La Juventus ha battuto il Milan per 2-1, nei quarti di finale della Coppa Italia 2012-2013 (clicca qui per le pagelle e il tabellino della partita e qui per il video di sintesi). Al gol iniziale di Elo Shaarawy ha risposto dopo pochi minuti Giovinco, con un bel calcio di punizione dal limite. Il match si è poi protratto ai supplementari, dove la Juventus ha trovato l’affondo decisivo con un contropiede avviato e concluso da Mirko Vucinic, subentrato a Giovinco a metà del secondo tempo. La partita non ha tradito le attese, riservando agli spettatori uno spettacolo degno del blasone in campo. Sono comunque molti coloro che ritengono che un risultato di parità sarebbe stato più giusto. Da questa considerazione siamo partiti con Ubaldo Righetti, commentatore di Raisport che ha assistito alla partita dagli studi di Roma e che ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva.
Ritiene che il pareggio sarebbe stato più giusto tra Juventus e Milan? Sì, per la dinamica della partita il Milan avrebbe meritato il pareggio. Però ha pagato le ingenuità singole, non di squadra, di cui la Juventus ha approfittato. E’ stato un bel match. Dopo i primi dieci minuti di difficoltà la Juventus ha avuto una buona reazione, ha aumentato la pressione togliendo gli spazi al Milan.
Alla lunga però è emerso il Milan… Perché nel secondo tempo la Juventus è calata fisicamente. Il Milan si è insediato nella metacampo avversaria, e la Juventus ha cercato di giocare di rimessa. Tutto considerato il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto.
Nel Milan Boateng è tornato a giocare a centrocampo, dopo l’esperimento sulla linea degli attaccanti: la prova del ghanese l’ha convinta? Diciamo che il problema del Milan non è stato la prova di Boateng, ma la difesa. Allegri sta facendo dei miracoli con questa squadra, nonostante le critiche interne che gli arrivano. Boateng ha fornito una discreta prestazione, globalmente deve ritrovare serenità però il discorso è generale.
Quando è entrato Vucinic si pensava che dovesse uscire Matri, invece è toccato a Giovinco: ha condiviso questa scelta? Conte è stato premiato dai cambi, perché nell’azione del gol decisivo sono stati protagonisti due uomini freschi, Vucinic e De Ceglie, che hanno coperto quasi ottanta metri di campo.
Come giudica la prova di Alessandro Matri?
Ha offerto grande applicazione e grande dinamismo, e partecipazione alla squadra. Però ha difeso poco la palla: anche lui ha sofferto una condizione fisica generale della Juventus che è peggiore del solito. Non sono brillanti come prima, forse anche perché pagano il fatto di aver ripreso ad allenarsi prima degli altri dopo la sosta.
Ieri Bojan è entrato nel secondo tempo, anche perché per la prossima di campionato Pazzini è squalificato e probabilmente lo spagnolo sarà titolare. Lei ritiene che sia più utile a partita in corso o dall’inizio? La storia di Bojan dice che quando è stato chiamato in causa da subentrante rende meglio. Il suo utilizzo a partita in corso ha sempre portato discrete prestazioni e anche gol. Con lui cambia anche il modo di giocare del Milan.
Alla luce della vittoria col Milan, considerando che è scesa in campo con qualche riserva, la Juventus può essere considerata la favorita per la vittoria della Coppa Italia? Dipenderà dalla condizione fisica. In ogni caso anche con le cosiddette riserve la Juventus mette in campo una signora squadra. Credo che dall’incrocio tra Fiorentina e Roma potrà uscire una candidata alla vittoria. Adesso entriamo nel vivo della competizione, e le squadre sono più determinate a mettere in campo la miglior formazione. Soprattutto le squadre che sono dietro in campionato saranno interessate alla Coppa Italia, tramite cui possono qualificarsi alle coppe europee, discorso che poteva valere anche per il Milan.
(Carlo Necchi)