Il pareggio in casa contro il Galatasaray complica il piano di qualificazione della Juventus di Antonio Conte, che in due partite di Champions League ha raccolto solo due punti giocando tra l’altro con le due squadre del girone più abbordabili. I prossimi due impegni sono contro il Real Madrid: uno snodo a questo punto decisivo per le ambizioni dei bianconeri, che sono nella posizione per cui non possono più permettersi alcun passo falso. Conte a fine partita ha ancora una volta parlato della necessità di acquistare un esterno d’attacco per puntare al cambio modulo, con quel 4-3-3 che già a inizio stagione aveva invocato come possibilità. Al momento i bianconeri sono sprovvisti di esterni, solo Simone Pepe può svolgere questo compito ma il romano è ai box da ormai più di un anno. e non ci sono ancora certezze riguardo i suoi tempi di recupero. Che fare allora? Intervenire a gennaio? Fare di necessità virtù e adattare gli uomini a disposizione? Ieri sera, per esempio, a un certo punto con l’ingresso di Llorente per Bonucci si è visto un 4-3-3 con Isla e Asamoah terzini. Chiaro che non possa essere una soluzione definitiva, ma intanto è un’alternativa che, peraltro, senza quella distrazione nel finale avrebbe portato i tre punti in cascina. Per parlare della Juventus e delle sue eventuali scelte di calciomercato abbiamo intervistato l’ex giocatore bianconero Michele Paramatti in esclusiva per IlSussidiario.net.
In Champions League vediamo una Juventus diversa dal campionato. Come mai? Perché in Champions ci sono avversari più attrezzati che al minimo errore ti puniscono, come è successo ieri contro il Galatasaray.
Secondo qualcuno ai bianconeri è subentrato un senso di appagamento. E’ d’accordo? Non credo, anche perché Conte lo ha detto fin dal primo giorno che non dovrebbe esserci questa sensazione. Io credo che si tratti di un problema di attenzione, ci sono molti errori dei singoli.
Conte continua a parlare di mancanza di esterni per il 4-3-3. Che ne pensa? Ha ragione, perché al momento la rosa dei bianconeri è contemplata per giocare esclusivamente con il 4-3-3. L’unico esterno offensivo in rosa è Pepe, che però non può giocare visto che è infortunato.
A gennaio si andrà dunque a caccia di un esterno d’attacco? Secondo me sì, ma dovrà essere un esterno adatto a un palcoscenico importante come quello bianconero.
Il fatto che Conte continui a parlare della mancanza di un esterno significa che ci sono contrasti con la società? Non credo, Antonio è un perfezionista e se dice quelle cose è per il bene della squadra. La società è in linea con i pensieri di Conte.
Chiusura con Isla. Come mai è ancora il lontano parente visto a Udine? Io credo che si tratti di un problema di continuità, a Udine giocava sempre e ha potuto dimostrare il proprio valore.
(Claudio Ruggieri)