La Juventus lavora ancora in sede di calciomercato. Nonostante un ottimo inizio di stagione fatto della conquista della Supercoppa Italiana e di due vittorie nelle prime due partite di campionato, i bianconeri hanno in testa l’obiettivo fisso della sessione invernale di mercato, durante la quale avranno la possibilità di apportare alla rosa quei ritocchi in grado di aumentare la potenzialità della squadra che – si spera – dovrà poi affrontare la fase a eliminazione diretta della Champions League. I nomi come al solito sono tanti: dai “sempreverdi” Walcott e Nani a Llorente, fino ad arrivare a giovani prospetti italiani e stranieri. Marotta dovrà però respingere gli assalti dell’onnipresente Paris Saint-Germain, che ha messo gli occhi su Lichtsteiner, e intanto Antonio Conte sta studiando la possibilità di adottare un nuovo modulo: il 3-3-4. Di tutto questo abbiamo parlato con Adriano Bacconi, opinionista RAI che è staot in passato preparatore atletico e ha partecipato in qualità di tattico alla spedizione della Nazionale che alla guida di Marcello Lippi ha vinto il mondiale del 2006. Ecco le sue parole, nell’intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net.



Partiamo dal modulo: c’è questa idea in cantiere di adottare il 3-3-4. Cosa cambia rispetto al 3-5-2? E’ un mix tra quello che Conte ha fatto finora e il suo “primo amore”, ovvero il 4-2-4. Il tecnico salentino ha sempre avuto la predilezione per i due esterni alti e le due punte centrali; poi ha dovuto cambiare per necessità e ha scoperto la difesa a tre. Diciamo che questo sistema gli permetterebbe di non rinunciare alla difesa a tre e al contempo di preservare le ali sulla linea dell’attacco. Ovviamente, sarà il campo a dover dare conferme a queste analisi fatte alla lavagna.



Quali sono le controindicazioni? C’è il rischio che in fase di non possesso palla la squadra si sbilanci troppo; a meno che gli esterni non si abbassino, ma allora si tornerebbe al 3-5-2 e non cambierebbe nulla. Alla fine comunque la differenza non è negli schemi, quanto nelle caratteristiche dei singoli interpreti. Certo, il 3-3-4 permetterebbe un baricentro più alto, ma poi se giocano Isla o Giaccherini cambia poco, perchè entrambi coprono tutta la fascia.

In questo nuovo sistema come vede Walcott e Nani? Sono giocatori che sicuramente possono essere utili alla strada che la Juventus sta cercando, ma per ora non ci sono. Lo dico per un motivo: la Juventus ha comprato Estigarribia e aveva Pepe e Krasic, e Conte c’era già. Quei giocatori hanno caratteristiche diverse di quelle cercate da Conte. Ala fine di tutto, io credo che la Juventus ripartirà dal 3-5-2, e poi in corso d’opera proverà dei piccoli accorgimenti.



A proposito di esterni: su Lichtsteiner si allunga l’ombra del PSG. Rinuncerebbe a un giocatore simile? Lichtsteiner ha fatto benissimo l’anno scorso, e sta facendo benissimo adesso. E’ dura rinunciarvi, anche perchè sarebbe difficile da sostituire. Però la Juventus ha Caceres, che ha giocato poco ma sempre benissimo; e lo stesso Isla. Sostituti ce ne sono, ma Lichtsteiner è uno da 6,5/7 costante, non tradisce mai, e in più ha una grande qualità.

Quale? Quella di essere forte sia nella fase difensiva che in quella offensiva. Solitamente i terzini prediligono una delle due, e invece Lichtsteiner è bravo in entrambe. Però abbiamo visto che oggi, di fronte alla grande offerta, le squadre italiane non rinunciano. Ci sono club europei molto più forti economicamente, e io penso che se dovesse arrivare l’offerta giusta la Juventus accetterebbe senza troppi problemi.

Sono tanti i nomi dei giovani accostati alla Juventus: Vietto, Berardi, Sabitzer tra gli altri. E’ giusto che la Juventus persegua la linea del talento in erba in questo momento? Il problema è un altro: la Juventus non può spendere 40 milioni per un campione. Se vuoi il campione lo devi pagare, e la Juventus non può. E’ quindi normale che debba scendere a compromessi: o compra giocatori di seconda fascia, o ne acquista di prima fascia, ma che sono campioni solo potenzialmente. Per chi non ha alternative, le strade sono queste.

La Juventus che strada dovrebbe seguire?

I bianconeri hanno già tanti elementi di seconda fascia che emergono nel collettivo; oggi ha bisogno di Drogba, ha bisogno di Falcao, ma non può comprarli. Io penso che il top player non arriverà nemmeno a gennaio, e quindi la Juventus dovrà costruirselo in casa.

Come? Puntando su giocatori potenzialmente forti, che in due o tre anni possano esplodere. La Juventus a livello di organizzazione, società e marketing è più avanti rispetto alle altre squadre italiane. Ha una rosa superiore a tutti nel nostro Paese, e sufficientemente ampia per fare comunque la sua figura in Europa. La Juventus può permettersi di comprare un giovane e farlo crescere, mentre le altre squadre farebbero più fatica.

 

(Claudio Franceschini)