Oggi è stato inaugurato lo Juventus College, voluto dalla società bianconera in collaborazione con la Fondazione Giovanni Agnelli e rivolto ai ragazzi del settore giovanile bianconero dalla categoria giovanissimi (14 anni) fino alla Primavera, il cui slogan è “Un buon calciatore parte da una buona testa”. A fare gli onori di casa c’erano il presidente Andrea Agnelli, il direttore generale Beppe Marotta e Gianluca Pessotto, ma è stato Marotta al centro dell’attenzione, grazie alle sue dichiarazioni. Ecco le sue parole sul College: “Quello che in altri Paesi europei è ordinario da noi è straordinario. Il sistema italiano è carente: siamo il fanalino di coda anche in questo”. Ben presto però si è passati al calciomercato, che anche a settembre resta al centro dell’attenzione degli addetti ai lavori e dei tifosi.
Si parte da quello che è successo – o che poteva succedere – in estate. Marotta non nega che Jovetic fosse un grande obiettivo dei bianconeri: “Abbiamo tracciato con l’allenatore il profilo dei giocatori che potevano fare al caso nostro, e non nascondo che Jovetic era uno di quelli. Ma ci tengo a precisare che la Juve agisce sempre in maniera corretta, nel rispetto dei ruoli (riferimento alle polemiche su Berbatov?, ndR): anche nel caso del montenegrino prima abbiamo parlato con la Fiorentina e poi con il ragazzo. Jovetic è certamente un giocatore importante, questo è fuor di dubbio, ma è della Fiorentina e sarà soltanto la società viola a decidere il suo futuro”. Invece è arrivato Bendtner, e sul danese queste sono le prime impressioni del dirigente: “L’ho visto poco, ma Conte è soddisfatto e mi ha dato solo giudizi positivi su di lui. D’altronde è un ragazzo giovane, che ha fame: una caratteristica importante per noi”. Da qui si passa ai progetti per gennaio, anche se Marotta non si sbilancia: “Dopo l’esperienza in Champions e guardando la situazione in campionato, valuteremo come intervenire. Una delle fasi di studio dello staff tecnico e dell’area tecnica è vedere come ci comporteremo nel doppio impegno campionato-Champions. Dovremo prevenire gli infortuni, impostando allenamenti che tengano conto del doppio impegno. Per questo contiamo molto sull’elevata professionalità di Conte e dei suoi collaboratori”. Dunque Marotta rinvia ogni discorso relativo a Llorente: “A noi vengono attribuiti giocatori che non abbiamo mai trattato”.
Questo dà fastidio a Marotta, in particolare quando si nomina Diakité: “Tengo a precisare, per rispetto nei confronti della Lazio, che non abbiamo mai trattato Diakité e non sarà un giocatore della Juventus”. In questo caso la chiusura è piuttosto netta, quindi.
Tutto quanto accadrà a gennaio dipenderà dall’evolversi della situazione nei prossimi mesi. Ecco come Marotta analizza gli scenari sul campo: “Siamo contenti di essere tornati in Champions, un palcoscenico che compete alla Juve, alla sua storia e al suo blasone. Abbiamo la stessa fame mostrata in campionato lo scorso anno e in Supercoppa a Pechino. Daremo il massimo per arrivare il più lontano possibile. Certamente in Italia siamo la squadra da battere perché siamo i campioni d’Italia in carica, ma quest’anno è tutto azzerato. Alla fine sarà il campo a decretare chi sarà il migliore. Dalla nostra abbiamo un anno di collaudo in più: i giocatori conoscono già i metodi di Conte e questo può essere un vantaggio. Ma il mister dovrà essere bravo a dare le stesse straordinarie motivazioni dello scorso anno ai giocatori”. A proposito di Conte, le ultime battute dell’ex dirigente della Sampdoria sono per l’appello del mister al Tnas: “Spero che il caos finisca al più presto. Le pagine dei giornali sono occupate da articoli che parlano solo di questa vicenda e sempre meno di calcio giocato. Spero che tra poco le pagine si riempiano di cronaca sportiva. Il ricorso al Tnas? Siamo super fiduciosi”.