L’avventura di Mario Balotelli al Manchester City è finita. Non è più questione di “se”, ma di “quando”: ormai la pazienza di Roberto Mancini è terminata. Nonostante i tentativi di minimizzare quanto accaduto ieri (l’accenno di rissa in allenamento, causa un’entrata rude di Super Mario su Sinclair) non ha coperto quanto ormai è evidente da tempo: il Mancio e il suo (ex) pupillo non vanno più d’accordo. Questa per Balotelli sarebbe dovuta essere la stagione della consacrazione: dopo la vittoria del campionato da protagonista (13 gol in 23 partite), l’attaccante azzurro avrebbe dovuto prendersi di forza il reparto offensivo dei Citizens, formando sulla carta una coppia micidiale con Sergio Aguero. E invece, Mario non si è praticamente visto: 12 partite, un solo gol (ce n’è uno anche in Champions League, su rigore) e poi tanti atteggiamenti sopra le righe, per una volta – almeno – in campo e non fuori, dove comunque ha trovato il modo di far parlare di sè per la turbolenta vicenda della paternità (rientra nella sua sfera privata e non ci mettiamo becco) e per qualche comportamento quantomeno istrionico, come il giorno in cui si è fatto scortare da un taxi fino a Londra non conoscendo la strada. Forse qualcuno direbbe: Balotelli è questo, prendere o lasciare. Eppure Mancini, che all’Inter lo aveva cresciuto, fatto esordire e trasformato in un attaccante potenzialmente tra i più forti al mondo, a cambiarlo ci aveva provato. Bacchettandolo quando necessario, ma poi dandogli fiducia quando contava. Ci aveva provato anche Cesare Prandelli in estate: titolare agli Europei. Lì Super Mario ha davvero fatto vedere quanto può valere se concentrato sul campo. Tre gol uno più bello dell’altro, e una Nazionale condotta in finale. Rientrato all’Etihad, però, Balotelli ha steccato di nuovo. E così le parole di Mancini, costantemente ripetute domenica dopo domenica (“Mario deve imparare a comportarsi, ho visto tanti giocatori con un talento immenso perdersi per strada”) sono diventate una premessa all’addio, perchè d’accordo che lo sceicco Mansour ha nel bresciano un pupillo (qui sì che il rapporto sembra essere intatto), ma anche lui si convincerà che tenere in squadra un giocatore in rotta con il suo manager e che, ormai sembra palese, preferirebbe fare le valigie è controproducente; e va bene che lo stesso Mancini, quando giocava, non era propriamente uno stinco di santo, ma una volta che sei dall’altra parte della barricata vedi le cose in modo diverso. A questo punto le domande sono due. Alla prima la risposta viene di conseguenza: Balotelli può partire a gennaio? Sì, perchè il Manchester City è fuori dall’Europa, non può permettersi di perdere il titolo in Premier League (ma deve inseguire lo United) e per la seconda parte di stagione deve puntare su giocatori motivati e su un gruppo ben assortito, del quale in questo momento Mario non fa parte, anche perchè Edin Dzeko ha ripreso a segnare con regolarità e si merita il posto da titolare. La seconda domanda richiede un ragionamento più complesso: chi può, entro il 31 gennaio, acquistare Balotelli? Detto che lui preferirebbe rimanere in Italia, le possibili pretendenti per possibilità e disponibilità economica sembrano essere due: Milan e Juventus. Cominciamo dai rossoneri: la candidatura resta in piedi, perchè da almeno un anno il tormentone di Super Mario tifoso del Milan va di moda (con tanto di servizi televisivi e fotografie con l’attaccante che stringe o indossa la maglia rossonera), così come quell’idea di costruire un attacco insieme a El Shaarawy. In realtà Silvio Berlusconi ha appena espresso il suo parere contrario all’operazione, indicando proprio nell’aspetto umano il lato negativo del giocatore; tuttavia i rossoneri hanno appena venduto Pato al Corinthians, stanno per piazzare anche Robinho e se c’è un momento nel quale possono permettersi di sborsare 20-25 milioni per un giocatore comunque giovane (ha ancora 22 anni) ma già pronto a far fare il salto di qualità alla squadra beh, è proprio questo. E poi qui c’è la suggestione della rivalità con l’Inter: sarebbe un altro smacco ai cugini se Balotelli dovesse rinascere nel Milan. Però, pur essendo questa pista concreta, al momento è la Juventus ad avere le maggiori possibilità di acquistare il bresciano. Gli indizi sono almeno tre:
Quello economico ci dice che i bianconeri hanno già messo in conto di spendere cifre simili (come cartellino e ingaggio) per un eventuale top player che arriverebbe a giugno (che non escluderebbe Llorente, il quale pare già essere bloccato). Dunque, semplicemente, il top player sarebbe Balotelli. Il secondo indizio riguarda le parole di Gigi Buffon, capitano e giocatore con la maggiore anzianità in squadra (è alla dodicesima stagione): la scorsa estate non ci mise molto a confessare che gli sarebbe piaciuto avere Mario alla Juventus, e che i tifosi della Juventus si sarebbero innamorati di lui. Siccome Buffon qualche peso agli occhi e alle orecchie della società se l’è conquistato, forse le sue esternazioni non sono cadute nel vuoto. Il terzo indizio è quello che può far saltare il banco: Antonio Conte. Dal punto di vistatecnico/tattico, Balotelli è un attaccante che si adatta alle idee del salentino. Non una prima punta statica ma un attaccante che, avendo anche il fisico per fare a sportellate con i difensori, si allarga e crea spazi per gli inserimenti dei centrocampisti, gioca il pallone partendo largo, non attacca la profondità ma viene incontro. E poi l’aspetto mentale: Conte è orgoglioso, sanguigno, ostinato. In questo, ricorda davvero Marcello Lippi. Se decidesse di prendere di petto la questione Balotelli (immaginiamo un pensiero del tipo:So io come farlo stare in riga), siamo piuttosto sicuri che andrebbe dritto da Marotta e Paratici con il mandato di acquistare l’attaccante del Manchester City. Tre indizi: per arrivare alla prova il passo è brevissimo. Resta da chiarire: perchè a gennaio? Perchè in questo momento il Manchester City ha meno spazio di manovra e la trattativa può risultare meno complessa, perchè in estate altre pretendenti potrebbero approfittare dei due mesi pieni e iscriversi all’asta, perchè con Balotelli in rosa anche la Champions Leaguepotrebbe non essere un miraggio. Lo farà la Juventus, questo passo verso Balotelli? Presto lo scopriremo, ma aspettiamoci sorprese.
(Claudio Franceschini)