Juventus-Udinese è il “derby bianconero” che chiude il sabato degli anticipi della ventunesima giornata del campionato di calcio di Serie A. La partita ha tantissimi aspetti di interesse, primo tra tutti il fatto che i bianconeri di Conte dovranno dimostrare che nonostante i problemi legati alle assenze e al momento non brillante, sia da un punto di vista fisico che mentale, della squadra sono in grado di ruggire ancora e mantenere la testa della classifica in solitaria. Se ci riusciranno vincendo in un momento difficile questo “varrà doppio” perché – prima o poi – la miglior forma si paleserà e allora tutto tornerà ad essere in relativa discesa. E se ne vedranno delle belle. Anche per quanto riguarda l’Udinese comunque il match è davvero molto importante. I friulani sono a quota trenta punti e in piena ascesa dopo un avvio molto difficile e un girone di andata piuttosto altalenante. Guidolin sa bene che questo è il momento migliore per “colpire” le grandi, che cercano di ottimizzare le preparazioni atletiche per gli obiettivi più ambiziosi delle coppe europee e tentano in queste settimane di limitare i danni. Qualcosa (e anche molto più che qualcosa) il tecnico ha imparato in cinquecento panchine in Serie A. Ha imparato che nessuno regala nulla a chi non è nato sotto la stella del predestinato, e che lavoro e costanza possono vincere tantissime sfide. Come quella di stasera, forse. La Juventus a quota quarantacinque punti deve mantenere tre lunghezze dalle inseguitrici per restare padrona totalmente del proprio destino, l’Udinese deve invece cercare il sorpasso con le squadre che la precedono arrivando a trentatré punti per attaccare la zona che vale l’Europa League, traguardo impronosticabile fino a poche settimane fa. Non sarà uno scherzo perché dando uno sguardo ai precedenti, trentotto, vediamo che la Juventus ne ha vinti ben ventotto contro i soli sei dei friulani. Chissà se anche nella gara di ritorno deciderà un gol di Matri. Il pareggio si è visto ancora meno, solo quattro volte, l’ultima nel lontano 1990. Il pareggio quindi, oltre che “statisticamente raro” potrebbe essere davvero inutile per entrambi gli allenatori, anche se chi ha più da perdere è l’impaziente Antonio Conte, mentre un punticino che muove la classifica potrebbe andare bene per Guidolin, più attendista e passista, ma altrettanto determinato ad arrivare il più in alto possibile.



La Juventus ospita l’Udinese dopo aver raccolto dieci punti nelle ultime cinque partite. Un tabellino più che accettabile, se non stessimo parlando degli uomini di Conte. Un attacco da “minimo sindacale” e una difesa allegra (pure troppo) sono state la causa degli scivoloni delle ultime due gare, ma è chiaro che – soprattutto da un punto di vista mentale – i bianconeri non sono la squadra capace di perdere contro la Sampdoria in casa e frenare sulla’1-1 a Parma. In casa, anche se quest’anno non siamo di fronte alle cifre perfette del primo anno di vita dell’impianto bianconero, la Juventus ha incassato ventidue punti in quel di Torino con sette vittorie, un solo pareggio e due sconfitte e con una differenza reti di +13 con venti gol fatti e sette reti al passivo. Sono cifre che parlano da sole. Oggi però siamo in un momento particolare e Conte ha una squadra con più di qualche problema tra infortuni e assenze varie. Non ci saranno sicuramente, infatti, Marchisio, Chiellini, Bendtner, Pepe, Pirlo e Asamoah (Coppa d’Africa). Brutte tegole, senza contare che Barzagli, Vucinic e Peluso sono sul taccuino dei cattivi e con un giallo salteranno la prossima gara di campionato. Dando uno sguardo alle statistiche, invece, vediamo come la Juventus sia potenzialmente letale in ogni momento della partita. L’unico minutaggio di gioco dove ha segnato poco è la chiusura del primo tempo, solo tre gol all’attivo negli ultimi quindici minuti della prima frazione, cioè il 7% del totale. Per quanto riguarda invece i gol subiti, la Juventus non patisce nessun particolare momento della gara, anzi. In particolare il primo quarto d’ora non ha mai subito nemmeno un gol. La squadra di Conte, per concentrazione e la riverenza che incute agli avversari non è mai capitolata a inizio gara, chissà come imposterebbe la partita se incassasse il gol a freddo…
L’Udinese dal canto suo arriva alla trasferta di Torino contro la Juventus con una grande voglia di fare risultato. Nelle ultime cinque partite i friulani hanno messo insieme undici punti con due splendide vittorie nelle ultime due gare. Solidità in fase di non possesso e un ritrovato Di Natale stanno esaltando le migliori caratteristiche della compagine del nordest. In trasferta la banda di Guidolin ha raccolto undici punti vincendo due gare, pareggiandone cinque e perdendone tre. Il tabellino della differenza reti non è al momento lusinghiero: tredici gol fatti, quindici gol subiti, un risultato di -2 che sotto-sotto Guidolin e i suoi ragazzi sperano di ribaltare proprio stasera. Grattacapi per l’allenatore ospite arrivano dagli infortuni. Una sola assenza, ma è quella di Brkic, il portiere titolare. A onor del vero anche Badu e Benatia non saranno della gara, a causa della Coppa d’Africa. Angella, Coda, Maicosuel e Di Natale, invece, sono a rischio cartellini. Servirà un poco d’attenzione. Guardando ai numeri, vediamo che l’Udinese è una squadra che tende a segnare in modo abbastanza uniforme nel corso della partita e ha fino ad ora subito un solo gol in avvio di gara. Insomma, le due formazioni hanno atteggiamenti simili, ma solo uno la spunterà. Chi? Questo lo sapremo tra poco, Juventus-Udinese sta per cominciare…



La stanza si aprirà alle 20:40

 

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