Juventus-Galatasaray è anche partita degli assenti. Non sono troppi, ma entrambi gli allenatori hanno dovuto preparare la partita senza poter contare su alcune pedine. Non parliamo di titolari inamovibili, ma di giocatori che anche dalla panchina avrebbero potuto fare la differenza. Il caso di Simone Pepe è emblematico. Negli ultimi 14 mesi ha giocato 20 minuti, contro la Lazio in campionato. Poi si è fermato di nuovo, e ogni volta che veniva segnalato vicino al rientro si è fermato. Oggi Conte fa a meno di lui, ma non manca di ricordare che sarebbe l’unico giocatore in grado di aprire al 4-3-3, un modulo che soprattutto in Europa potrebbe fare la differenza. Per quanto riguarda Martin Caceres, la sua assenza ha accorciato le rotazioni in difesa: c’è Ogbonna, ma l’uruguayano avrebbe fatto decisamente comodo per far tirare il fiato ai titolari, o magari per giocare a sinistra al posto di Asamoah. Uomo d’esperienza, il turco lo scorso anno veniva utilizzato d Fatih Terim sulla fascia destra. In realtà può fare anche il centrocampista centrale: insieme a Felipe Melo, avrebbe potuto formare una diga non da poco davanti alla difesa, aggiungendovi anche qualità. Sul piano mentale un’indisponibilità che conta, anche se la sensazione è che, arrivato a quasi 31 anni, l’ex del Bayern Monaco abbia già vissuto le stagioni migliori. 



La partita di stasera è fondamentale per il cammino in Champions League della Juventus. Questo lo sa bene Conte che non vuole rischiare nulla contro il Galatasaray ed è pronto a mettere in campo la formazione ideale con tutti i migliori uomini che gli stanno garantendo maggiore affidabilità in queste prime settimane della stagione. Quindi dentro tutti i “top” player anche a costo di “sacrificare” la prestazione in campionato contro il Milan domenica sera. La Champions prima di tutto, è questo il messaggio chiaro che sta dando Conte, quindi spazio alla coppia in attacco meglio assortita Vucinic – Tevez. Attenzione però a Quagliarella, quel “dodicesimo uomo” pronto ad entrare dalla panchina e scardinare gli equilibri della partita. Conte farà affidamento anche su di lui e sul suo ottimo feeling con il gol.



Tanti protagonisti in campo questa sera per Juventus-Galatasaray. Tante individualità, tante stelle che possono risolvere la partita con un lampo di genio, “scavalcando” ordine tattico e indicazioni rigide degli allenatori. Chi possono essere i matchwinner? Andiamo a scoprirli. Conte ha detto: “Non metterò mai un giocatore che zoppica”. Parlava di Tevez, che ha la caviglia malconcia; eppure l’Apache sarà in campo, perchè in questo momento è fondamentale. Non solo segna (4 gol in 8 partite ufficiali con i bianconeri): fa gioco, protegge palla, recupera, fa salire la squadra. E’ quello che era Vucinic il primo anno, con caratteristiche diverse e più fiuto del gol: oggi insostituibile, è lui la chiave per scardinare il fortino turco. Inevitabile. Certo, c’è anche Wesley Sneijder che si muove tra le linee e può dare fastidio; ma il duello tra l’ivoriano e Giorgio Chiellini, che presumbilmente se ne ocuperà, rischia seriamente di sparigliare le carte. Drogba ha vinto la Champions League segnando in semifinale contro il Barcellona e in finale, pareggiando nel recupero, contro il Bayern Monaco; si esalta in queste atmosfere, ha il gol nel sangue e la Juventus l’ha già punita quando giocava nel Chelsea. E’ lui l’uomo da tenere d’occhio, senza se e senza ma.



Questa sera alle ore 20.45 l’appuntamento è con Juventus-Galatasaray, partita valida per la seconda giornata di Champions League, gruppo B. Lo Juventus Stadium ospiterà il debutto di Roberto Mancini sulla panchina turca, fatto che contribuirà a dare ulteriore sapore ad una sfida già caratterizzata dalla sfida di tanti ex “italiani” ai bianconeri: soprattutto Felipe Melo, ex proprio della Juventus, ma anche Wesley Sneijder e Fernando Muslera. Ma al di là di questi motivi “romantici”, la partita sarà fondamentale per le esigenze della classifica del girone: i turchi hanno esordito con la colossale batosta subita in casa contro il Real Madrid (1-6), ma anche i due punti lasciati colpevolmente dalla Juventus a Copenaghen potrebbero lasciare un segno pesante. Ecco perché i bianconeri dovranno vincere questa partita, che sarà arbitrata dall’ungherese Kassai: eccovi ora le ultime notizie.

