Parma–Juventus termina 1-1. I ducali riescono a riacciuffare il pareggio, grazie a un contropiede concretizzato dal giovane Nicola Sansone dopo un gol rocambolesco dei bianconeri su punizione di Pirlo. Nonostante gli ospiti meritassero qualcosina di più, si devono accontentare di un pareggio che riapre il campionato. La Lazio, con la vittoria odierna si porta a -3 dai bianconeri primi in classifica. Il Parma invece rimane all’ottavo posto, a quota 30 punti. La gara andata in scena oggi può essere suddivisa in 4 atti dal fischio d’inizio alla mezzora il Parma manovra il pallino del gioco, costruendo un numero discreto di palle gol. Dalla mezzora in poi la Juventus sale in cattedra, ma trova Mirante pronto a sigillare a suon di parate il suo specchio. Il gol di Pirlo però sfonda il muro eretto dal portiere campano e inizia una lunga fase di gestione della capolista, la quale riesce a mantenere a lungo il possesso palla senza particolare problemi. Il Parma sembra essere fuori dai giochi con il passare del tempo, ma al 78esimo Sansone trova la rete del pari. Nel finale, la Juventus prova a reagire, ma senza convinzione. Analizzando la gara nei dettagli emerge la supremazia bianconera. Pirlo e compagni hanno gestito il possesso palla per il 53% del tempo, mentre hanno tirato più del doppio degli avversari verso la porta: 15-7 totali, di cui 8-3 all’interno dello specchio. La supremazia territoriale dei bianconeri è superiore a quella parmense: 11’44” contro 8’24”. Tutto questo si è tradotto in una pericolosità della Juventus (60%) superiore rispetto a quella dei ducali (41%). La difesa bianconera oggi però ha traballato più del solito, dimostrando quanto sia importante Chiellini in questo reparto. Quagliarella, invece, è stato il giocatore ad averci provato di più. Lo stabiese da solo ha collezionato 7 tentativi verso la porta difesa da Mirante. Il migliore dei bianconeri è però Pirlo. Il centrocampista della Nazionale ha completato più passaggi di tutti, 75. Mentre, Barzagli ha sbagliato davvero poco, recuperando il maggior numero di palloni del match (23).
Conte scioglie all’ultimo minuto i ballottaggi della vigilia: nella consueta difesa a 3, Caceres si posiziona sulla sinistra, a centrocampo è Padoin il prescelto nel ruolo di esterno mancino. E’ Pogba, invece, come da indiscrezioni, a sostituire Marchisio in mediana. In avanti la coppia è formata da Quagliarella e Giovinco. Donadoni risponde con un 3-5-2 speculare. Belfodil-Amauri il tandem offensivo. Il Parma inizia il match con un piglio deciso. Pressing alto e possesso palla autorevole. La prima occasione del match è per i padroni di casa. Sugli sviluppi di un angolo, Paletta si libera del tiro. Conclusione sbilenca che non preoccupa Buffon. L’atteggiamento dei bianconeri è piuttosto passivo, così gli emiliani prendono coraggio e ci provano con un ottimo scambio sullo stretto tra Gobbi e Amauri, che termina con il mancino impreciso dell’esterno. Belfodil intorno al quarto d’ora dà il via a diverse giocate individuali. La prima costringe il capitano della Juventus alla parata in due tempi, la seconda esplicita le difficoltà odierne di Caceres, ma si conclude con un tiro a lato del franco-algerino. Conte, stufo degli eccessivi rischi subiti scuote i suoi e nell’ultimo quarto d’ora gli ospiti si fiondano all’attacco, ma trova un Mirante pronto all’appuntamento. Il portiere del Parma, cresciuto nelle giovanili della Juventus, si oppone a Quagliarella, giunto uno contro uno dopo un calcio d’angolo, a Pirlo che ci prova da calcio di punizione e a Padoin che da fuori area lo impegna in tuffo.
La ripresa si apre con la rete degli ospiti. Andrea Pirlo firma la sua ottava rete al Parma in carriera da calcio di punizione. Il vantaggio acquisito facilita la partita della Juventus, che gestisce palla con estrema facilità, cercando senza troppa convinzione di raddoppiare. Quagliarella ci prova addirittura con un “classico” dei suoi colpi: il tiro che non ti aspetti dai 40 metri. Ma il suo tentativo sorvola la traversa. Conte richiama Padoin e Quagliarella per De Ceglie e Vucinic. Quando ormai i tre punti sembrano aver preso la direzione di Torino, il Parma pareggia. I bianconeri non riescono a rispondere a dovere dopo la rete subita e la loro manovra avvolgente produce un solo tiro di Vucinic da posizione defilata. Il pareggio odierno lascia l’amaro in bocca ai bianconeri, che vedono assottigliarsi nuovamente il vantaggio sulle inseguitrici in classifica. Il prossimo turno vedrà la Juventus di Conte impegnata in casa contro l’Udinese, mentre il Parma sfiderà in terra veneta il Chievo Verona.
La Juventus sblocca il match grazie a una punizione di Pirlo. Giovinco viene atterrato da Marchionni sul limite. Punizione dai 17 metri che Pirlo indirizza verso il palo più lontano. Sul suo tiro interviene il corpo di Biabiany che devia la palla in rete. Nel finale, quando ormai sembra prossima la vittoria bianconera, De Ceglie serve sulla mediana Vucinic, il quale dopo aver sentito l’ordine di lasciar sfilare il pallone da Conte lo esegue, favorendo però il recupero di Paletta. Il difensore lancia immediatamente Sansone che accelera bruciando Caceres (distratto e punito dalla velocità del piccolo folletto emiliano) e infila Buffon in uscita con una rasoiata bassa sul palo lontano che si insacca lasciando però il portierone bianconero esente da colpe.
Roberto Donadoni è felice per aver fermato la capolista. Il tecnico del Parma è stato intervistato da Stadio Sprint a fine gara: “Il pareggio è un risultato giusto, non abbiamo creato meno della Juventus, ce la siamo giocata contro una squadra che da un anno e mezzo sta dettando legge: bravi i ragazzi. L’Europa League? Siamo solo alla prima giornata del girone di ritorno, guardiamo con serenità al futuro, ma sappiamo che le difficoltà sono ancora tante. La Juve è una grande squadra che oggi ha trovato pane per i suoi denti, oggi voleva vincere ma non c’è riuscita, detto questo non mi pare in difficoltà. Io al Milan? Non si smentisce l’interesse delle grandi squadre, tutti ambiscono alle big, ma il mio percorso è Parma: il mio obiettivo è onorare il contratto con gli emiliani fino alla fine.” Antonio Conte a fine gara ha ancora l’amaro in bocca per i due punti persi. Il tecnico pugliese ha analizzato il match a Sky: “Il gol è colpa mia perché il velo su Vucinic nell’uno a uno l’ho chiamato io. Meritavamo di vincere per quanto fatto, giocavamo con una squadra forte e diamo i meriti al Parma che sta facendo molto bene. Il campionato non è chiuso, dobbiamo lottare fino alla fine e incontriamo sempre squadre importanti come Lazio e Milan, ma devo dire che se domenica ero arrabbiato per la prestazione, oggi sono contento per le occasioni create. In alcuni casi abbiam sbagliato l’ultimo passaggio perché c’era molta frenesia, cerchiamo di fare sempre un calcio costruttivo e di prenderci dei rischi, ripeto che mi dispiace per il gol. venivamo da 120 minuti col Milan però fisicamente siamo allenati. Vucinic? lo stiamo dosando perché non ci siano ricadute.” (Francesco Davide Zaza)