Scoppia il caso Alessandro Matri fra le fila della Juventus. Ieri l’attaccante bianconero, dopo essersi scaldato per diverso tempo durante la seconda frazione di gioco su ordine di Antonio Conte, si è trovato costretto a risedersi in panchina. Il mister bianconero ha effettuato due cambi, De Ceglie per Padoin e Vucinic per Quagliarella, ma alla fine ha deciso di tornare sui suoi passi, lasciando in campo il tandem Quagliarella-Giovinco, senza chiamare in causa l’ex attaccante del Cagliari. Una scelta che la punta cresciuta nel Milan non ha preso affatto bene: sedutosi in panchina dopo essersi scaldato, ha scagliato i guanti in aria con un evidente gesto di stizza. Il bomber meneghino sperava di ripetere quanto accaduto poche settimane fa, quando proprio sul neutro di Parma, contro il suo Cagliari, era riunito a siglare una doppietta partendo dalla panchina, ma il “sogno” è svanito a pochi minuti dal fischio finale. Matri è arrabbiato e di sicuro non solamente per quanto avvenuto ieri pomeriggio in Emilia. L’attaccante bianconero è il quarto nelle preferenze dell’allenatore Antonio Conte: Vucinic se sta bene è intoccabile, Giovinco è la sua spalla ideale secondo l’allenatore e Matri e Quagliarella si giocano il ruolo di terzo incomodo, con il borsino che sale e scende a seconda dello stato di forma ma fino a qui ha privilegiato l’ex attaccant4e del Napoli. Matri potrebbe dare molto di più rispetto alle sole 5 presenze da titolare da agosto ad oggi; numeri impietosi per lui, visto anche l’esborso economico effettuato dalla Juventus per prelevarlo e riscattarlo dal Cagliari. Nel primo anno l’attaccante ha ripagato la fiducia, segnando 19 gol fino al 25 febbraio, quando a San Siro aveva realizzato il gol del pareggio nella sfida scudetto contro il Milan. Da lì però è andato a segno solo tre volte: contro la Roma e nella doppietta contro il Cagliari. “Non ho fatto il terzo cambio perché la squadra andava benissimo com’era – la “giustificazione” di Conte al termine della partita di Parma – non volevo rompere l’equilibrio. Contro la Sampdoria ho fatto tutte le sostituzioni e abbiamo perso…”. Ragionamento che non fa una piega, sia chiaro, ma è altrettanto comprensibile il nervosismo di Matri, che…
… sta vivendo una situazione precaria che rischia di complicarsi ulteriormente a breve, nel caso in cui (come sembra) la Juventus decidesse di far arrivare un altro attaccante a Vinovo (ieri Conte ha detto “per ora non arriva nessuno”, ma l’idea c’è). IlMilan, naturalmente, rimane alla finestra. Matri è un pupillo di Allegri e nel caso in cui la cessione di Robinho dovesse tornare d’attualità i rossoneri potrebbero virare sull’attaccante della Juventus, favoriti dalla sua voglia di giocare e rendersi protagonista. Fino ad oggi la Vecchia Signora ha sempre chiesto 15 milioni di euro per il proprio giocatore, ma se il diretto interessato dovesse spingere per l’addio, la società bianconera potrebbe essere costretta ad abbassare le sue pretese.
(Giancristofaro Davide)