Una Juventus straripante batte per 4-1 la Roma trovando il 5° successo su 6 gare in campionato. Prestazione superlativa quella degli uomini di Conte che sono riusciti a volgere a proprio favore una gara che alla vigilia presentava numerose insidie. La difesa giallorossa è arrivata allo Juventus Stadium priva di un’organizzazione ad hoc per fronteggiare i Campioni d’Italia e fin dalle prime battute non c’è stata storia. Il tanto atteso gioco di Zeman non ha trovato le basi solide su cui appoggiarsi e potersi concretizzare e si è sentito soffocato dalla pressione irresistibile della Juventus. A fine gara, spulciando le statistiche relative alla gara si può rintracciare e descrivere meglio il largo dominio bianconero. Il possesso palla è stata al 55% di marca juventina. I tiri in porta invece sono stati ben 13-3 per la squadra di Conte. L’attacco alla porta avversaria ha visto invece i bianconeri avere una percentuale del 56% fronteggiando la Roma ferma al 46%. Ma il dato, a proposito della produzione offensiva, che più imbarazza De Rossi e compagni è quello relativo alla pericolosità. La Juventus arriva al 99%, mentre la Roma è ferma al misero 39%. Basterebbe questo a descrivere la scarsa opposizione della fase difensiva romanista. Tra le fila giallorosso però uno dei pochi a salvarsi è Erik Lamela. Il gioiellino argentino ha infatti provato 3 volte verso lo specchio avversario, facendosi superare nel corso della gara dal solo Vucinic arrivato a 5 tentativi, di cui 1 ribattuto dalla traversa. Pirlo, invece, lasciato più libero del solito ha completato 67 servizi. Chiellini invece ha disputato una grande partita arricchita da 24 palloni recuperati in zone spesso non di sua competenza. Alle sue spalle, nella graduatoria delle palle recuperate, troviamo i romanisti Tachtsidis a quota 16, Taddei a 15 e Leandro Castan a 14. Chiellini e Taddei figurano anche nell’elenco dei passaggi riusciti, dominato da Pirlo. A quota 55 il difensore bianconero, a 46 l’esterno giallorosso (poi c’è Bonucci a 44). Infine, nella classifica dei tiri, troviamo, alle spalle di Vucinic, Lamela, Osvaldo e Marchisio, tutti con 3 conclusioni all’attivo.
Pirlo sblocca la gara all’11esimo. Il centrocampista bianconero viene chiamato a battere una punizione dai 22 metri leggermente spostati sulla destra. Pirlo la batte forte e tesa sul palo più lontano ingannando Stekelnburg piuttosto confuso. Il gol del raddoppio arriva ancora da calcio da fermo; questa volta però è un rigore a garantire la rete. Castan respinge con un braccio il tiro di Vidal. Lo stesso cileno dagli undici metri angola verso destra la battuta, rendendo vana la buona intuizione del portiere avversario. Dopo pochi attimi la Juve serve il tris. Vidal dalla linea di centrocampo offre uno spiovente profondo per Matri. Burdisso è indeciso sul movimento e e tiene in gioco l’attaccante. Matri liberissimo aggancia e tira verso la rete. Stekelenburg tocca ma non respinge e il pallone si infila ancora in rete. Nel secondo tempo l’ingresso di Destro scuote la Roma. Il giovane attaccante chiede l’uno-due a Osvaldo in area. Bonucci lo contrasta con il corpo e regala il penalty ai capitolini. Osvaldo dal dischetto spiazza Buffon e realizza il 3-1. Sul finale, Barzagli recupera palla in difesa e scatta superando con un sombrero Taddei verso l’area avversaria. Il 2 contro 2 che si genere vede Barzagli servire al meglio Giovinco che di fronte a Stekelenburg controlla, accelera, lo supera e realizza il gol del definitivo 4-1. In definitiva, si può dire che non c’è mai stata partita. Imbarazzante l’inferiorità della Roma dinanzi ai campioni d’Italia, che hanno chiuso la partita dopo nemmeno venti minuti. Solo nella ripresa i giallorossi hanno provato a scuotersi, mentre i bianconeri, che forse pensavano alla Champions, hanno leggermente rallentato. Dopo il gol di Osvaldo su rigore, è arrivato però il 4-1 di Giovinco, che ha sfruttato al meglio un grande assolo di Barzagli, quasi in stile rifinitore.
Il preparatore dei portieri Filippi dopo essersi presentato in conferenza stampa replica presentandosi ai microfoni di Sky anche a fine gara: «Partenza splendida, splendida partita soprattutto nel primo tempo. Siamo riusciti a fare tutto quello che volevamo, in un tempo brevissimo. lottato contro una squadra che farà cose importanti nel prosieguo della stagione. Lavoriamo tanto durante la settimana con mister Conte e Alessio, e questo è il risultato del duro lavoro settimanale». «Io di nuovo anche alla prossima? La scaramanzia è una cosa importante nel calcio – scherza Filippi – magari ci rivedremo…» La dedica dell’allenatore va a un giovane juventino: «Oggi c’è stato un ragazzo della Primavera ceduto al Perugia in prestito che ha avuto un grave incidente, si chiama Liviero, volevo dire che lo aspettiamo presto di ritorno a Torino per un saluto caro». Di tutt’altro umore invece Zeman: “Forse giocare con la Juve ci ha incusso timore e non ci ha fatto esprimere come dobbiamo. Certo è che prendere 3 gol in 8′ non aiuta… La Juventus è stata nettamente superiore per tutta la partita, non abbiamo fatto bene, nè difeso nè attaccato e siamo rimasti sempre in balia dell’avversario. Il problema è trovare il filo del gioco, non difendiamo insieme, nel mezzo non prendiamo nessuno, non giochiamo in verticale. Abbiamo corso poco ma non è un discorso di preparazione quanto mentale”. Il tecnico boemo spiega a Sky che non si sente inferiore a nessuno: “Sono contento di essere qua e sono convinto che la squadra riuscirà a esprimersi. Queste partite ci devono insegnare tanto, si impara e spero che la squadra si renda conto che ha fatto male. Oggi non abbiamo vinto un contrasto, non eravamo mai decisi nel conquistare palla e se la fai giocare, la Juventus ti ammazza.” (Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)
SERIE A/ Juventus-Roma (4-1): gol, sintesi e video highlights (sesta giornata)
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