La nazionale italiana di calcio si è radunata a Coverciano in vista della prima partita di qualificazione ai Mondiali 2014, che si giocheranno in Brasile. Venerdi a Sofia c’è la Bulgaria, nella quale però non ci sarà Dimitar Berbatov che ha scelto di smettere con la sua nazionale: l’attaccante del Fulham nei giorni scorsi era anche stato ad un passo dalla Juventus, prima di decidere di rimanere in Inghilterra. Proprio di Juventus ha parlato Buffon, che quest’anno sarà capitano dei bianconeri dopo l’addio di Del Piero. L’esordio in Champions League è imminente: mercoledi 19 settembre i campioni d’Italia voleranno a Stamford Bridge per affrontare il Chelsea, squadra che eliminò i bianconeri dalla corsa verso i quarti di finale nel 2008/2009. Quello fu il penultimo anno per la Juventus in Champions League; poi, con Ferrara in panchina, arrivò l’eliminazione nel girone per mano del Bayern Monaco. “Siamo pronti: aspettiamo questo momento da tre anni, per noi è un imperativo”, dice Buffon in merito. Oltre al Chelsea, le avversarie saranno Shakhtar Donetsk e Nordsjaelland, per un girone che dovrebbe essere superabile (clicca qui per la lista UEFA dei giocatori bianconeri per la Champions League). Il capitano dell’Italia e della Juventus però non nega che la squalifica di Conte potrebbe essere un problema, soprattutto per quanto riguarda il carattere e la grinta. “Ci manca in panchina. Le sue vittorie sono la consapevolezza e l’idea di gioco”. Per ora, comunque, i risultati sono arrivati: la Juventus con Carrera ha vinto le tre partite ufficiali fin qui disputate, la Supercoppa Italiana contro il Napoli e le due giornate di campionato contro Parma e Udinese. Una dimostrazione di forza da parte dei bianconeri, trascinati al Friuli da una doppietta di Sebastian Giovinco, tornato a Torino dopo due anni nei quali è definitivamente esploso a Parma. Anche su dl lui Buffon conta molto: “Si è messo in discussione, ha voluto dimostrare di essere cresciuto. Il riferimento è appunto all’esperienza emiliana, al termine della quale adesso il fantasista sembra pronto per i grandi palcoscenici”. Poi, Buffon ha anche parlato di se stesso: per lui, questa è la dodicesima stagione alla Juventus, con la quale ha conquistato tre scudetti (ma lui dice che sono cinque) e tre Supercoppe Italiane, diventando il portiere più forte del mondo. Molto sinceramente (e ovviamente) Gigi ha risposto di non avere più l’esplosività e la reattività dei tempi del Parma (tra il 1995 e il 2001), ma anche che “mi preferisco rispetto a prima: sono in forma, ho grande rabbia e voglia di vincere. E non penso al futuro”. Dunque, si prospetta un’altra grande stagione con la Juventus, ma prima…
… ci sono gli impegni con la Nazionale, in cerca di una qualificazione per il Brasile dove bisognerà riscattare la pessima spedizione sudafricana. “Siamo la favorita del girone, ma ci sono 3-4 squadre da non sottovalutare”, ha detto Buffon. Meglio non farlo davvero: la Slovacchia e la Nuova Zelanda ce le ricordiamo ancora.