche dalla denuncia di un singolo calciatore che non trova riscontro in altre decine di colleghi che affermano il contrario. Il codice di giustizia sportiva è obsoleto, lo dicono in molti. Squalificare un allenatore è un grave danno per una società: non ci sono prove concrete, questo codice obsoleto va riformato, e il regolamento dice che l’allenatore può svolgere la sua attività nell’arco della settimana”. Questo tema della giustizia sportiva obsoleta è molto caro a Marotta, che ne ha parlato già in diverse occasioni. Su questa linea sono compatti anche molti giocatori della Juventus, a partire da quelli direttamente coinvolti: Bonucci, commentando la vittoria di sabato a Pechino, ha detto che è stata una vittoria ‘sulla giustizia obsoleta’, e riducendo quello che ha dovuto affrontare all’invidia di Masiello, ma aggiungendo che è un capitolo che ora vuole chiudere. Tornando a Marotta, la chiusura del suo intervento a Sky è un affondo diretto contro Zeman.
Ecco infatti le parole del dirigente juventino: “Mi auguro che il presidente dell’Assoallenatori prenda una posizione sulle parole di Zeman. Ho tanti ricordi del boemo, ma anche un’immagine chiara: quando allenava il Lecce, in un Lecce-Parma 3-3, abbandonò la panchina a 10′ dalla fine fumando la sua sigaretta e dando le spalle. Dovrebbe darci una risposta su questo piuttosto che interessarsi a vicende che non gli appartengono”. Per completezza di informazione, ricordiamo che quella partita era valida per l’ultima giornata del campionato 2004/2005: Zeman sedeva sulla panchina del Lecce, quel punto garantì la salvezza ai salentini mentre il Parma arrivò a pari punti con il Bologna, e poi si salvò vincendo il derby emiliano-spareggio salvezza.