Un messaggio per Antonio Conte. Paolo Bargiggia su Sport Mediaset fa il punto sulla situazione di Paul Pogba e sul suo futuro alla Juventus: al momento l’eventualità che va per la maggiore è quella che il giocatore resti in bianconero, anche se le big europee premono e, nel caso di un trasferimento, sarebbe il Real Madrid a essere in vantaggio rispetto al , che potrebbe sfruttare naturalmente il fatto di “riportare a casa” Pogba. Il punto, ad ogni modo, sembra essere il messaggio di Agnelli ad Antonio Conte: bisogna rimanere entro certi paletti finanziari e, pur se il bilancio è sano, non si possono certo fare spese folli. Un discorso che va a rispondere idealmente alle continue parole del tecnico salentino circa la necessità di acquistare grandi giocatori per poter competere con i colossi del calcio europeo. Dunque, ecco perchè le parole del presidente sul francese sanno di possibile divorzio: i bianconeri hanno fissato il prezzo a 45 milioni, segno che il calciatore resta un pilastro della squadra ma anche che non si possono sostenere certe cifre. Cosa succederà? Possibile che a breve sapremo qualcosa; il primo passo dovrebbe essere la trattativa per il rinnovo del contratto, che non arriverà prima del 2014.
La Juventus è sempre particolarmente attenta ai giovani in giro per l’Italia e per il mondo. I bianconeri hanno un vivaio florido e che centra risultati: il torneo di Viareggio nel 2012, poi la Coppa Italia lo scorso giugno e la Supercoppa Italiana con Andrea Zanchetta, alla prima esperienza sulla panchina dei bianconeri. In questo momento, come rivela Tuttosport, gli occhi sono puntati con interesse su Alessandro Piu. Si tratta di una seconda punta, classe ’96, che può giocare anche come trequartista o esterno offensivo in una linea a tre; si sta mettendo in luce con la Primavera dell’Empoli, ha già realizzato un gol nei sedicesimi di Coppa Italia ed è tenuto in grande considerazione dalla società toscani. I bianconeri potrebbero acquistarlo già a gennaio per inserirlo nella squadra allenata da Zanchetta, valutandone le prestazioni e decidendo poi il miglior percorso per lui.
Che Antonio Conte sia tra gli allenatori italiani più apprezzati all’estero non è certo una novità. Su di lui ci sono gli occhi delle squadre di Premier League: le big sono più o meno sistemate con i loro tecnici, ma non è escluso che in futuro ci possano essere dei movimenti (anche se magari non massicci come la scorsa estate). In particolare, a tenere banco in questo periodo, lo ha ricordato anche TuttoMercatoWeb.com, è la situazione del Real Madrid. La partenza dei Blancos non è stata delle migliori: Carlo Ancelotti era il grande sogno di Florentino Perez da tempo, finalmente il presidente è riuscito a metterlo sotto contratto ma l’emiliano, dicono le lingue lunghe vicine agli ambienti del Santiago Bernabeu, sarebbe già passato di moda. Un po’ è il costante desiderio di cambiare che porta a non aver pazienza con il materiale che si ha in casa, un po’ è il tentennamento accusato dalla squadra; da queste parti, ne avevamo già scritti, sono riusciti a silurare uno come Fabio Capello dopo un solo anno (e per due volte, a distanza di un decennio) perchè nonostante avesse vinto il campionato il suo gioco non convinceva. Il Real Madrid vorrebbe sempre dominare, segnare quattro gol a partita, dare spettacolo; Carletto non pratica questo tipo di gioco, o perlomeno non è ancora riuscito a farlo vedere in Spagna. In più, ci sono già stati degli stop: il pareggio esterno contro il Villarreal, soprattutto la sconfitta interna nel derby contro l’Atletico Madrid, perso nella Liga dopo 14 anni e seguito al kappaò nella Supercoppa (ancora al Bernabeu). Il Barcellona scappa: cinque punti di vantaggio (gli stessi che hanno i Colchoneros), un divario che non si riesce a colmare e una serie di partite acciuffate per i capelli, ultima delle quali quella contro il Levante, vinta 3-2 quando al 90′ era 1-2. Insomma, le Merengues non decollano: così, Florentino comincia a profumare aria di rinnovo, ed ecco perchè Antonio Conte è nel mirino. La sua Juventus attacca e aggredisce, propone calcio e ha fame; le ricette giuste per far rinascere il Real e far rendere al 100% i grandi campioni della rosa. Dall’altra parte della barricata, il tecnico salentino comincia a manifestare segnali di inquietudine e possibile addio: chiede giocatori, parla di disponibilità economiche che non pareggiano quelle delle grandi d’Europa, lamenta un gap importante. In più, Andrea Agnelli ha parlato ieri del possibile addio di Paul Pogba, sostenendo che la Juventus non avrebbe la forza economica per trattenere il francese di fronte a un’eventuale grande offerta. Che dunque la prossima estate possa esserci un clamoroso doppio ribaltone? Aspettare per vedere, ma a questo punto tutto è possibile.
