Incredibile epilogo a Torino: Juventus-Galatasaray finisce 2-2. I bianconeri assaporano la gioia della vittoria per trenta secondi dopo che Fabio Quagliarella aveva ribaltato lo svantaggio iniziale firmato Drogba e già impattato dal rigore trasformato da Arturo Vidal. L’urlo dello Stadium viene però ricacciato subito in gola: Umut Bulut coglie la difesa dei campioni d’Italia ancora impreparata e totalmente solo batte Buffon. Situazione del gruppo B dopo due giornate: Real Madrid 6, Juventus 2, Galatasaray 1, Copenaghen 1.
Incredibile: al minuto 88 pareggia il Galatasaray con Umut Bulut. Altra disattenzione della difesa, Umut Bulut è solissimo in area di rigore e può segnare il gol del 2-2.
La Juventus passa! Minuto 87, i bianconeri passano con un gol di Fabio Quagliarella al 87′ minuto. Cross da destra di Pirlo, Quagliarella impatta di testa e segna il gol del 2-1.
La Juventus pareggia! Segna Arturo Vidal su calcio di rigore, ineccepibile per un fallo ingenuo di Amrabat su Quagliarella che aveva sterzato in area. Il cileno scaraventa il destro all’incrocio dei pali, spiazzando Muslera. Juventus-Galatasaray 1-1 e ci sono 12 minuti per i bianconeri per cercare i tre punti.
La Juventus spinge, ma non trova la via del gol. Conte, che ha perso Vucinic e Lichtsteiner per infortunio, si gioca la carta Fernando Llorente: lo spagnolo entra al posto di Bonucci, difesa a 4 con Asamoah e Isla terzini e tutti all’arrembaggio. Dopo un solo minuto Llorente ha la palla buona: colpo di testa su cross da sinistra e pallone alto di poco. Continua il pressing bianconero, che per il momento però non frutta. Cambio Galatasaray: fuori un opaco Wesley Sneijder, dentro Umut Bulut.
Juventus-Galatasaray 0-1 a fine primo tempo. I bianconeri ancora una volta subiscono un gol figlio di disattenzione: Bonucci effettua un retropassaggio troppo fiacco che Drogba intercetta anticipando Buffon, per poi mettere in porta. La squadra di Conte fa la partita, ma non riesce a creare occasioni. Al 24° si fa male Vucinic, dentro Quagliarella sul quale c’è un contatto più che sospetto in area. Negli ultimi secondi del primo tempo Isla comincia a scaldarsi, Lichtsteiner rallenta il passo e gli dà uno sguardo: si avvicina un altro cambio e un altro problema fisico per la Juventus.
Galatasaray in vantaggio al 36′ minuto: il gol è di Didier Drogba. Ancora una volta un errore di leggerezza della retroguardia bianconera, con Buffon che si fa anticipare sul retropassaggio di Bonucci, l’ivoriano implacabile legge la situazione e infila nella porta sguarnita. Juventus-Galatasaray 0-1.
Tegola per la Juventus: al 24′ minuto si fa male Mirko Vucinic, che scatta su un lancio profondo di Pirlo ma sente tirare il muscolo e si ferma. Nell’occasione si fa male anche Semih Kayan: la partita prosegue, cambiano entrambi. Nella Juventus dentro Fabio Quagliarella, nel Galatasaray Gokhan Zan. Partita bloccata: la Juventus fa possesso palla ma non ha ancora creato pericoli.
Annunciate le formazioni ufficiali, è tutto pronto per Juventus-Galatasaray. Antonio Conte conferma le indiscrezioni della vigilia: Tevez è in campo, magari non al 100% ma pronto a dare il suo contributo insieme a Mirko Vucinic, che torna titolare. A centrocampo si riposa Marchisio, ancora in fase di recupero dopo lo stop di un mese: dentro ancora Pogba sul centrosinistra. Mancini inaugura la sua avventura sulla panchina del Galatasaray con un 4-2-3-1 nel quale Drogba è il riferimento avanzato con Sneijder alle sue spalle. Solo panchina per Burak Yilmaz. 1 Buffon; 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 21 Pirlo, 6 Pogba, 22 Asamoah; 10 Tevez, 9 Vucinic. A disposizione: 30 Storari, 5 Ogbonna, 13 Peluso, 8 Marchisio, 33 Isla, 14 Llorente, 27 Quagliarella. Allenatore: Antonio Conte : 25 Muslera; 27 Eboue, 26 Semih Kayan, 21 Chedjou, 77 Riera; 3 Felipe Melo, 8 Selçuk Inan; 22 Hakan Balta, 10 Sneijder, 20 Bruma; 11 Drogba. A disposizione: 86 Ufuk Ceylan, 5 Gökhan Zan, 55 Sabri Sarioglu, 50 Engin Baytar, 17 Burak Yilmaz, 19 Umut Bulut, 53 Amrabat. Allenatore: Roberto Mancini
Un interessante duello a centrocampo: si affrontano due giocatori che rappresentano passato, presente e futuro della Juventus. Da una parte Felipe Melo, due anni alla Juventus nel periodo buio della società bianconera, dall’altra Paul Pogba, classe ’93 e già straordinario protagonista in campo, tanto da essere uno dei leader della squadra. Non solo la suggestione del brasiliano con il dente avvelenato e il giovane che si lancia verso una luminosa carriera, anche uno scontro in mezzo al campo tra due giocatori che fanno dell’irruenza fisica uno dei loro punti di forza. Più eclettico Pogba, più razionale Felipe Melo: una sfida che potrebbe decidere molto, perchè sono loro che in prima battuta hanno il compito di dare una mano ad impostare la manovra e buttarsi negli spazi che verranno creati dai movimenti delle punte. A centrocampo ci sarà molta densità: da tenere d’occhio allora il numero 3 giallorosso e il 6 bianconero: in più hanno anche un caratterino piuttosto pepato, potrebbero venirne fuori scintille.
