Alle 15 di oggi allo stadio Tardini si gioca Parma-Juventus. La partita è valida per la ventesima giornata di serie A, prima del girone di ritorno; all’andata finì 2-0 per i bianconeri, che sbagliarono un calcio di rigore con Arturo Vidal ma poi si imposero con i gol di Lichtsteiner e Pirlo. Una curiosità: lo scorso anno questa partita era in programma alla seconda giornata, ma lo sciopero aveva fatto saltare l’esordio e così la prima ufficiale era stata Juventus-Parma. Anche allora, primo gol della partita a firma Stephan Lichtsteiner. Qui però siamo al ritorno: nel frattempo il Parma ha messo in cascina 29 punti e si trova all’ottavo posto in classifica, mentre la Juventus si è laureata campione d’inverno (con due turni d’anticipo) e ha 44 punti, avendo girato a +3 rispetto al rendimento della scorsa stagione. Il Parma potrebbe addirittura ritrovarsi al sesto posto vincendo oggi e sperando in qualche risultato favorevole dagli altri campi, mentre la Juventus cerca di ritrovare il passo dopo la seconda sconfitta interna stagionale; il vantaggio sulle inseguitrici resta grande, ma c’è bisogno di ripartire subito per non complicare un campionato che sembra essere saldamente tra le mani. Tanti i precedenti: ben venti si sono giocati al Tardini, il primo dei quali nel 1990/1991, esordio del Parma in serie A e vittoria bianconera (2-1). Bilancio equilibrato: nove pareggi, poi Parma in vantaggio per sei vittorie a cinque, la prima delle quali nel 1992/1993 con la doppietta di Osio (per la Juventus gol di Roberto Baggio). Le ultime cinque partite hanno visto la Juventus prevalere in due occasioni: con Fabio Capello in panchina, alla quinta giornata del 2005/2006 (era una delle nove vittorie consecutive a inizio torneo), reti di Del Vecchio per i ducali, di Camoranesi e Vieira per i bianconeri; e ancora nel 2009/2010, decisiva l’autorete di Paolo Castellini a seguito dei gol di Salihamidzic e Nicola Amoruso. Il Parma si è imposto 1-0 alla penultima giornata del 2010/2011 (gol di Giovinco), ultimo pareggio lo 0-0 della scorsa stagione. Questa partita però ha significato, negli anni Novanta, tantissime sfide anche nelle Coppe: memorabile il triennio tra il 1994 e il 1996, con la Juventus che vinse due scudetti arrivando davanti ai gialloblu, li superò nella finale di Coppa Italia 1995 e nella conseguente Supercoppa Italiana ma si arrese nella finale di Coppa UEFA (sempre nel 1995); era il grande Parma di Nevio Scala, che poi a causa del fallimento Parmalat si ridimensionò notevolmente, non prima però di aver vinto la Coppa Italia nel 2002 battendo la Juventus all’ultimo atto. La Supercoppa, giocata a Tripoli, vide invece imporsi i bianconeri. Famosa la partita del 1999/2000: Juventus in vantaggio 1-0 con rigore di Del Piero, poi pareggiò Crespo all’ultimo secondo. I bianconeri erano in fuga: a fine campionato, quel pareggio sarebbe costato lo scudetto ad Ancelotti. L’attuale tecnico del Paris Saint Germain è un doppio ex, come tanti giocatori: da Dino Baggio ad Amoruso passando per Marco Di Vaio. Oggi ce ne sono tre: Sebastian Giovinco è stato ceduto in comproprietà ai ducali, due stagioni fantastiche nelle quali è maturato e si è guadagnato il ritorno a Torino. Marco Marchionni ha vissuto l’anno della serie B juventina (era stato acquistato prima di Calciopoli) e poi ha partecipato alla risalita bianconera nei primi campionati in serie A; fedelissimo di Ranieri, era già stato a Parma dove poi è tornato. Attesissimo Amauri: aveva già giocato al Tardini tra gennaio e giugno 2011 (9 reti), tornato alla Juventus non ha trovato spazio e, passato anche per Firenze, è tornato ad indossare il gialloblu, non avendo mai convinto con i campioni d’Italia se si esclude la prima stagione, chiusa con 12 gol in campionato. 



