Stando alle ultime indiscrezioni di mercato la Juventus è vicina all’acquisto di Nicolas Anelka, attaccante francese dello Shanghai Shenhua. Ciononostante i bianconeri tengono aperta la trattativa per Lisandro Lopez, numero 9 del Lione (che però vuole cedere a titolo definitivo, e non in prestito con diritto di riscatto). E ciononostante, in estate arriverà a Vinovo Fernando Llorente, bomber dell’Atheltic Bilbao. Per un reparto d’attacco che il primo luglio conterrebbe, in ordine alfabetico: Anelka, Giovinco, Lisandro Lopez, Llorente, Matri, Quagliarella, Vucinic. Senza considerare i vari ed eventuali, gli Immobile, i Gabbiadini, i Boakye. Non bene per i notti fratelli d’Italia, in particolare per Matri e Quagliarella. Già infilati negli scambi con le rivali storiche quest’estate, potrebbero non gradire l’arrivo di concorrenti dal curriculum pesante, come Anelka e Lopez. Nasce una domanda: sostituendo Matri e Quagliarella con Anelka e Lopez, la Juventus trae un guadagno? Proviamo a sommare i numeri, che non sempre forniscono risposte totali ma possono indirizzarci. I due azzurri sommano 58 anni e 197 gol, spalmati tra le varie maglie e competizioni, anche internazionali. Lopez e Anelka invece hanno alle spalle 62 primavere e 360 gol in due. Vista così il tifoso juventino avrebbe di che esser contento, se davvero Marotta e soci acquistassero gli attaccanti di Lione e Shanghai Shenhua. Forse nel conteggio va considerato il peso specifico di alcuni numeri: dei 166 gol segnati in carriera, Lisandro Lopez ne ha segnati 49 nella SuperLiga portoghese, con la maglia del Porto, e 54 in Francia con l’Olympique. Sulla bilancia bianconera dovrebbero pesare più i 74 di Quagliarella nel nostro campionato, o i 54 di Matri. Più deciso il dato a favore di Anelka, attaccante più prolifico di quel che si potrebbe pensare: in sette stagioni, e con quattro maglie diverse, ha segnato 10 o più gol in Premier League. Soprattutto, ha conosciuto la Champions League a vent’anni (nell’Arsenal 1998-1999) e non la più lasciata, salvo nelle scappatelle in squadre di seconda fascia (il Manchester City d’inizio millennio, il Fenerbahçe, il Bolton). In parole povere: per quanto strano possa apparire fuori, in campo Anelka fa gol, senza guardarsi troppo attorno. Anche Lisandro è un fedelissimo…



…della Champions, cui è abbonato dal 2005-2006, l’anno del suo sbarco in Europa dal Racing Avallaneda (la scuola di Milito). Per l’argentino 25 gol nell’Europa che conta: non poco. I numeri sembrano inchiodare la coppia italiana, che ha meno esperienza internazionale e gol all’attivo. Vero è anche che Matri non ha mai avuto una vera occasione in Champions (non ci aveva mai giocato prima di quest’anno), e che Quagliarella ha dimostrato di sapere giocare a quel livello. Però, tutto considerato, il doppio cambio potrebbe giovare alla Juventus, che punta ad un ulteriore salto di qualità per vincere la Champions League oltre allo scudetto. Altra obiezione dietro l’angolo per i nuovi acquisti è l’adattamento: Anelka sembra averne viste abbastanza (Francia, Spagna, Inghilterra, Turchia, Cina), Lopez è argentino, non sarebbe l’ultimo a fare bene nel nostro campionato.

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