“E’ un giocatore molto valido, che avevo già indicato come uno dei più interessanti nell’Ecuador impegnato nel Sub-20”. Così Stefano Borghi, commentatore per Sportitalia e profondo conoscitore del calcio sudamericano, presenta José Cevallos. E’ un ragazzo di 17 anni, gioca nella Liga de Quito ed è il nuovo acquisto della Juventus. Operazione per gennaio: Cevallos sarà a disposizione di Antonio Conte non appena il Sub-20 di stanza in Argentina sarà terminato (siamo alla seconda fase: si chiuderà il 3 febbraio, l’Ecuador ha perso la prima partita del girone finale). E’ già tutto fatto: prestito con diritto di riscatto fissato a 2,5 milioni di euro, un prezzo che per un ragazzo non ancora maggiorenne è di sicuro importante, e già ci dice delle qualità del giocatore. Ce le conferma Borghi: “E’ un calciatore importante, tra i migliori sudamericani che non siano brasiliani o argentini”. Un bell’attestato di stima dunque: del resto se a 17 anni un club come la Juventus ti mette gli occhi addosso significa che qualcosa più degli altri ce l’hai. I campioni d’Italia hanno un occhio di riguardo per i giovani: forse non sarà il progetto di Berlusconi dei top young e dei 100 giovani più interessanti al mondo, ma di certo calciatori come Boakye, Immobile, Gabbiadini, Masi, De Silvestro, Bouy e Appelt Pires avranno un futuro a Vinovo, e starà anche a loro dimostrare di valere la prima squadra come accaduto a Marchisio, Giovinco e De Ceglie, elementi della Primavera che hanno fatto il grande salto. Per Cevallos però Conte sembra voler bruciare le tappe: si dice che, quando arriverà, l’ecuadoreno sarà aggregato subito alla prima squadra, senza passare dalla formazione di Marco Baroni come, ad esempio, era accaduto a Ouasim Bouy. Naturalmente il tecnico salentino valuterà se il calciatore sia pronto o meno, ma c’è la volontà di investire su di lui. Borghi è scettico: “Forse sarà portato in prima squadra perchè si formi, ma stiamo parlando di un diciassettenne: quanta gente a 17 anni gioca regolarmente in serie A? Se pensiamo che El Shaarawy e Lamela sono considerati giovanissimi per il campionato e sono del 1992…”. Facciamo l’esempio di Marquinhos:
“Ma lui intanto ha un anno in più, che a questa età fa tutta la differenza; e poi lui giocava in Brasile nel Corinthians, non in Ecuador nella Liga de Quito. E’ un percorso diverso”. Come detto spetterà alla Juventus capire come utilizzare al meglio Cevallos; anche tatticamente: “Lui è un trequartista che vede anche molto bene la porta: l’anno scorso ha segnato quasi dieci gol”. Borghi però non pensa che possa agire da seconda punta: “Rende meglio se viene utilizzato a centrocampo, anche se i discorsi tattici per ragazzi sudamericani di questa età vanno sempre presi con le molle”. E poi c’è un’altra considerazione da fare: “Non credo che la Juventus lo prenda per risolvere il problema in attacco”. Sicuramente no; però, chi ci dice che Conte non si ritroverà in casa un altro Pogba? Le altre squadre che si sono fatte scappare Cevallos sperano che non sia così.
(Claudio Franceschini)