Il Parma è reduce da tre vittorie consecutive. Ha chiuso l’andata alla grande la squadra di Roberto Donadoni: 4-1 al Cagliari, 2-1 nel derby emiliano di Bologna e 2-1 al Palermo, importante perchè centrato nei minuti di recuperi. Ancora una volta i ducali stanno disputando una grande stagione, dopo che nella passata erano arrivati ad un’incollatura dalle posizioni che qualificano per l’Europa League. Stavolta i gialloblu hanno iniziato anche prima la loro scalata, e comprensibilmente saranno un avversario duro per tutti, a cominciare dalla Juventus questo pomeriggio. Il bilancio casalingo parla chiaro: il Parma non ha ancora perso al Tardini in questa stagione, e in generale la sconfitta non arriva dal 17 marzo scorso (2-0 del Milan). Sei vittorie e tre pareggi, con 16 gol realizzati e 7 subiti; il problema dei ducali è l’attacco, che ha prodotto solo 27 gol (tra le prime 11 squadre della serie A solo il Catania ha fatto peggio). ll cannoniere è Ishak Belfodil, 20enne franco-algerino che è andato a segno 6 volte; lo segue Amauri, cui l’aria di Parma fa molto bene (5 reti). Sta deludendo le aspettative Dorian Pabon: il colombiano aveva giocato un gran precampionato, ma nella stagione ufficiale non è riuscito a imporsi, finendo indietro nelle gerarchie di Donadoni come testimoniato dai 519 minuti giocati. In più si deve ancora sbloccare a livello realizzativo. Ma i ducali hanno altre armi, come la velocità sulle corsie (specialmente con Biabiany) e un centrocampo di qualità con Jaime Valdes che ha già segnato tre gol. 



Dovrà dunque stare attenta la Juventus, che peraltro arriva al Tardini avendo perso in casa l’ultima partita di campionato (contro la Sampdoria) e con una lista di indisponibili che si sta allungando, ultimo della serie Marchisio (clicca qui per le probabili formazioni). Non è ancora il caso di gridare all’allarme: prima del capitombolo interno, i bianconeri avevano inanellato quattro vittorie consecutive, striscia iniziata con il 3-0 del derby e proseguita con l’1-0 di Palermo, il 3-0 all’Atalanta e il 3-1 contro il Cagliari. Proprio questa partita si era giocata al Tardini; tuttavia non si possono fare paragoni, visto che i sardi non avevano praticamente tifosi al seguito mentre oggi i campioni d’Italia troveranno un ambiente quasi interamente gialloblu. La squadra di Conte, che contro la Sampdoria ha conosciuto la prima sconfitta della sua carriera da allenatore della Juventus (tecnicamente quando era squalificato non era lui ad allenare), in trasferta ha un bilancio di tutto rispetto: sette vittorie, un pareggio (quinta giornata, contro la Fiorentina) e una sola sconfitta, rimediata contro il Milan alla 14esima. Ha il miglior attacco della serie A se non contiamo le tre reti assegnate a tavolino alla Roma per la trasferta di Cagliari: 40 gol realizzati, ancora con tanti uomini (12) e ancora con un ottimo contributo dei centrocampisti (Vidal 5, Marchisio e Pirlo 4). Il rendimento interno ed esterno è pressochè identico: 20 gol, esattamente la metà, sono stati segnati fuori dallo Juventus Stadium, e lontano da Torino i bianconeri hanno preso un gol in più (7 contro 6) ma giocando anche una gara in più, che fa la differenza nel ruolino di marcia in casa e fuori casa. Occhi puntati sull’ex Giovinco, che con il rigore trasformato la scorsa domenica è diventato il miglior marcatore della Juventus in campionato (6 reti, come Quagliarella con cui oggi fa coppia) e in stagione (10: due in Champions League, due in Coppa Italia dove la Juventus battendo il Milan in settimana si è qualificata per la semifinale).



Sarà partita vera: da una parta il Parma infallibile al Tardini e in un ottimo momento, dall’altra la capolista del torneo che fa sempre paura e in più è ferita. Vedremo se prevarrà la freschezza dei ducali o le qualità unite alla fame dei bianconeri; quel che è certo è che gli uomini di Conte non dovranno commettere l’errore di sottovalutare l’avversario, come accaduto contro la Sampdoria. Lo pensa anche Marcello Chirico (clicca qui per l’intervista esclusiva). Ora però è tempo di far parlare il campo: Parma-Juventus sta per cominciare…

 

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