Antonio Conte vorrebbe provare Asamoah nel suo ruolo naturale, ovvero interno di centrocampo. Ma visto che sulla fascia sinistra la Juventus non ha giocatori di livello, il tecnico salentino è costretto a puntare sull’ex Udinese. I vari De Ceglie, Peluso, non aumentato certamente la pericolosità sulla fascia sinistra, Conte in estate ha pensato a Kolarov e Zuniga, ma il primo è rimasto al City, il secondo proprio ieri ha rinnovato con il Napoli. Così gli occhi dei dirigenti della Juventus si sono spostati in Inghilterra, in Premier League, dove gioca Leighton Baines, terzino sinistro inglese dell’Everton. Per parlare del calciatore inglese abbiamo intervistato l’esperto di calcio inglese del Guerin Sportivo, Roberto Gotta, in esclusiva per IlSussidiario.net.
La Juventus ha messo nel mirino Baines dell’Everton per la fascia sinistra. Che tipo di giocatore è l’inglese? E’ un terzino sinistro che nell’Everton ha quasi sempre giocato come terzino in un difesa a quattro. Ha un bel mancino ed è determinante con i propri cross.
Potrebbe essere un calciatore da Juventus? E’ un buon giocatore, non è certo il giovane talento sul quale puntare per il futuro visto che ha 29 anni. Però bisogna fare attenzione a quello che cerca veramente la Juventus.
In che senso? Baines non è un Asamoah, non ha la stessa spinta, ha un bel piede per sfornare cross interessanti, ma non è un tornante.
Il problema è che sia De Ceglie che Peluso non hanno entusiasmato Conte… Io credo che su Peluso non ci si aspettava poi così tanto, è un buon giocatore non certo un fenomeno.
A proposito di Premier League, la Juventus vorrebbe soffiare Januzaj allo United. Nuovo caso Pogba? Non credo che lo United voglia fare lo stesso errore fatto con Pogba anche se Ferguson ha sempre dichiarato di aver fatto ciò che si sentiva in quel momento. Nessuno avrebbe immaginato l’esplosione così importante del francese.
Per concludere: Juventus-Galatasaray, più pericoloso Drogba o il dente avvelenato dell’ex Felipe Melo? Direi entrambi (ride, ndr). Drogba può farti male in ogni momento, Felipe Melo potrebbe trovare un jolly dalla grande distanza.
(Claudio Ruggieri)