Partita fondamentale quella in programma questa sera allo Juventus Stadium per il cammino dei bianconeri nel girone di Champions League. Tuttavia, gli scommettitori hanno grande fiducia nelle possibilità della Juventus di Antonio Conte di vincere questa partita, dal momento che un successo casalingo è quotato a 1,28. Per chi ama scommettere, una cifra che rende quasi inutile farlo. Meglio allora sarebbe puntare sul pareggio, che è quotato a 5,25, livello certamente molto interessante, mentre in caso di un colpaccio dei turchi ora allenati da Roberto Mancini si arriva addirittura a quota 10. C’è ottimismo anche sulle possibilòità dei bianconeri di chiudere i conti già nel corso del primo tempo, o almeno di indirizzare in modo chiaro la partita: il vantaggio bianconero pagherebbe 1,70 volte la posta, contro il 2,65 del pareggio e addirittura quota 8,00 per un vantaggio ospite. Ci si aspetta anche di vedere tanti gol, presumibilmente bianconeri: infatti l’Over 2,5 è quotato a 1,55, mentre per l’Under si deve salire a 2,30. Infine una panoramica dei risultati finali: quello più probabile è una vittoria juventina per 2-0 (quotata a 7,00), seguita dalle vittorie per 1-0, 2-1 oppure 3-0, tutte pagate a 8,00. Solo a 9,00 troviamo il pareggio per 1-1, mentre bisogna arrivare a quota 28 per trovare il successo del Galatasaray “meno improbabile” (0-1).
Si gioca questa sera alle 20:45 Juventus-Galatasaray, partita valida per la seconda giornata del gruppo B di Champions League 2013-2014. Gara cruciale, per entrambe: di certo per i turchi, che hanno iniziato male la stagione e con un’altra sconfitta vedrebbero assottigliarsi e di molto le speranze di qualificazione; ma anche per i bianconeri, che hanno aperto la loro campagna europea con un pareggio in trasferta dove tutti si aspettavano una vittoria, e adesso non possono più sbagliare. Il Galatasaray per di più ha appena cambiato allenatore: c’è Roberto Mancini, un vantaggio in più per questa sfida perchè, pur se è vero che non ha mai affrontato da tecnico la Juventus di Antonio Conte, sa naturalmente molto bene cosa aspettarsi da una squadra italiana e in più ha sfidato i bianconeri tante volte da calciatore e anche da allenatore, con Fiorentina, Lazio e soprattutto Inter, quando ha conteso ai bianconeri lo scudetto nelle sue prime due stagioni in nerazzurro e si è portato a casa la Supercoppa Italiana del 2005 (1-0). Per quanto riguarda i precedenti tra Juventus e Galatasaray, ce n’è uno che riguarda la Champions League. Stagione 1998-1999, prima fase: anche allora era gruppo B e le due sfide terminarono in parità. Fu 2-2 a Torino (allora, si giocava al Delle Alpi), mentre nel vecchio Alì Sami Yen – oggi rinnovato – la partita termino 1-1. Il finale del girone fu al cardiopalma: all’epoca si qualificava solo la prima – insieme alle due migliori seconde – la Juventus battè 2-0 il Rosenborg ma quel risultato era destinato a non bastare, finchè Julen Guerrero non diede la vittoria al già eliminato Athletic Bilbao contro i turchi, eliminandoli e favorendo il passaggio del turno dei bianconeri, che tuttavia videro interrotta la loro corsa in semifinale. Il doppio ex è uno: Felipe Melo, che ha giocato nella Juventus tra il 2009 e il 2011. Il brasiliano è stato sfortunato: in quel biennio i bianconeri furono protagonisti di due pessime stagioni e sul banco degli imputati finì anche e soprattutto il centrocampista, che fu dato in prestito al Galatasaray proprio nel momento in cui arrivava Antonio Conte a Vinovo. Dopo due anni positivi, il club di Istanbul l’ha infine acquistato a titolo definitivo. L’arbitro della sfida di domani sarà l’ungherese Viktor Kassai, che per la prima volta dirige la Juventus. Il fischietto della finale di Champioons League 2011 ha già, tuttavia, incrociato un bianconero, che non ricorda bene il precedente: Paul Pogba, alla seconda presenza con la Francia, è stato espulso nel corso di una partita valida per le qualificazioni al Mondiale 2014, contro la Spagna. Uscendo dal campo, il centrocampista francese ha anche rivolto applausi ironici al direttore di gara.
