La Juventus torna in Champions League dopo tre anni: da quella sera tanto amara dell’8 dicembre 2009, quano i bianconeri furono eliminati a seguito dell’1-4 rimediato in casa dal Bayern Monaco. La ricorrenza che però tutti i tifosi hanno in mente è quella dell’anno precedente: ottavi di finale, la Juventus ci è arrivata vincendo il girone eliminatorio davanti al Real Madrid, che ha battuto due volte con un Del Piero stellare al Bernabeu (doppietta e ovazione da parte dei tifosi spagnoli). All’andata, a Stamford Bridge, i bianconeri resistono ma vengono piegati da un gol di Drogba: 1-0 Chelsea. Si va all’Olimpico, dove la Juventus, quella di Ranieri tirata su dal nulla dopo Calciopoli, spaventa il colosso Blues: gol di Iaquinta che manderebbe le due squadre ai supplementari. Poi pareggia Essien a fine primo tempo, quindi viene espulso Chiellini. Sembra finita, e invece Giovinco entra in campo e trasforma la partita, Del Piero si guadagna e trasforma un rigore: 2-1 e speranza fino al definitivo pareggio di Drogba. Di quella Juventus sono rimasti Buffon, Chiellini, Marchisio e appunto Giovinco, tornato dopo due stagioni a Parma: loro non hanno dimenticato. Anche il Chelsea è profondamente rinnovato, adesso il suo allenatore è italiano e soprattutto i Blues hanno nel frattempo vinto una Champions League maledetta. Che partita aspetta i campioni d’Italia in questo esordio continentale? Lo abbiamo chiesto a Pietro Vierchowod, che con la Juventus è stato campione d’Europa nel 1996 battendo l’Ajax ai calci di rigore. Ecco le sue parole, nell’intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net: 



La Juventus torna a Londra dopo 3 anni: come deve affrontare la partita? La Juventus ha un gioco consolidato da due anni a questa parte; gioca sempre allo stesso modo. Si è visto anche domenica contro il Genoa: è una squadra particolarmente forte nelle ripartenze, quando riesce a recuperare palla e partire velocemente in contropiede spesso chiude o ribalta il risultato. E’ successo anche domenica contro il Genoa. 



Si riferisce al gol del pareggio di Giaccherini? Esattamente: il Genoa ha mancato il 2-0, e subito la Juventus è ripartita e ha fatto gol. E’ la caratteristica di questa squadra, che si difende molto bene e poi riparte. 

Contro il Chelsea si aspetta una tattica simile? Il Chelsea è una squadra che soffre squadre simili: contro l’Atletico Madrid, in Supercoppa Europea, ha preso 4 gol subendo dei contropiede, o comunque delle ripartenze veloci. Se la Juventus ha visto la partita, saprà come affrontare il Chelsea; anche se si gioca a Londra, non mi sembra che i Blues siano al massimo delle loro potenzialità.



In attacco dovrebbero giocare Vucinic e Giovinco: condivide la scelta? Sì, come partenza può andare bene; ma la Juventus ha una panchina importante, in qualsiasi momento della partita possono cambiare il volto della partita, come successo domenica.

Cosa bisogna temere del Chelsea? Hanno degli ottimi giocatori, come individualità sono veramente forti; ma ripeto, mi ha fatto davvero una brutta impressione. Sembrava che il Chelsea, che mi ricordavo avesse fatto una finale di Champions League strepitosa, fosse la formazione sulla carta inferiore. Sono una squadra in ricostruzione, e credo che la finale dell’Allianz Arena sia stata un premio eccessivo: in quel momento è girato tutto bene.

La difesa della Juventus però ha traballato contro il Genoa…

Sì, rispetto alle altre partite ha sofferto; ma il Genoa ha lottato, spinto e corso bene, ci sono meriti anche loro. Però, il problema è sempre a centrocampo: se il centrocampo darà una mano come ha fatto l’anno scorso, il reparto arretrato non ne risentirà, anche se la Juventus non ha giocatori velocissimi dietro, ma coordinando tutta la squadra riuscirà a subire di meno.

Quanto conterà il fatto che nella rosa della Juventus non abbondi l’esperienza di partite simili? Non credo conti in una partita del girone: anche una sconfitta questa sera sarebbe una situazione rimediabile. Conta, invece, nelle fasi finali: quando arrivi lì e ogni errore può essere decisivo, allora devi sapere come comportarti. Di fatto, è quello che è accaduto al Chelsea lo scorso anno.

Ultima domanda: un pronostico di Pietro Vierchowood per Chelsea-Juventus? Non so… posso dire anche X2? Sì? Allora, X2.

 

(Claudio Franceschini)

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