La Juventus si avvicina alla serie A 2012/2013 battendo il Milan 3-2 nel Trofeo Berlusconi (clicca qui per la cronaca e il tabellino), consueto appuntamento di fine agosto. Dopo la conquista della Supercoppa Italiana, i bianconeri centrano un’altra vittoria importante, soprattutto dal punto di vista del gioco: i campioni d’Italia hanno prima rimontato il gol di svantaggio e poi, nonostante i ben 10 cambi effettuati da Carrera, ha addirittura allungato, legittimando la vittoria con un ottimo gioco corale. Insomma: la Juventus riparte da dove aveva smesso, ovvero centrando un trofeo e facendo vedere come il lavoro di Antonio Conte nel corso dell’ultima stagione abbia pagato. Adesso i bianconeri sono una potenza del calcio italiano, da cantiere aperto che erano solo dodici mesi fa. Basterà anche in Europa? Di sicuro, il calciomercato di quest’anno ha prodotto una rosa di una profondità che prima non c’era; merito anche di Pogba e Marrone, due giovani che domenica sera a San Siro hanno destato un’ottima impressione e sui quali Conte e Carrera potranno contare in futuro. E poi, bisogna considerare i rientri di Chiellini (forse già sabato contro il Parma), Isla, Caceres. La squadra piemontese è pronta a difendere il suo primato in Italia, e a fare più strada possibile anche in Champions League. Intanto, mancano dieci giorni alla fine del calciomercato, e ci sono ancora voci che coinvolgono la Juventus: la caccia all’attaccante non si placa (per Llorente si parla di un’offerta da 18 milioni di Euro che potrebbe salire a 20) e potrebbero essere ultimate alcune operazioni minori per sistemare gli ultimi dettagli. L’operazione Llorente pare accessibile, anche in forza della volontà del giocatore – almeno così è sempre filtrato anche dagli ambienti juventini, anche se in una telefonata con Itasportpress l’attaccante basco ha risposto con un laconico “vedremo” alla domanda sul suo eventiuale rinnovo. Segno che, come abbiamo anticipato a più riprese su queste pagine, la probabilità che il braccio di ferro tra presidente e giocatore sul rinnovo si risolva a favore dell’Athletic Bilbao è niente affatto trascurabile. La domanda è: la squadra che abbiamo visto a Pechino e a San Siro ha davvero bisogno di aggiunte? Lo abbiamo chiesto ad Antonello Cuccureddu, dodici anni di militanza in bianconero (più una stagione come allenatore della Primavera). Ecco le sue parole, nell’intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net.



Come giudica la prestazione della Juventus al Berlusconi? Ho visto una bella squadra: sempre la solita Juventus, con qualche pedina che si è distinta sulle altre, come per esempio Marrone. In generale è sempre la solita Juventus, quella dell’anno scorso.

Mi parlava di Marrone: può essere lui l'”acquisto” in difesa, visto il suo rendimento come centrale? Non credo possa esserlo a lungo termine: rientrerà Chiellini, quindi insieme a Barzagli e Bonucci saranno loro i difensori titolari. Sicuramente è un giocatore dall’avvenire certo. Poi, io parlo di difesa a tre, ma di fatto è un 5-3-2, perchè i laterali poi fanno la fase difensiva.



Secondo lei, cosa manca alla Juventus per essere davvero competitiva? Forse un esterno a sinistra? Sì: a destra c’è Lichtsteiner che fa la fase offensiva e difensiva molto bene, mi piacerebbe vedere anche a sinistra un giocatore valido nell’uno contro uno che sia in grado di saltare l’uomo e abbia un po’ di fantasia. Poi, non dimentichiamoci che c’è anche Asamoah…

Può essere lui l’esterno? Io l’ho visto davvero bene. E’ molto bravo, può giocare sulla fascia anche perchè da interni ci sono già Vidal, Marchisio e Pirlo ai quali è difficile togliere il posto.



Una cosa con la quale dovrà fare i conti anche Isla, appena rientrerà… Esatto: anche lui mi piace molto, può essere un ottimo cambio a centrocampo o sull’esterno. Non dimentichiamoci che quest’anno c’è anche la Champions League: i titolari sono quei tre che ho detto prima, ma penso che avere più alternative nel corso di una stagione lunga e piena di impegni non possa che fare bene.

Cosa pensa della prestazione di Pogba? Può essere il vice-Pirlo? E’ un giovane interessante: se è stato preso, vuol dire che ha delle qualità. L’ho visto bene, e ben vengano questi giovani che sono sempre delle alternative valide. Naturalmente bisognerà vedere quando si comincerà a “mordere” sul serio come risponderà il ragazzo. 

In attacco, secondo lei manca qualcosa? Premettendo che gli attaccanti stanno facendo bene e sono ottimi giocatori, io penso che per confrontarsi con le migliori squadre europee ci sia bisogno di un elemento di spessore.

Llorente, per esempio, può essere il nome giusto? 

Non so, è sicuramente un ottimo giocatore; al di là dei nomi, c’è bisogno di un attaccante da 20-30 gol. Direi anzi che è l’unica cosa di cui la Juventus ha bisogno, gli altri settori li vedo completi.

Ultima domanda: come ha visto Carrera in panchina? La Juventus perde qualcosa senza Conte? La squalifica di Conte non toglie niente: lui ha la squadra in mano tutta la settimana, quindi i giocatori sanno già cosa devono fare. Lui va in tribuna, ma in campo va Carrera che non è certo un pivellino, ha esperienza per gestire la situazione. Ma, come ho detto, è Conte che prepara il gruppo, quindi non vedo differenze.

 

(Claudio Franceschini)