Guarda oltre i confini l’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta. Obiettivo del numero due di corso Galileo Ferraris, migliorare la retroguardia bianconera, un po’ troppo ballerina in questo inizio di stagione. Secondo quanto riportato da alcuni media britannici nelle ultime ore, la Juventus potrebbe “attingere” dall’Arsenal in vista del mercato di riparazione del prossimo gennaio 2014. Nel mirino dei campioni d’Italia in carica vi sarebbe Laurent Koscielny, difensore centrale dei Gunners, nazionale francese di origini polacche. Classe 1985, nel pieno della sua maturità calcistica, piace moltissimo ai bianconeri che a breve potrebbero tentare un assalto. Non sarò però semplice strappare a Wenger il proprio pupillo. Koscielny costa infatti parecchio, attorno ai 15 milioni di euro, e soprattutto, sulle sue tracce vi sono anche il Barcellona e il Bayern Monaco, squadre che come la Juventus intendono puntellare la propria retroguardia ad inizio 2014. L’idea della Juve è quella di provare ad imbastire un’operazione con un prestito con diritto di riscatto, magari inserendo qualche contropartita tecnica, leggasi Fabio Quagliarella, che ha molteplici estimatori oltre Manica viste le sue performance in Champions.
Altro nome caldo è quello di Bakary Sagna, terzino destro dell’Arsenal all’occorrenza anche centrale di difesa. Il nazionale francese è pronto a fare le valigie per lasciare l’Emirates Stadium con il contratto in scadenza. L’accordo terminerà a giugno del 2014 e all’orizzonte non sembra esservi alcun incontro per il prolungamento. Antonio Conte ha già dato mandato ai suoi dirigenti di provare a bloccare il classe 1983 per portarlo allo Juventus Stadium già in inverno. Anche in questo caso però non sarà semplice acquistare il transalpino di origini senegalesi visto che sulle sue tracce vi sono il Monaco e il Paris Saint Germain, due delle società più ricche al mondo e che negli ultimi mesi hanno attirato grandi campioni a suon di contratti da urlo. La Juventus proverà a convincere Sagna con il suo blasone, ma basterà?
Il commissario tecnico della nazionale italiana, Cesare Prandelli, sembra destinato a lasciare la guida dell’Italia in estate. Dopo l’avventura al Mondiale in Brasile del prossimo giugno, il ct bresciano farà le valigie, lasciando la panchina azzurra. La doppietta Europeo più Mondiale, come è noto, avvilisce dal punto di vista soprattutto psicologico e anche Prandelli sembra pronto a gettare la spugna comunque vada. L’ex Fiorentina sarà di conseguenza uno degli allenatori più ambiti durante il mercato estivo e vista la situazione precaria di diverse panchine prestigiose della Serie A, tutto potrebbe succedere. Fra le squadre maggiormente accreditate per assicurarsi il tecnico di Orzinuovi vi è sicuramente la Juventus. Il rapporto fra Antonio Conte e la dirigenza di corso Galileo Ferraris è un po’ scricchiolante dopo l’ultimo mercato e qualora il manager salantino non dovesse riuscire nel tris scudetto, a quel punto potrebbe dire addio ai bianconeri per trasferirsi all’estero. C’è poi un’altra linea di pensiero, quella che vuole un Conte pronto ai saluti anche se la Juventus dovesse vincere tutto, come conclusione degna di uno splendido ciclo triennale.
Al posto del tecnico bianconero potrebbe sedersi Cesare Prandelli e c’è già qualche juventino che approverebbe la scelta. “Prandelli futuro allenatore della Juventus, perché no? Ora c’è un Mondiale da affrontare insieme, ma nel futuro le strade possono cambiare per tutti. Chissà che non ci si possa ritrovare insieme alla Juventus”. Parole, queste, proferite ieri da Claudio Marchisio, non di certo l’ultimo arrivato di casa Juve. Il Principino, torinese doc e juventino nell’animo, ha teso la mano nei confronti di Prandelli, conscio che la scelta potrebbe essere quella giusta per il futuro della squadra. Il ct azzurro ha sempre convocato un importante blocco juventino in Nazionale e di conseguenza non si troverebbe affatto in difficoltà nel mettersi al timone della Vecchia Signora. Attenzione però alla concorrenza, capitanata in particolare dal Milan che nei prossimi mesi valuterà se proseguire o meno il matrimonio con Allegri il cui contratto scadrà a giugno.