La Juventus, esattamente come l’anno scorso, ha iniziato la stagione con un pareggio. Allora però c’era stato il 2-2 in rimonta a Stamford Bridge, contro il Chelsea campione d’Europa in carica, perciò l’ambiente era galvanizzato; stavolta, i due punti persi in Danimarca sul campo del Copenaghen sono pesanti, perchè la tabella di marcia ne prevedeva 6 in totale contro i danesi e adesso quei punti dovranno essere recuperati. Innanzitutto vincendo stasera: d’accordo che, sempre 12 mesi fa, la qualificazione è arrivata a seguito di tre pareggi consecutivi a inizio girone, ma stavolta c’è di mezzo il Real Madrid e, pure se la tradizione è favorevole, i Blancos sembrano essere avversari più duri di quel Chelsea. Dunque, imperativo vincere: quest’anno la Juventus ha comunque iniziato bene la stagione, con 5 vittorie in 6 partite di campionato e con la vittoria della Supercoppa Italiana. Tuttavia la squadra sembra avere meno fame delle due precedenti versioni: i due scudetti consecutivi hanno avuto l’effetto di placare il gruppo in campo, perchè ora si vede una formazione che non aggredisce più con il sangue agli occhi ma che gestisce il risultato e, paradossalmente, crea più occasioni da gol. Il rovescio della medaglia è rappresentato dall’attenzione difensiva: anche per un turnover più ampio certi meccanismi sono venuti meno, e così i bianconeri hanno subito qualche rete di troppo, riuscendo comunque a recuperare ma andando sotto per quattro partite in fila (due pareggiate e due vinte). Questa sera trova di fronte un allenatore che tatticamente la può imbrigliare, e non è un caso che Conte abbia detto che avrebbe preferito incontrare il Galatasaray senza di lui: sembra quasi un segno del destino per Roberto Mancini, che anche 13 anni fa aveva preso il posto di Fatih Terim, allora sulla panchina della Fiorentina (a fine stagione era arrivata la vittoria in Coppa Italia). L’Imperatore aveva condotto i giallorossi ai quarti di finale di Champions League lo scorso aprile, e vicinissimo alla clamorosa eliminazione del Real Madrid; fatale, però, gli è stato il pessimo inizio di stagione, con il rovescio interno subito proprio dai Blancos (1-6) e una partenza a rilento in campionato, con 6 punti (2 vittorie e 4 sconfitte) che per il momento piazzano il Galatasaray al settimo posto in classifica, già staccato di nove punti dagli odiati rivali del Fenerbahce che guidano la Super Liga. E così, arriva il turno del Mancio, che riparte dopo l’esonero subito dal Manchester City, con cui ha conquistato Premier League, FA Cup e Community Shield. La squadra è sostanzialmente la stessa dello scorso anno, ma con qualche problema in più da risolvere: tensioni interne (pochi giorni fa c’è stato un principio di rissa in allenamento tra Sneijder ed Eboue) e malumori, per esempio Burak Yilmaz che avrebbe preferito cambiare aria e il cui trasferimento alla Lazio è saltato all’ultimo. In più stasera il tecnico di Jesi non dovrebbe avere a disposizione l’ex trequartista dell’Inter, così che aumentano le difficoltà; nonostante questo c’è un Didier Drogba che con la maglia del Chelsea ha già affrontato e battuto i bianconeri, segnando loro due gol. La mano di Mancini forse non si sentirà ancora, come ci ha ricordato Antonio Paolino (clicca qui per il suo pronostico in esclusiva) ma di certo il fascino della sfida potrà mettere il turbo ai giallorossi e al loro allenatore. Basterà questo a far pendere la bilancia verso i turchi? Speriamo di no, ma non resta ora che dare la parola al campo e vedere come finirà: la diretta di Juventus-Galatasaray sta per cominciare…
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