Si dice “sfondareti” per descrivere un attaccante dall’innato fiuto del gol, un giocatore che vede la porta come pochi, un bomber d’area di rigore. “Sfondare la rete” è un termine evidentemente metaforico: oggi, chi lo fa? Eppure c’è chi vi è riuscito: Sebastian Giovinco, minuto 69 di Juventus-Milan, si è preso una bella soddisfazione. Accusato dai suoi stessi tifosi di essere raramente decisivo e di non essere utile alla causa, e per questo contestato (anche se non apertamente), la Formica Atomica ha risolto il posticipo in dieci minuti: prima il gol, bellissimo, del 2-1, poi la punizione – dalla quale è nato il 3-1 – propiziata. E, attenzione: in occasione della sua marcatura, il pallone è uscito dalla porta. Tutti si sono resi conto di come fosse gol, senza il minimo dubbio; eppure la sfera ha attraversato la rete, ha rimbalzato contro i cartelloni pubblicitari ed è tornata indietro. Scena d’altri tempi: tanti anni fa, c’è stato chi le reti le sfondava davvero. Virgilio Felice Levratto, straordinario attaccante (in realtà giocava più sull’esterno sinistro) tra i più prolifici nella storia: a cavallo tra le due guerre realizzò quasi 200 gol con le maglie di Vado, Verona, Genoa, Ambrosiana e Lazio, prima di chiudere con Savona, Stabia e Cavese. Non riuscì mai a vincere uno scudetto, ma le leggende narrano che nella finale di Coppa Italia del 1922, contro l’Udinese, risolse la gara a favore del Vado con un sinistro da 20 metri che sfondò la rete. Ancora, provocò al portiere del Lussemburgo una ferita alla lingua con un bolide che lo colpì al mento, e contro la Spagna mandò in porta due difensori frantumando anche la rete. Altri tempi, dicevamo: certo allora le strutture non erano quelle di oggi. Eppure, Giovinco la rete l’ha sfondata: e senza nemmeno tirare un missile, anzi con un appoggio di piatto destro a beffare Abbiati. Logico che sia successo qualcosa di diverso: ovvero, che la rete non fosse fissata bene ai sostegni. E allora, possibile che scatti qualche sanzione? “Possibile”, è il parere dell’Avvocato Sportivo Matteo Pozzi, contattato in esclusiva da IlSussidiario.net. “Ricordiamoci che esistono norme generali sulle strutture che le società ospitanti devono garantire: si va dalle porte all’impianto di illuminazione, ad altro”. Circa la possibilità che possa esserci qualche ammenda nei confronti della Juventus, l’Avvocato riferisce che “dipende da quanto l’arbitro ha scritto nel referto, ma faccio notare che è cura dei guardalinee controllare, in questo caso, che le reti siano correttamente fissate”. Insomma: l’esito della partita non è in discussione, ma tutt’al più potrebbe esserci qualche ammenda nei confronti della società Juventus, che non ha presentato strutture in ordine. Che la palla sia uscita dalla porta del resto importa poco: come abbiamo detto, il gol lo hanno visto tutti e non ci sono state discussioni. Resta il fatto storico: novant’anni dopo Levratto, un altro giocatore ha sfondato la rete. Una bella soddisfazione per Sebastian Giovinco. 



(Claudio Franceschini)

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