Stasera si decide la prima finalista di Coppa Italia. Alle 20.45 si giocherà il ritorno della semifinale tra Lazio e Juventus: all’andata fu 1-1, e in teoria questo risultato avvantaggia la formazione biancoceleste per il gol segnato in trasferta. L’assenza di Klose però non è una buona cosa per la squadra di Petkovic, che ha fatto fatica nell’ultimo turno di campionato, quando ha perso in casa contro il Chievo. Già nelle partite precedenti la Lazio aveva fatto fatica (come a Palermo), segno di un momento non eccezionale che la squadra biancoceleste sta vivendo. D’altro canto la Juventus, al di dei contestati episodi arbitrali, non ha fatto un grande match contro il Genoa, ripetendo le prestazioni non soddisfacenti offerte contro Sampdoria e Parma. Anche i bianconeri sono logorati dai troppi impegni? Lo vedremo nel match che vedrà di fronte le due squadre, che si presenta comunque equilibrato. Per parlare di questa semifinale di ritorno tra Lazio e Juventus abbiamo sentito Beppe Furino, ex bianconero che detiene il record di scudetti vinti da un giocatore nella stessa squadra. Eccolo in questa intervista per IlSussidiario.net.



Dopo un turno difficile in campionato, Lazio e Juventus vorranno riscattarsi: quanto conterà tutto ciò? Non credo che la Juventus dovrà riscattarsi per forza in questa partita. Potremmo dire che col Genoa è mancato il risultato ma non si può sempre vincere, visto che la squadra è impegnata su tre fronti dall’inizio della stagione e probabilmente la preparazione della formazione bianconera è concentrata su altri periodi decisivi dell’anno. Per questa partita conterà solo il risultato, sia per la Juventus sia per la Lazio.



Biancocelesti ancora senza Klose, quanto inciderà? Questa assenza si potrebbe fare sentire, perché Klose è un vero campione, un giocatore che sicuramente dà qualcosa più a questa squadra, ma la Lazio ha dimostrato di avere dei giocatori in grado di sostituire nel migliore dei modi il campione tedesco.

Bianconeri di nuovo senza Pirlo: lo sostituirà Pogba o bisognerà scegliere un modulo più spregiudicato per recuperare? Io credo che il problema non sia quello di attaccare di più e di scegliere un modulo tattico più spregiudicato. La Juventus nelle ultime partite, anche quelle in cui non ha vinto, ha segnato sempre il suo gol. Il problema è non prendere gol, e quindi stare attenti a non commettere quegli errori difensivi che pregiudicherebbero poi la gara.



L’1-1 dell’andata potrebbe indurre la Lazio a difendere il pareggio? Credo che la questione non sia il risultato dell’andata, perché tutte le squadre giocano coperte con la Juventus e cercano in ogni caso di limitarne la manovra. Così sarà anche per la Lazio nel match di stasera.

La Juventus dovrà evitare i soliti errori in attacco? Ripeto che in realtà ho visto una Juventus disattenta soprattutto in difesa. Bene o male la squadra bianconera riesce sempre a segnare, poi però, anche quando passa in vantaggio, anziché difendere il risultato va avanti secondo la sua concezione di gioco, che è quella di segnare altre reti e di produrre sempre un gioco offensivo, e ciò la espone a questi rischi.

Quale sarà il reparto dove si deciderà l’incontro? E’ sempre il centrocampo il reparto dove si decidono le partite di calcio, lo sarà anche questa volta.

Conterà anche il fattore campo? 

La Juventus riesce sempre a superare anche le difficoltà ambientali. Fa gol, si rende pericolosa, ha le sue occasioni anche in trasferta, sarà così pure stasera.

Cosa che le piace della Juventus attuale? L’organizzazione di gioco, la grinta che mettono in campo i giocatori, la forza di una squadra che oltre a far emergere le individualità sa essere un gruppo vincente.

La Juventus è tornata grande? Sì. Ha tutto per imporsi: squadra, allenatore e dirigenza. Col tempo potrebbe puntare anche ai traguardi importanti a livello europeo che i tifosi bianconeri sognano. Ci sono tutte le premesse perché questo accada nel più breve tempo possibile.

Il suo pronostico su Lazio-Juventus? Prevedo un incontro molto equilibrato, che potrebbe finire ai supplementari.

 

(Franco Vittadini)