Antonio Conte ha parlato così nella conferenza stampa di ieri:“Il Real è un gradino sopra di noi, il Galatasaray e il Copenaghen. Contro il Galatasaray servirà una partita intensa, vincere è fondamentale per il nostro cammino europeo. Chiedo al nostro pubblico di essere il dodicesimo uomo in campo. Mi ha un po’ stupito il 6-1 del Real contro il Galatasaray: ho visto la partita, credo che il risultato sia stato bugiardo e penalizzante per i turchi, quindi dovremo fare molta attenzione. Mancini? Fa piacere ritrovarlo, è un allenatore top che ha vinto in Italia e all’estero. Avrei preferito incrociarlo più in là, è difficile avere certezze tattiche sugli avversari dopo un cambio repentino dell’allenatore, e questo mi dispiace. Con lui il Galatasaray si è decisamente rinforzato. Le uniche certezze tattiche derivano da Terim, credo che sia ancora presto per vedere le innovazioni e le idee di Mancini, non so quanto lui potrà incidere sulla partita, rimane un punto interrogativo. Tevez ieri (lunedì, ndR) non si è allenato, vediamo come sta. Io ho bisogno di garanzie: non metto in campo un giocatore che zoppica, farò le mie valutazioni. Vucinic è tornato dalla Nazionale con una botta al ginocchio, poi ha avuto un problema al calcagno. Ora sta meglio, è a disposizione. Ho un dubbio da risolvere a centrocampo. Ho due giocatori che per diverse necessità avrebbero bisogno di riposare, ma vedendo Pogba pare che sprizzi salute da tutti i pori. Marchisio invece ha giocato quasi sempre dopo l’infortunio e forse è un po’ più stanco”. Dunque dubbi a centrocampo e in attacco: salvo però sgradite sorprese in extremis, Tevez e Vucinic dovrebbero comporre la coppia titolare davanti, mentre dalle parole di Conte si capisce che Pogba sarà titolare e Marchisio andrà in panchina: con il francesino in mezzo al campo spazio a Pirlo e Vidal.

Alternative tutte di ottima qualità per Conte, a partire da Storari per la porta: Ogbonna per la difesa, Isla per le fasce, Marchisio a centrocampo e addirittura un “tridente” con Quagliarella, Llorente e Giovinco in attacco. Tante possibilità per cambiare la partita anche in corso d’opera.

Gli indisponibili sono i soliti in casa bianconera: il portiere di riserva Rubinho, il difensore Caceres e l’esterno Pepe, che fanno parte ormai da qualche tempo (per Pepe è un calvario) della lista degli assenti.

Queste le parole di Roberto Mancini. Per lui un debutto speciale sulla panchina turca: “Sarà un debutto tosto, ma se volevo qualcosa di soft stavo a casa sul divano… Non ho nessuna ricetta particolare, non ho la bacchetta magica. È un po’ strano trovarmi in questa situazione visto che ho incontrato i miei giocatori solo ieri per la prima volta. La Juventus negli ultimi anni è migliorata tantissimo, Conte ha fatto un grande lavoro, sarà molto difficile per noi. Le polemiche con i tifosi juventini fanno parte del passato, io tra l’altro ho sempre fatto il tifo per i bianconeri da ragazzino. Tevez? Sono felicissimo di incontrarlo, ho un rapporto straordinario con lui, insieme abbiamo vinto tre titoli col Manchester City. Ho letto che è in dubbio per un problema alla caviglia, ma lo conosco e non credo che si tirerà indietro. In una squadra nuova bisogna lavorare ancora di più. Non sento le pressioni: Terim è molto amato, è il più grande allenatore turco. Gli esoneri sono cose che capitano purtroppo, ho trovato l’accordo col Galatasaray e voglio proseguire il buon lavoro di Terim. I primi contatti li ho avuti 4-5 giorni fa, è stato tutto veloce. Il nostro obiettivo è andare avanti in Europa, vincere e passare il girone. Contro il Real non perde solo il Galatasaray, è stata una partita difficile, storta, va dimenticata, pensiamo alle prossime. I giocatori li conosco praticamente tutti, gli stranieri meglio dei turchi, ma con la sosta avrò tempo e modo di conoscere bene tutti quanti. Alleno un’ ottima squadra, ma si può migliorare ancora con tanto lavoro. È sicuramente un handicap prendere la squadra a poche ore da una partita, il mio vantaggio è che conosco bene la Juventus. Se i miei giocatori lavorano bene in difesa e in attacco, la squadra può subire meno gol: il Galatasaray è votato a giocare in attacco, non lo snaturerò”. Dovremmo vedere un Galatasaray con il 4-2-3-1, in cui Drogba sarà la punta centrale assistita da Sneijder (che però è in dubbio), Bruma e Aydin Yilmaz, e c’è attesa per Felipe Melo, leader della mediana e grande ex della partita.

Tra i giocatori a disposizione di Mancini spicca certamente Burak Yilmaz, l’altra stella dell’attacco turco che però dovrebbe partire dalla panchina per non sbilanciare la squadra: possibili cambiamenti solo se Sneijder non dovesse farcela.

Due sono i giocatori turchi che non potranno essere della partita stasera allo Juventus Stadium: Hamit Altintop per un problema all’addome e Eray Iscan, sofferente invece ad un ginocchio.

 

Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Vucinic, Tevez. All. Conte.

A disp.: Storari, Ogbonna, Isla, Marchisio, Quagliarella, Llorente, Giovinco.

Squalificati: nessuno.

Indisponibili: Rubinho, Pepe, Caceres.

Muslera; Eboue, Semih Kaya, Chedjou, Riera; Selcuk Inan, Felipe Melo; Aydin Yilmaz, Sneijder, Bruma; Drogba. All. Mancini.

A disp.: Ufuk Ceylan, Sabri Sarioglu, Hakan Balta, Nonkeu, Umut, Burak Yilmaz, Amrabat.

Squalificati: nessuno.

Indisponibili: Altintop, Eray.

 

Arbitro: Kassai (Ung).

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