Ieri sera la Coppa Italia 2012-2013 ha proposto un quarto di finale di assoluto prestigio: Juventus-Milan è finita con la vittoria bianconera per 2-1 (clicca qui per le pagelle, qui per il video con la sintesi i gol e gli highlights della partita), anche se la squadra allenata da Antonio Conte ha dovuto aspettare i tempi supplementari per avere la meglio sui rossoneri guidati da Massimiliano Allegri. Alla fine però resta il risultato, che ci dice come la Juventus sia ancora pienamente in corsa su tutti i fronti e decisa più che mai ad andare in doppia cifra nelle vittorie in Coppa Italia, impresa sfiorata lo scorso anno e sfumata con la sconfitta contro il Napoli, che era stata peraltro la prima e unica di tutta una stagione (beffa delle beffe, proprio all’ultima gara). Il Milan invece perde anche quello che poteva diventare l’obiettivo prioritario della stagione, vista la situazione assai difficile della squadra del presidente Silvio Berlusconi che in campionato ha solo il terzo posto come traguardo raggiungibile e in Champions League dovrà sfidare il Barcellona in una missione semi-impossibile. Piccola annotazione: come ricorderete, anche lo scorso anno c’era stato bisogno di trenta minuti in più per decidere il passaggio del turno tra queste due squadre. Erano semifinali, e come tali si giocavano in andata e ritorno; e, proprio come quest’anno, è stato Mirko Vucinic a risolvere la pratica a favore della Juventus. Eppure, la partita si era messa in discesa dopo pochi minuti proprio per gli ospiti: al 6′ minuto una splendida azione porta il Milan in vantaggio grazie al solito Stephan El Shaarawy, che insacca dopo una bella discesa di Kevin Prince Boateng e l’intelligente velo di Giampaolo Pazzini. Altro gol pesante per il Faraone, che si conferma imprescindibile per questo Milan: a questo punto della stagione ha segnato più di quanto avesse fatto Zlatan Ibrahimovic. La Juventus rivede alcuni fantasmi del recente passato, avendo appena perso in casa contro la Sampdoria; ma la gioia milanista dura poco, visto che già al 12′ la Juventus ristabilisce la parità, grazie a un calcio di punizione pennellato con sapienza da Sebastian Giovinco. Per la Formica Atomica si tratta del decimo gol stagionale, il secondo consecutivo in Coppa Italia: è il miglior marcatore bianconero. La partita è combattuta, e il Milan dimostra di saper lottare alla pari con i più quotati avversari anche sul campo dello Juventus Stadium, dove d’altronde avevano fatto benissimo in Coppa Italia anche nella semifinale della scorsa edizione. Ma i rossoneri di un anno fa erano tutt’altra squadra: c’erano i senatori, giocatori esperti e abituati a giocare partite con un certo tipo di pressione. Non cè così quest’anno, e la dimostrazione deriva dal fatto che il Milan si fa beffare proprio in una fase nella quale stava riuscendo a farsi vedere in avanti nel tentativo di vincere (anche le scelte di Allegri mostravano chiaramente la volontà di chiudere prima dei tempi supplementari). La Juventus trova infatti il contropiede che sarà decisivo per le sorti dell’incontro. Vucinic avvia l’azione, che si sviluppa poi attraverso Giaccherini e De Ceglie – chiamato a una gara di riscatto e possibilità per l’assenza di Asamoah: missione compiuta, ora toccherà a Conte decidere – finchè il pallone non torna all’attaccante montenegrino che brucia Mexes (altro errore per lui, che non riesce a trovare continuità) e supera Amelia in uscita con un tocco di destro (portiere esente da colpe, mentre sulla punizione di Giovinco era parso quantomeno poco reattivo). I bianconeri volano in semifinale, dove sfideranno la Lazio. Siamo lontani nel tempo, ma otto anni fa i biancocelesti tolsero alla squadra allenata da Marcello Lippi (all’ultima esperienza sulla panchina bianconera) la possibilità di vincere la decima Coppa Italia, battendola nella doppia finale. Per la Juventus sarà dunque una sorta di rivincita, anche se di quella formazione sono rimasti soltanto in tre: Gigi Buffon in campo, Antonio Conte in panchina e Pavel Nedved nelle vesti di dirigente (lui sì che ha vinto la Coppa Italia, ma con i biancocelesti).
Riviviamo dunque questa altalena di emozioni attraverso la divertente trasmissione “Direttastadio” dell’emittente televisiva 7 Gold, animata dai giornalisti-tifosi Antonio Paolino per la Juventus e Tiziano Crudeli per il Milan. Alla fine la gioia è tutta per il primo, mentre il secondo deve incassare l’ennesima delusione stagionale.